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Un'altra via è possibile. L'Associazione Rifiuti Zero Trapani contro la politica degli inceneritori

10 giugno 2010

L'Associazione Rifiuti Zero Trapani, esprime profondo disaccordo in merito alle recenti dichiarazioni rilasciate alla stampa da Gaetano Pecorella, Presidente della Commissione Parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti, ieri a Trapani per le audizioni.
I legami tra la criminalità organizzata connessi al ciclo dei rifiuti sono noti ormai da tempo e non destano stupore. In modo particolare quando in gioco ci sono grandi investimenti e prospettive di forti introiti economici generati dalla gestione degli impianti di incenerimento dei rifiuti.
Inoltre Pecorella da un lato prende atto delle dichiarazioni del procuratore della DDA di Palermo Messineo sulle infiltrazioni mafiose nel settore strategico dei rifiuti, il quale sostiene che la nostra normativa è avanzata ed aderente alle esigenze e dall'altro egli si chiede come mai non siano previsti gli inceneritori, come nel passato, nella nuova legge. Traspare una forte contraddizione in termini proprio alla luce delle indagini che si stanno svolgendo. E' infatti la questione degli inceneritori che ha scatenato i famelici appetiti di mafia e tecnocrati.
Per Pecorella i punti cruciali del problema del ciclo dei rifiuti in Sicilia sono i seguenti: il fallimento dell'Amia di Palermo, il disastro della discarica di Bellolampo e l'appalto per i quattro termovalorizzatori annullato. L'Ass. Rifiuti Zero Trapani risponde a tali affermazioni ritenendo che la Sicilia non si riduce solo alla città di Palermo e che per fortuna esistono realtà virtuose come nella provincia di Trapani, di Catania e anche di Palermo e in qualche altro comune siciliano dove si è avviato un ciclo dei rifiuti virtuso con il sistema di raccolta differenziata porta a porta. Tale sistema garantisce una considerevole riduzione del conferimento dei rifiuti in discarica. Il disastro della gestione dei rifiuti a Palermo, è dovuto ad una cattiva gestione degli amministratori locali e nulla ha a che vedere con la legge regionale. Piuttosto si intuisce la volontà politica nazionale a voler preparare il terreno per la dichiarazione dello stato di emergenza rifiuti in Sicilia che consentirebbe la percorribilità della strada dell' incenerimento dei rifiuti con la intuitiva conseguenza della distruzione di tutte le pratiche virtuose attualmente in atto nella nostra Regione.

La soluzione - afferma lAss. Rifiuti Zero Trapani - è quella di attivare in tutti i comuni siciliani il sistema di raccolta differenziata porta a porta, creare gli impianti di pretrattamento e gli impianti di compostaggio mettendo in moto da subito un sistema virtuoso di gestione secondo le normative. Questo sistema ha permesso a 150 comuni campani di non soffrire l'emergenza. Gli impianti di incenerimento dei rifiuti sono la soluzione peggiore per la Sicilia, sia sotto l'aspetto economico che quello ambientale, per non parlare dei danni alla salute dei cittadini.

INFO
Associazione Rifiuti Zero Trapani
via Garibaldi, 34- 91100 Trapani tel. 339 3104845
Email: rifiuti.zerotp@libero.it
http://riifutizerotrapani.blogspot.com

 

 

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10 giugno 2010
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