Un'altra vittima dell'alluvione
Sale a 31 il numero delle vittime dell'alluvione nel Messinese. Ieri è morta una giovane donna di 28 anni
L'alluvione del primo ottobre a Messina ha fatto un'altra vittima. E' morta ieri nel pomeriggio, al Policlinico della città dello Stretto, Katia Panarello, 28 anni, rimasta gravemente ferita nella frana che ha distrutto interi quartieri della città. Tra cui il suo: Giampilieri Superiore. La giovane era ricoverata nella clinica di chirurgia vascolare. Le ferite erano troppo gravi e il fisico non ha resistito.
Nel nubifragio la ragazza aveva perso la madre, Carmela Olivieri, 47 anni. Quando è stata travolta dalla piena di fango e detriti Katia aveva in braccio il bambino di due anni della sorella (oggi tra i 1.656 sfollati messinesi), che a quanto pare è stato poi salvato dalmarinaio-eroe Simone Neri, anche lui tra le vittime.
Con Katia Panarello sono 31 le vittime dell'alluvione nel messinese, una delle quali non ancora identificata. Altre tre persone sono a tutt'oggi ricoverate: una al Policlinico di Messina e due - i genitori di Simone Neri, rimasti ustionati dallo scoppio di una bombola di gas - al Centro grandi ustionati di Catania.
I dispersi, tutti identificati, restano sei. Le ricerche continuano nelle zone di Scaletta Zanclea e Altolia. Tra le persone inghiottite dal fango c'è Santino Bellomo, macellaio di Scaletta. Sua moglie, Rosetta Pagliuca, non riesce a muoversi dal luogo in cui si crede possa essere il corpo. "Ancora non lo hanno trovato", continua a ripetere: "Non posso andar via di qui. Ormai non abbiamo più niente: mio figlio è ferito e abbiamo perso sia la macelleria che la pelletteria di mia nuora. Siamo disperati". Poi un appello in difesa di quanti, come lei, hanno perso tutto: "Scaletta non è una città di abusivi - aggiunge - chi lo dice si dovrebbe vergognare, qui siamo tutti lavoratori e brava gente".
Intanto è previsto per oggi a Palermo l'incontro tra il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, e il presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo. I due dovranno definire il ruolo della Regione nella gestione dell'emergenza e degli interventi di ricostruzione. Domani, invece, il governatore tornerà a Messina con il direttore generale della Commissione Europea per le politiche regionali, Raul Prado. L'obiettivo è studiare soluzioni per far arrivare nei luoghi colpiti dal nubifragio il maggior numero di fondi possibile, compresi quelli dell'Unione Europea. Finora sono stati stanziati 60 milioni di euro, "una goccia nel mare", come li ha definiti lo stesso Lombardo, nel corso di un sopralluogo nelle zone colpite. [Repubblica.it]