Un altro "Blocchiamo tutto Day"
Gli studenti tornano in piazza: grandi cortei a Palermo, Messina e Catania contro la riforma Gelmini
E' partito questa mattina il terzo atto del "Blocchiamo tutto day". Gli studenti palermitani, dell'università di Lettere e Filosofia, Ingegneria, Scienze Politiche, Architettura, Medicina, Economia, Agraria, Giurisprudenza, Scienze matematiche e fisiche e delle scuole superiori, sono andati di nuovo in strada per protestare contro la riforma degli atenei predisposta dal ministro Maria Stella Gelmini.
Dalla facoltà di Lettere e Filosofia occupata è partito un corteo che ha invaso le vie del centro storico della città con l'obiettivo di paralizzarla. Il corteo studentesco si apre con uno striscione con su scritto: "Blocchiamo tutto, que se vayan todos". Il corteo si ricongiungerà con quelli indetti dal Coordinamento studenti medi Palermo, che si sono dati appuntamento al Teatro Massimo, e con quello organizzato dalla facoltà di Scienze occupata partito da via Archirafi.
Un gruppo di ricercatori e alcuni docenti, intanto, hanno occupato la sede del rettorato a Palermo, per protestare contro la riforma Gelmini. Mentre in città studenti universitari e medi sono scesi in piazza, i ricercatori hanno deciso di effettuare l'occupazione, esponendo striscioni contro il ddl sull'università che aspetta la definitiva approvazione al Senato.
Un gruppo di studenti è riuscito a penetrare nel campo di volo dello scalo palermitano Falcone-Borsellino. Sono stati fermati dalla polizia e accompagnando fuori dall'aeroporto. Gli studenti erano riusciti ad antrare attraverso una porta scorrevole posta nella zona degli arrivi, e controllata dall'interno con fotocellule, che si era aperta quando un passeggero era uscito. I ragazzi sono poi riusciti a forzare i controlli della Guardia di finanza ed arrivare fin sulla pista. In quel momento, spiega la Gesap, la società che gestisce i servizi dello scalo, non c'erano aerei né al decollo né in arrivo.
Un altro lunghissimo corteo, formato da circa diecimila ragazzi, ha poi bloccato il traffico nel sottopassaggio che congiunge la zona della Cala con il porto di Palermo. Gli studenti, che hanno già occupato la stazione ferroviaria, sembrano intenzionati ad entrare anche al porto, dove sono stati chiusi i cancelli d'accesso.
Cortei anche a Messina dove l'Unione degli universitari di Messina, i rappresentanti di Sinistra e libertà e il comitato "No ponte" hanno organizzato a un sit-in davanti all'università per sostenere dalle piazze il dissenso contro il governo Berlusconi nel giorno del voto di fiducia in parlamento.
Proteste anche a Catania. Nel capoluogo etneo gli studenti attraverseranno la città con un lungo corteo da piazza Roma a corso Italia per poi rientrare nel centro storico attraverso via Vittorio Emanuele e concentrasi intorno alle 13,30 in piazza Università per attendere tutti insieme l'esito della votazione sulla fiducia al governo Berlusconi.
[Informazioni tratte da Ansa, Repubblica/Palermo.it, Corriere del Mezzogiorno.it]