Un altro figlio della Sicilia muore in Afghanistan
Giuseppe La Rosa, 31 anni, è morto in un agguato. I telebani hanno rivendicato l'attentato
Il capitano dei bersaglieri trentunenne, Giuseppe La Rosa, era originario di Barcellona Pozzo di Gotto (ME). E’ stato ucciso in un attentato in Afghanistan questa mattina intorno alle 7, ora italiana. Tre suoi commilitoni sono rimasti feriti, uno in modo grave, ma non è in pericolo di vita.
Giuseppe La Rosa, celibe, era effettivo al terzo reggimento bersaglieri di Capo Teulada. Secondo i talebani che hanno rivendicato l'attentato, a colpirlo è stato "un coraggioso, eroico ragazzino afghano di 11 anni che ha lanciato la granata"
L'agguato è avvenuto nella zona di Farah, l'area più meridionale e a rischio del settore ovest del Paese, zona affidata al controllo dei militari italiani. Il ferito più grave è un maresciallo, che è stato subito sottoposto a intervento chirurgico nell'ospedale di Farah, mentre gli altri due sono rimasti feriti in modo lieve, ma sono comunque in stato di shock. Fra i feriti c'è anche il maresciallo capo Giovanni Siero, 44 anni originario di Desenzano del Garda ma residente a Casapulla nel Casertano, in forza all'8 Reggimento della Brigata Bersaglieri Garibaldi di Caserta.
La Rosa era alla sua seconda missione in Afghanistan, a settembre sarebbe dovuto tornare a casa. A Barcellona Pozzo di Gotto, nel popoloso quartiere di Sant'Antonio dove vive la sua famiglia, dopo la notizia della morte la casa degli anziani genitori (il papà Biagio e la mamma Concetta Li Voti) è serrata. I militari piazzati davanti all'abitazione hanno fatto sapere che i genitori non vogliono parlare con i giornalisti e si sono chiusi nel loro dolore.
"Era una ragazzo d'oro, è una notizia incredibile...", ha detto tra i singhiozzi un vicino di casa. In lacrime l'uomo ha ricordato quando "Giuseppe tornava a casa, era sempre una festa... Io lo confondevo con suo fratello, che è anche lui un ufficiale, tenente, dell'esercito. Era legatissimo alla sua famiglia, tanto che quando tornava in licenza non usciva di casa, stava sempre con i genitori".
Giuseppe La Rosa da qualche anno si era trasferito a Casamassima, in provincia di Bari. "Era un ufficiale solare, sempre disponibile - lo ricorda il suo comandante, il colonnello Corrado Carlini -. Professionalmente preparato, bene si era inserito nella realtà del Reggimento". La Rosa era addetto all'Ufficio operazioni e addestramento del 3° reggimento bersaglieri di Capo Teulada - una delle unità più decorate dell'esercito composta da un comando di reggimento, una compagnia di supporto logistico e un battaglione bersaglieri - ed era partito a marzo per l'Afghanistan. Una missione all'estero che seguiva le altre tre a cui aveva partecipato. Dal 2007 al 2009 il capitano era andato in missione in Kosovo, due anni dopo la prima puntata in Afghanistan terminata a marzo dello scorso anno, poi a dicembre l'arrivo al 3° reggimento bersaglieri e la partenza per la nuova missione.
In Afghanistan la tensione resta alta. Sempre oggi tre soldati Usa sono stati uccisi da un uomo che li ha colpiti nella provincia di Paktika.