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Un altro portavoce siciliano per il MoVimento 5 Stelle

Riccardo Nuti, palermitano, sostituirà Roberta Lombardi come capogruppo alla Camera

05 giugno 2013

Il Movimento 5 Stelle cambia il suo capogruppo alla Camera, come già annunciato a inizio legislatura. Oggi, infatti, trascorsi i tre mesi previsti dal regolamento sulla rotazione dei portavoce, il trentaduenne palermitano Riccardo Nuti prende il posto di Roberta Lombardi. Lo stesso avverrà a breve a Palazzo Madama, dove l'assemblea dei senatori designerà il successore di un altro palermitano, Vito Crimi.

"Questa staffetta dimostra ancora una volta la cifra democratica del nostro Movimento. Si è chiusa la fase uno del nostro sbarco alla Camera dei Deputati. Dopo questi tre mesi di rodaggio, bisogna moltiplicare le energie e affrontare con tutti i mezzi a nostra disposizione i problemi del Paese", ha affermato il neocapogruppo.

"E' stata una sfida dura e di grande responsabilità - ha detto invece Roberta Lombardi -. Non è stato facile entrare nel palazzo e gestire sotto tutti gli aspetti la nascita di un gruppo parlamentare così numeroso e su cui milioni di cittadini hanno riposto la propria fiducia. Adesso potrò dedicare tutte le mie energie al programma del MoVimento come semplice deputata nella Commissione Affari Costituzionali".

Il passaggio di consegne, annunciato e previsto, è arrivato dopo un periodo intenso per la cittadina Lombardi, iniziato tra le polemiche quando - a poche ore dalla sua nomina - venne criticata per le sue posizioni sul fascismo. Poco amata dalla stampa e da alcuni colleghi - numerosi gli attacchi quando su Facebook scrisse "Mi hanno rubato il portafoglio con gli scontrini dentro, come farò a rendicontare" o quando intervenne alla Camera su Cipro e sui crediti delle imprese senza essersi consultata con gli altri deputati - durante il suo mandato si è guadagnata la fama di inflessibile e il soprannome di signorina Rottermayer, quando riprese in diretta il collega Crimi che l'aveva definita onorevole e non cittadina. Un'etichetta che le è rimasta impressa fino alla fine. Anche quando - negli ultimi giorni del suo mandato - ha scelto di scrivere una lettera ai colleghi affermando: "Chi fa la spia è una merda".

Nuti, 32 anni, di Palermo, era stato eletto in streaming vice della Lombardi con 46 voti. Ex candidato sindaco di Palermo e capolista alla Camera del M5S per la Sicilia occidentale, Nuti con i 147 voti raccolti era stato il più votato delle “Parlamentarie”. Alle comunali del capoluogo siciliano fu il candidato che ottenne più consensi in assoluto (3.228), ma non riuscì a entrare a Palazzo delle Aquile perché il Movimento 5 Stelle si fermò a un passo dallo sbarramento.
In un’intervista al Corriere della Sera, Nuti, si è mostrato deciso e "fedele alla linea". "Nel Movimento ognuno può esprimere liberamente la sua opinione", ha detto, "Ma non può andare contro lo Statuto, la Carta di Firenze e il codice di comportamento". Sui dissidenti dice: "Voi li chiamate dissidenti, io invece disinformati. Non sanno le regole. Uno all'inizio ci parla. Una, due, tre volte. Noi in questo siamo quasi masochisti, parliamo, parliamo. Poi, se non lo capisci, figlio mio, amen. Ci siamo visti. Restiamo amici".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Corriere.it, Corriere del Mezzogiorno]

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05 giugno 2013
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