Un archivio unico
Nasce il Patrimonio Documentario della Cultura Tradizionale Siciliana. Sarà custodito a palazzo Tarallo, a Palermo
Nasce a Palermo il primo archivio unico del patrimonio documentario della cultura tradizionale siciliana, un ricchissimo patrimonio bibliotecario della storia dell'isola con 3.800 nastri originali, 2.300 video di vario formato, 17mila fra volumi e riviste specialistiche italiane e straniere e circa 15mila foto e immagini. Del patrimonio raccolto dagli anni Sessanta a oggi faranno parte, tra le altre cose, i manoscritti del poeta Ignazio Buttitta. Sede dell'archivio sarà il seicentesco Palazzo Tarallo di via delle Pergole, già sede distaccata della Biblioteca Etnografica del museo "Giuseppe Pitrè".
"Il progetto di Palermo Capitale europea della Cultura 2019 si è fermato da un punto di vista amministrativo ma non nelle cose pratiche", ha spiegato l'assessore comunale alla Cultura, Francesco Giambrone. L'idea di un fondo unico che racchiuda la storia della Sicilia è stata messa nero su bianco con un protocollo d'intesa fra l'amministrazione e cinque istituzioni culturali di grosso spessore: il Comitato Nazionale Italiano di Musica, partner dell'Unesco, presieduto dal direttore artistico del Pescara Jazz Festival, Lucio Fumo; lo storico Folkstudio, nato negli anni Settanta; il Museo Internazionale delle marionette di Antonio Pasqualino; la Fondazione Ignazio Buttitta che ha raccolto l'eredità del poeta bagherese; il Centro di studi filologici e linguistici siciliani che beneficiò a suo tempo del contributo culturale di due governatori della Regione Siciliana come Franco Restivo e Mario Fasino e di Antonino Buttitta, figlio di Ignazio, ex deputato socialista, antropologo e preside della Facoltà di Lettere e Filosofia di Palermo.
L'intesa non comporterà alcun esborso per Palazzo delle Aquile, che si limiterà alla manutenzione di Palazzo Tarallo. Saranno i cinque enti a far fronte a tutte le spese per la costituzione dell'archivio, a partire dall'allestimento multimediale e dalle attività di promozione didattica, fino alla gestione, alla manutenzione e possibilmente all'incremento dell'immenso materiale e alla sua più ampia divulgazione possibile, non solo nel settore turistico ma anche e soprattutto nel mondo scolastico e universitario. A loro spetteranno inoltre le attività di studio e ricerca, l'aggiornamento di software e tecnologie per l'esposizione e la consultazione, le pubblicazioni e gli aggiornamenti e l'organizzazione di visite guidate, conferenze, incontri, seminari, convegni, corsi, laboratori, mostre temporanee e installazioni.
"Siamo di fronte a un'importante occasione di crescita - ha affermato Giambrone - che si concretizza nella sinergia con queste associazioni e istituzioni che hanno raccolto nel tempo uno straordinario patrimonio di libri e materiale video e fotografico espressione della cultura palermitana e siciliana. Questo materiale sarà finalmente riunito in un unico polo culturale a disposizione della città, degli studiosi e dei turisti. Inoltre, sarà l'occasione per valorizzare un palazzo storico poco frequentato da palermitani e visitatori".
Un'istituzione di pregio per una città che ha già fallito l'appuntamento con la candidatura a Capitale europea della Cultura e che attende per luglio una prima risposta alla possibilità di essere iscritta al patrimonio dell'umanità Unesco. "L'istituzione di un archivio unico del patrimonio documentario della cultura della tradizione siciliana - ha detto il sindaco, Leoluca Orlando - è l'espressione della volontà di questa amministrazione di continuare il percorso che mette la cultura tra le grandi priorità della città". [Fonte: Italpress - Corriere del Mezzogiorno]