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Un'Assemblea tutta nuova

Nell'Aula dell'Ars siedono 60 onorevoli esordienti, tra questi 15 donne

06 dicembre 2012

Sono 60 gli onorevoli alla loro prima esperienza all'Assemblea regionale siciliana, trenta i deputati riconfermati in questa XVI legislatura, alcuni di lungo corso. Tra i banchi di sala d'Ercole spiccano 15 donne, un record senza precedenti per il Parlamento più antico d'Europa, dove nella passata legislatura sedevano solo tre donne.
Tra le novità anche la presenza del MoVimento Cinque Stelle, guidato da Giancarlo Cancelleri, capogruppo dei 15 deputati/cittadini che nella seduta inaugurale di ieri hanno tirato la volata per la presidenza dell'Ars al loro collega Antonio Venturino che, come previsto ha ottenuto quindici voti.

Dopo l'insediamento e il giuramento che ha segnato l'apertura della nuova stagione assembleare, il regolamento dell'Ars prevede cinque giorni di tempo per la costituzione dei gruppi parlamentari con l'indicazione formale dei capigruppo. Salvo sorprese, i gruppi, che dovrebbero insediarsi nella seduta di martedì prossimo, saranno nove: quattro quelli della coalizione che sostiene il governo di Rosario Crocetta, per un totale di 41 deputati, e cinque quelli delle opposizioni, che tuttavia non fanno, al momento fronte comune. Il Pd conta 14 deputati, 11 l'Udc, cinque il Movimento per il territorio (Mpt), 5 la lista Crocetta. Poi ci sono quattro deputati eletti nel listino (gli altri quattro formeranno il gruppo Mpt) che opteranno per uno dei gruppi della coalizione, più Crocetta. Il gruppo più consistente, con 15 componenti, è quello dei Cinque Stelle, mentre il Partito dei siciliani (Pds-Mpa) sarà composto da otto deputati, nonostante abbia conquistato 9 seggi alle elezioni: l'ex capogruppo Nicola D'Agostino, nei giorni scorsi, ha lasciato il partito e probabilmente passerà con la coalizione che appoggia il governo. Sono sei i parlamentari di Grande Sud, mentre il Pdl conta 12 onorevoli; quattro i deputati del Pid-Cantiere popolare e quattro gli eletti nella lista Musumeci, che ha perso Salvo Lo Giudice, transitato dopo essere stato eletto, nel Mpt.

L’assessore senza cravatta - Infrangendo il regolamento, ieri Franco Battiato, assessore al Turismo del governo di Rosario Crocetta, è entrato a sala d'Ercole senza la cravatta per la seduta inaugurale della XVI legislatura dell'Assemblea regionale.
Il Maestro si è presentato con un giacca grigia e un maglione, oltre a occhiali scuri. Ciò nonostante, gli assistenti parlamentari non hanno battuto ciglio. Il regolamento prevede che durante le seduta parlamentare non solo i deputati ma tutti gli uomini presenti al Palazzo debbano indossare giacca e cravatta.
Tra l’altro, la presenza di Battiato è durata poco. Poco dopo l'insediamento e la presentazione della giunta da parte del presidente Crocetta, Battiato ha lasciato Sala d'Ercole e non si è più ripresentato con il resto degli assessori. Quando l'aula ha eletto il nuovo presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone e la giunta ha ripreso posto tra i banchi di Sala d'Ercole la poltrona di Battiato è rimasta vuota.
E proprio Ardizzone ha bacchettato i deputati presentatisi in veste "informale" a Sala d'Ercole: "Capisco che è la prima seduta e che probabilmente qualcuno non conosceva il regolamento di questa Assemblea, che c'è e va rispettato. È obbligatorio presentarsi in aula con la giacca e la cravatta e tutti devono osservare questa regola".

L’incompatibilità di tre deputati - I deputati Vincenzo Fontana (Pdl), Antonino Salvatore Germanà (Pdl) e Pippo Gianni (ex PT ora Pdl) sono incompatibili con il doppio incarico che hanno assunto come componenti dell'Assemblea siciliana, ma i tempi troppo stretti della legislatura nazionale potrebbero giocare a loro favore evitandogli di optare per uno dei due mandati. La Giunta per le Elezioni di Montecitorio dovrebbe concludere l'istruttoria su di loro la prossima settimana. E poi i tre avranno 30 giorni di tempo per optare.
Il Comitato per le Incompatibilità della Giunta per le Elezioni della Camera, presieduto da Pino Pisicchio (Api), si è riunito ieri per esaminare il caso dei tre parlamentari. E si è preso atto che "in esito alle elezioni regionali siciliane dello scorso 28 ottobre", Fontana, Germanà e Gianni sono stati proclamati componenti dell'Assemblea Regionale Siciliana che ha avuto oggi la sua prima seduta. Con il loro giuramento all'Ars, spiegano Pisicchio e Donata Lenzi (Pd), i tre sono entrati nel pieno esercizio delle loro funzioni di deputati regionali siciliani e quindi sarebbero diventati incompatibili con la loro funzione di parlamentari della Repubblica. I tempi ridotti della legislatura però, molto probabilmente, li 'grazieranno' dal dover scegliere. L'istruttoria del Comitato infatti dovrebbe concludersi la prossima settimana, poi si dovrà riferire alla Giunta e questa dovrà prendere una decisione che dovrà poi essere comunicata dalla presidenza della Camera agli interessati. Quindi i tre avranno 30 giorni di tempo per optare tra i due incarichi. Ma se si dovesse andare a votare a metà marzo, come sembra, le Camere dovrebbero venire sciolte a metà gennaio e quindi Fontana, Germanà e Gianni potrebbero restare in carica fino all'ultimo giorno utile della legislatura nazionale. Conservando il doppio mandato.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, Lasiciliaweb.it]

 

 

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06 dicembre 2012
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