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Un Capodanno senza botti

Petardi e fuochi d'artificio vietati a Catania, Messina, Siracusa, Palermo e in altri comuni minori

29 dicembre 2015

Sarà un Capodanno senza botti almeno in mezza Sicilia. O meglio, da Palermo a Messina, passando per Trapani e Siracusa, sono tanti i comuni siciliani che hanno firmato apposite ordinanze che vietano l’uso di petardi e fuochi d’artificio, allineandosi così alle misure anti-botti che circa 850 città nel resto d'Italia stanno adottando per l'ultima notte del 2015.

A Palermo, ieri è stata pubblicata l'ordinanza del sindaco che vieta da oggi fino al 6 gennaio accensione, lancio e sparo di fuochi d'artificio, mortaretti, petardi, bombette e oggetti simili. L'ordinanza a Palermo prevede deroghe che potranno essere concesse dall'amministrazione comunale su richiesta scritta e motivata nell'ambito di particolari manifestazioni e dopo acquisizione delle autorizzazioni da parte degli organi preposti. Chi sgarra, invece, va incontro a multe che vanno dai 25 ai 500 euro, il sequestro del materiale pirotecnico e ulteriori sanzioni penali se previste dalla legge.
"Ogni anno, a livello nazionale, aumenta sempre più il numero di infortuni, anche di grave entità, causato dall'uso, sempre più frequente, di petardi, botti e artifici pirotecnici per festeggiare la notte di Capodanno - ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando -. E sebbene questi prodotti facciano ormai parte di tradizioni e abitudini consolidate, è notevole lo stress che il fragore può provocare su anziani, bambini, soggetti cardiopatici e animali domestici. Per tali motivi, - ha aggiunto Orlando - questo provvedimento si è reso necessario al fine di tutelare l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana e per gestire le attività di prevenzione e contrasto, anche nelle situazioni in cui si verificano comportamenti che possono alterare il decoro urbano".

A Catania, invece, il divieto partirà dal 30 dicembre e si protrarrà fino al 7 gennaio. Nell’ordinanza il sindaco Enzo Bianco "dispone il divieto dalle ore 12:00 del 30 dicembre 2015 alle ore 12:00 del 7 gennaio 2016 ai detentori di materiale pirotecnico, non titolari di licenza di cui all’art. 57 del TULPS, né autorizzati all’attuazione di manifestazioni pirotecniche in luoghi pubblici, di effettuare e far effettuare lo scoppio di petardi, mortaretti ed artifici similari e di ogni tipo di fuoco pirotecnico in luogo pubblico o di uso pubblico e nei luoghi privati di tutto il territorio cittadino".

Il sindaco di Messina, Renato Accorinti li ha vietati, invece, per tutto il periodo festivo, fino al 10 gennaio. Così recita l’ordinanza firmata dal primo cittadino, entrata in vigore il 25 dicembre, che vieta di "fare esplodere botti e/o petardi di qualsiasi tipo in luoghi coperti o scoperti, pubblici o privati, all’interno delle scuole, condomini, ospedali, case di cura, comunità varie, uffici pubblici e ricoveri di animali, in tutte le vie, piazze e aree pubbliche, dove transitano o siano presenti delle persone", a meno che non vi siano "regolari autorizzazioni ai sensi e per gli effetti delle norme vigenti". Per essere autorizzati la via è però complicata, bisognerà specificare, infatti, "che i botti cosiddetti "declassificati" di libero commercio possono essere esplosi in zone isolate o comunque a debita distanza dalle persone e dagli animali, evitando tassativamente le aree che risultino affollate, per la presenza di feste, riunioni o per altri motivi".

Anche il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, ha firmato un’ordinanza che pone il divieto di accendere petardi e fuochi pirotecnici o artificiali da oggi sino al 6 gennaio. "La vasta diffusione dei botti, anche illegali e altamente pericolosi, in questo periodo dell’anno - sottolinea Garozzo - aumenta i rischi legati al loro uso che spesso avviene in assenza delle più elementari precauzioni per l’incolumità degli stessi possessori e di chi gli sta vicino, all’interno delle case o in altri luoghi inadatti. Penso soprattutto ai bambini spesso terrorizzati dalle esplosioni, vittime incolpevoli dell’imprudenza dei grandi quando non sono utilizzatori inconsapevoli dei rischi cui vanno incontro e penso anche agli animali, domestici e non. Senza parlare dei danni materiali che si possono verificare nelle abitazione private o nei luoghi pubblici. Tutto questo - conclude - rende necessario aumentare le restrizioni già in vigore per legge".

Notte di San Silvestro silenziosa anche a Gela, nel Nisseno, e Aci Castello, nel Catanese. Il sindaco di Gela, Domenico Messinese, ha vietato l'uso di petardi e di altro materiale pirotecnico su tutto il territorio comunale. "Il provvedimento - ha spiegato in un comunicato - mira a salvaguardare l'incolumità e l'integrità di persone, animali e cose ed è stato trasmesso a tutti gli organi di polizia".
Stesso provvedimento ad Acicastello. Così come l'anno scorso, è stata firmata l'ordinanza sindacale che su tutto il territorio comunale vieta l'accensione, il lancio o lo sparo di materiali pirotecnici e similari. Il provvedimento sarà valido nell'intera giornata del 31 dicembre e fino alle ore 8 del 1° gennaio 2016.

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29 dicembre 2015
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