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Un'estate a casa e con la cinghia stretta

Ci fu un tempo nel quale gli italiani erano i più vacanzieri d'Europa

17 giugno 2005

E' un fatto che è stato predetto, detto e ripetuto fino alla noia. Qualcuno lo ha anche contestato, contrariato e negato, ma la verità è rimasta la stessa per la maggior parte degli italiani: ''Meno vacanze per tutti''.
No, questo non c'era scritto nel contratto con gli italiani che anni fa il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi firmò in televisione con la supervisione del garante Bruno Vespa, ma se ci fosse stato scritto, magari in piccolo, come nota a piè pagina, finalmente il rispetto di uno dei punti vergati in quel foglio lo avrebbero dovuto, incontestabilmente,  riconoscere tutti. 

L'economia va male e le famiglie tagliano le spese superflue. Insomma, tutto parte dalle solite tasche italiane, sempre più vuote e leggere, vuotezza che non permetterà a quasi il 40% degli italiani di andare in vacanza questa estate.
La percentuale la fornisce uno studio dell'istituto di ricerca Ipsos, dati che fanno perdere agli  italiani lo scettro di ''popolo più vacanziero d'Europa'', primato conquistato lo scorso anno.

Ci saranno cambiamenti anche per quel 60% che comunque andrà in vacanza: il 39% ha scelto di fare un singolo periodo di riposo mentre il 21% ha programmato ferie frazionate. Inoltre, per il 58% degli italiani (contro una media europea del 44%) la vacanza estiva sarà di appena una settimana o addirittura meno. Il 37% sarà invece più fortunato con due settimane, mentre solo l'8% godrà di un mese o poco più.
Nonostante la riduzione in termini di numero e di durata dei periodi di vacanza, il budget degli italiani rimane invariato nel 46% dei casi mentre cresce per il 32%.
Per gli italiani, quindi, ci saranno sostanzialmente più spesa e meno vacanze. Vale a dire che (anche questa l'abbiamo sentita e risentita) "la percezione dell'aumento dei prezzi spingerà gli italiani a meno vacanze, più brevi, nonostante budget invariati o addirittura cresciuti rispetto al 2004".

Ma quanto costa una settimana al mare?
Secondo Intesaconsumatori, una famiglia di quattro persone che va al mare, per una settimana, in auto, spenderà 2.512 euro circa. Una parte di questa cifra (circa 200 euro) è destinata al viaggio in auto: 62,50 euro di benzina (9% in più rispetto al 2004), 23 euro di pedaggio autostradale (2,5% in più) e 24 di sosta all'autogrill (20% in più).
Sempre secondo le stime di Intesaconsumatori, sono aumentate anche le spese per l'albergo (+5%), se ammontano a 1.470 euro per due camere doppie con pensione completa per sette giorni (105 euro al giorno a camera).
Quanto alla spiaggia, due lettini e un ombrellone per una settimana costano 146 euro (3% in più rispetto al 2004) che, sommati a 130 euro di consumazioni al bar (7,4% in più) ammontano a un totale di 276 euro.
Se poi si aggiungono escursioni e gite in barca bisogna aggiungere ancora 216 euro. Altri 168 per sport e divertimenti vari, e 145 almeno per una cena al ristorante. Ancora 18 euro per una serata al pub con due consumazioni (20% in più) e si giunge a quota 2.512 euro.
Spenderà 2.657 euro, invece, la stessa famiglia e con le stesse voci di spesa se si decide di andare in montagna. Il turismo montano, infatti, a differenza di quanto possa sembrare, costa di più proprio perché non è ''di massa''.

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17 giugno 2005
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