Un fine settimana di sbarchi in Sicilia, mentre Claudio Baglioni cantava per gli immigrati
In quattro giorni più di 700 migranti sulle coste siciliane
Un fine settimana di sbarchi in Sicilia che ha portato più di 700 migranti sulle coste dell'isola.
Dopo i circa 350 sbarcati venerdì scorso ieri nell'agrigentino - 161 a Lampedusa e 170 tra Licata e Palma di Montechiaro -, 141 immigrati sono sbarcati all'alba di sabato sulla spiaggia di Playa Grande, a Scicli, in provincia di Ragusa. Gli extracomunitari, tutti senza documenti, hanno detto di provenire dalla Palestina, dall'Iraq e dal Marocco.
245 immigrati sono invece giunti questa mattina a Pozzallo (RG), dopo essere stati soccorsi e trasbordati sulle motovedette della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto. Tra loro 25 minori e 50 donne, due delle quali sono state trasportate in ospedale per leggeri malori.
Il barcone, lungo circa 20 metri ed in precarie condizioni, è stato avvistato a 11 miglia da Punta Braccetto. Secondo le forze dell'ordine, si tratterebbe della stessa imbarcazione che ieri sera era stata intercettata dalle unità militari maltesi in acque internazionali, e che aveva rifiutato i soccorsi proseguendo la navigazione verso le coste siciliane.
Non viene escluso che siano in arrivo altri barconi carichi di immigrati. Un'altra carretta del mare, con 170 clandestini a bordo, ieri sera era stata trainata dalle motovedette maltesi nel porto de La Valletta dopo avere esaurito il carburante.
Sempre stamani, nove clandestini, tra cui tre adolescenti, sono stati avvistati da un peschereccio, 20 miglia a sud di Mazara del Vallo, nel trapanese. Una motovedetta della Guardia costiera ha raggiunto l'imbarcazione prendendo a bordo le nove persone: era un gommone di appena 4 metri, aveva perso in mare il motore fuoribordo e si trovava in balia delle onde.
Centinaia di persone sbarcate, quindi, mentre a Lampedusa, lungo la spiaggia della Guitgia, si inaugurava, si svolgeva e si concludeva la terza edizione di ''O' Scià: Odori, Suoni, Colori delle Isole d'Altomare'', il festival-laboratorio permanente ideato da Claudio Baglioni con lo scopo di far riflettere sul drammatico fenomeno dell'immigrazione clandestina.
Con Claudio Baglioni hanno duettato sul palco Luca Barbarossa, Marco Masini, Gianluca Grignani, Gianni Morandi, Bob Geldof, Biagio Antonacci, Gigi D'Alessio, Dolcenera, Morgan, Paola e Chiara, Tiromancino, Povia, Marina Rei, Antonello Venditti e tanti altri.
E mentre le canzoni andavano, centinaia di persone aggrappate alla speranza, speravano di arrivare vivi sulle spiagge della Sicilia.
''L'immigrazione clandestina - ha sottolineato Baglioni - non è la malattia, è la febbre. La malattia è un mercato che produce povertà e disperazione e costringe decine di migliaia di persone a rischiare la vita per cercare, nell'Europa ricca, la speranza di un futuro. Non si tratta - ha proseguito il musicista - di abbassare la febbre, ma di curare la malattia. Bisogna ragionare sulla necessità di riequilibrare le distorsioni del mercato, ridistribuire le risorse, moltiplicare gli aiuti e tradurre in categorie economiche il valore della solidarietà''.