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Un "ghe pensi mi" in siciliano

Gianfranco Miccichè si candida alla guida della Regione Siciliana: "Visto come stanno le cose, non posso non candidarmi"

17 gennaio 2011

"Contro i continui 'no' della burocrazia regionale abbiamo elaborato un disegno di legge per consentire alla Regione siciliana di passare dal metodo dell'autorizzazione a quello del controllo. Sarà questo il primo provvedimento che attuerò da Presidente della regione. Sì, perché, stando così le cose non posso non candidarmi alla guida della Regione siciliana".
Così il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e leader di Forza del Sud, Gianfranco Micciché, ha concluso il suo intervento all'assemblea dei quadri del partito a Caltanissetta. Micchiché ha aggiunto che la legge sulla sburocratizzazione "sarà presentata alla prima seduta della futura Assemblea regionale e se nel corso del dibattito d'Aula passerà un solo emendamento che distorce la norma - ha spiegato - sarò pronto a dimettermi immediatamente".

Miccichè ha annunciato che "nelle prossime settimane Forza del Sud sbarcherà ufficialmente nel Lazio con una grande manifestazione alla quale parteciperà anche Silvio Berlusconi". "Solo attraverso una classe dirigente ancorata al territorio ed educata alla buona amministrazione, - ha detto durante l'assemblea di Fds - cioè capace di affrontare le sfide senza dire sempre no e con idee innovative, è possibile fare crescere il Sud. Questo è il nostro credo, questa è la convinzione di tantissimi italiani che ormai non si riconoscono più nei partiti tradizionali".
Il parlamentare ha poi sottolineato che il suo partito, sostanzialmente, vuole dare una mano alla voglia di cambiamento. "Quando Giulio Tremonti mi dice, dati alla mano, che in Sicilia non siamo stati capaci a spendere, non posso che dargli ragione e mi convinco ancora di più della necessità di un reale cambiamento. A partire dalla classe burocratica che sembra quasi essere pagata per dire no a tutto, - ha aggiunto - non comprendendo che quando dicono no a un'impresa non danneggiano solo l'azienda che vuole investire ma tutto il nostro sistema economico, costringendo l'ennesimo siciliano a fare le valigie e ad andare via dalla propria terra".
Miccichè ha sottolineato inoltre che quando ricopriva la carica di ministro per lo Sviluppo e Coesione Territoriale ha "portato investimenti in Sicilia per centinaia di migliaia di euro ma nessuno di questi è andato a buon fine" perchè "chi voleva investire - ha continuato - si è scontrato con l'immobilismo folle di direttori e sovrintendenti ed è scappato".
Infine, come detto all'iniizio, Miccichè ha lanciato il suo colpo ad effetto: la candidatura alle prossime regionali in Sicilia.

[Informazioni tratte da Ansa, Lasiciliaweb.it]

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17 gennaio 2011
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