Un grillino alla vicepresidenza
Antonio Venturino eletto vicepresidente dell'Ars e già le male lingue parlano di inciuci
Una sorpresa, la nomina a vice presidente vicario dell'Assemblea regionale siciliana ad Antonio Venturino, deputato del MoVimento Cinque Stelle, che ieri ha ottenuto 33 voti, 18 in più rispetto al numero dei parlamentari che aderiscono al gruppo M5S (sono 15). Il secondo vice presidente è Salvo Pogliese del Pdl, con 29 voti. Terza Mariella Maggio del Pd, che non è entrata a far parte dell'ufficio di presidenza.
Venturino ha ricevuto sicuramente i voti del Partito dei siciliani-Mpa. Il capogruppo degli autonomisti, Roberto Di Mauro, ha tenuto a precisare: "Non abbiamo fatto trattative, abbiamo rispettato il regolamento".
Venturino stesso ha escluso categoricamente l'ipotesi di inciuci: "Per quanto riguarda la mia elezione, non si parla di inciuci. Non sapevo di poter ricevere voti di altri. Il Pds-Mpa ha votato per me sostenendo di averlo fatto nel rispetto del regolamento parlamentare".
La votazione sui due vice-presidenti dell'Assemblea regionale siciliana, ha però fatto vacillare l'intesa istituzionale che i segretari regionali di Pd e Udc avevano siglato in un hotel di Palermo con Pdl e Pid: a uscire sconfitti dal voto segreto sono stati i democratici, con il candidato Mariella Maggio. Come da accordi, l'Udc ha diviso i propri voti: 7 sono andati a Pogliese e 6 a Maggio. Nonostante i mal di pancia, emersi ieri per l'elezione del capogruppo, il Pd avrebbe votato compatto per Maggio, dunque i voti mancanti dovrebbero essere ricercati tra i deputati del Movimento per il territorio e la lista Crocetta, che fanno parte della coalizione che sostiene il governo della Regione.
Il capogruppo e il deputato del Mpt all'Ars, Nello Dipasquale e Marcello Greco, hanno subito chiarito: "Noi abbiamo votato Mariella Maggio per la vice presidenza dell'Ars. Se ha ricevuto meno voti del previsto e non è stata eletta, bisogna guardare in altre direzioni. Comunque il Pd e in generale i partiti hanno dato una pessima prova, siamo ai soliti giochetti. Ma questo modo di agire non ci appartiene, sia chiaro".
Il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, è in parte soddisfatto: "Mi dispiace per la mancata elezione di Mariella Maggio (Pd), c'è stato un errore tattico nella maggioranza, hanno fatto confluire voti sul candidato di centrodestra. In ogni caso mi sembra carino che la maggioranza abbia la presidenza dell'Assemblea regionale e alle opposizioni la vice presidenza".
"I grillini hanno subito imparato a fare inciuci" - "I Grillini iniziano la rivoluzione e si alleano con i lombardiani, saranno sicuramente inesperti ma hanno imparato subito la politica degli inciuci e delle lottizzazioni". A dichiararlo è Salvino Caputo, parlamentare regionale del Pdl in merito alla votazione per eleggere i due vicepresidenti del Parlamento siciliano. "Un’elezione che sul lato strettamente politico dimostra - dichiara Caputo - che il Pdl ha votato in modo compatto mantenendo gli impegni e le intese raggiunte, mentre i neo deputati del movimento 5 stelle - continua Caputo - hanno adottato il metodo della politica dell’inciucio".
Analogo il commento del capogruppo del Mpt all'Ars, Nello Dipasquale: "I grillini che gridano allo scandalo inciuci, oggi hanno eletto il vice presidente dell'Assemblea regionale grazie all'inciucio avendo ottenuto anche i voti degli autonomisti di Raffaele Lombardo".
"Un grillino eletto coi voti di Lombardo e Miccichè, sai che spettacolo!!!", scrive su Twitter il leader dell'Udc siciliana Gianpiero D'Alia, commentando a caldo l'esito del voto choc di Sala d'Ercole.
"Con l'elezione dei due vicepresidenti dell'Ars, rispettivamente del M5S e del PdL, si è proceduto nel rispetto del regolamento a garantire la rappresentanza proporzionale dei gruppi sulla base della loro consistenza, senza esclusioni di tipo politico che avrebbero danneggiato l'immagine dell'Assemblea Regionale". E’ quanto afferma in una nota il gruppo parlamentare all’Ars del Partito dei Siciliani. "Ai deputati del Movimento per il Territorio - aggiungono i deputati autonomisti - che, probabilmente interessati ad incassare poltrone che non sono di loro competenza, ci accusano di avere votato per il vicepresidente Venturino, rispondiamo che abbiamo solo perseguito il rispetto delle regole che prevedono la rappresentanza dei gruppi sulla base della loro consistenza, senza esclusioni o veti politici. Nessun accordo sottobanco, come invece evidentemente sono già abituati a fare quelli di Territorio che, eletti in una lista hanno subito formato un gruppo diverso utilizzando persino un transfuga".
"Anche ai "grillini" è richiesto un profilo istituzionale, soprattutto quando si elegge uno di loro a vicepresidente vicario dell’Ars. A Palazzo dei Normanni si rischia, invece, la farsa o che dir si voglia le sceneggiata tra annunci e rinunce che sarebbe meglio trasformare in fatti, e per quanto riguarda i cinquestelle, e per lo stesso presidente Rosario Crocetta. Fin qui abbiamo assistito ad un mero consociativismo, quello classico e tanto disprezzato, che ha permesso agli eredi del vecchio governo ed ai sodali di Grillo e Crocetta di mettersi insieme quasi per voglia irresistibile di provocare scatafasci in un Aula dove non c’è una vera maggioranza o forse v’è una finta opposizione". Lo afferma Pippo Gianni, deputato regionale del Cantiere popolare.
"Pronti al dialogo, e ci dimezzeremo le indennità" - "Il presidente della Regione Crocetta ci ha illustrato il suo programma di governo, noi abbiamo parlato dei nostri argomenti. Le sue proposte sembrano a parole interessanti, condivisibili per certi versi e lavoreremo insieme. A partire dalla riforma della formazione professionale, non è possibile che gli eletti abbiano parenti in enti e società pubbliche". Lo dicono Giancarlo Cancelleri e Antonio Venturino, capogruppo dei 'Cinquestelle' e vice presidente dell'Assemblea, dopo l'incontro che i deputati del M5S hanno avuto con Rosario Crocetta nella stanza del governo di Palazzo dei Normanni.
"Noi lavoriamo sui nostri progetti ma siamo pronti a lavorare braccio a braccio con tutti i gruppi, non solo sui nostri provvedimenti - hanno aggiunto Cancelleri e Vanturino - La diversità a volte arricchisce, dobbiamo cominciare a essere un attimo intransigenti nei confronti di chi della politica ha fatto una cosa personale". Per Cancelleri e Venturino "il clientelismo diffuso deve finire".
Il gruppo 'cinquestelle' dell'Ars conferma anche la presentazione di un disegno di legge per dimezzare le indennità dei parlamentari. Intanto sta verificando il percorso "migliore" per ridursi fin da subito le indennità. "Le vie sono molteplici - ha detto Cancelleri, che sta verificando la strada migliore con la Ragioneria - La prima ipotesi è la creazione di un capitolo di bilancio in entrata dove versare le eccedenze dello stipendio e questo comporta di vincolarlo a un utilizzo particolare: con apposito emendamento chiederemo di convogliarlo sul microcredito alle piccole imprese; la seconda ipotesi è effettuare una vera e propria donazione alla Regione siciliana, questo comporta però di non potere monitorarne l'utilizzo". "Con la presenza di uno dei nostri nell'ufficio di presidenza dell'Assemblea regionale sarà più semplice portare all'attenzione dei cittadini gli sprechi", ha continuato Cancelleri. "Bisogna portare tutti i contributi ai gruppi parlamentari sotto obbligo di rendicontazione, in questo momento una parte sfugge, come il contributo unificato". Tra le "storture" i grillini indicano i rimborsi forfettari per i deputati: "I rimborsi per gli spostamenti per esempio devono essere assegnati in base ai reali Km effettuati e non a forfait".
[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, Lasiciliaweb.it, LiveSicilia.it, Repubblica/Palermo.it]