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Un gruppo di siciliani per salvare Windjet

Girano voci su di una "cordata indigena" che vorrebbe rilevare la compagnia low cost

30 agosto 2012

Gira la notizia di una cordata, formata da professionisti e imprenditori siciliani, intenzionata a rilevare Windjet, la compagnia low cost siciliana in crisi economica.
Il gruppo avrebbe anche messo a punto un piano di salvataggio che suggerisce una soluzione-ponte utile ad assicurare la "continuità aziendale": l'affitto per stralcio dell'azienda alla società che verrà creata dai componenti della cordata.
Del gruppo che ha manifestato interesse fanno parte, tra gli altri, un noto imprenditore della Sicilia orientale che opera nel settore della grande distribuzione agroalimentare e alcuni tecnici, come l'ingegnere aeronautico Francesco Surace (ex dipendente Windjet) e Roberto Corrao, medico, specialista in medicina aeronautica e titolare della Aviomed, impresa specializzata nel trasporto aereo di pazienti infermi.

Per quanto riguarda l'affitto, questo dovrebbe riguardare solamente quegli asset indispensabili alla ripresa immediata dei voli, con esclusione delle posizioni debitorie per le quali è possibile la composizione negoziale secondo le novità del Decreto sviluppo di fine giugno.
Il piano, curato dallo studio del commercialista Salvo Tripoli, sarebbe la premessa per la soluzione definitiva "che sarà conveniente a tutte le parti interessate - sostengono i promotori - e consentirà l'intervento di ulteriori operatori del settore mantenendo in frigo gli asset più importanti, poiché consentirà ai dipendenti la conservazione del posto di lavoro ed alla Windjet di negoziare la cessione di un'azienda funzionante e non disgregata ricavandone un miglior prezzo o una buona partecipazione - anche se di minoranza - nella nuova società operativa".
I vertici di Windjet, però, dicono di non saperne nulla e di non aver ancora ricevuto nessuna manifestazione di interesse da parte di questa "cordata siciliana".

Intanto, anche per colpa del caso Windjet, quest’anno sono decisamente aumentate le ferie rovinate rispetto al 2011: è quanto emerge dalla classifica stilata dal Codacons sulle vacanze andate male degli italiani. Complessivamente all’associazione dei consumatori sono pervenute 11.000 segnalazioni circa, lo stesso numero dello scorso anno. Considerato, però, che meno italiani sono andati in vacanza, si tratta di un peggioramento della situazione. Secondo stime dell’associazione, infatti, questa estate sono partiti per le ferie 2,5 milioni in meno di italiani rispetto al 2011. Ad incidere negativamente sul dato c’è sicuramente la vicenda di Windjet che ha fatto balzare la voce ‘trasporti’, con il 32%, al primo posto delle segnalazioni giunte al Codacons, un livello record mai raggiunto, anche se non tutte le proteste erano specificatamente relative a vacanze ma riguardavano anche semplici spostamenti.

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Repubblica/Palermo.it, GdS.it, Corriere del Mezzogiorno, BlogSicilia, Codacons]

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30 agosto 2012
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