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Un libro aperto sulla storia: continuano le preziose scoperte dei tesori sepolti della Sicilia millenaria

Scoperta nel messinese un'antica città greca. A Marsala, l'antica Lilybeo svela i segreti dell'impero romano e del medioevo

28 aprile 2005

I tesori antichi della Sicilia, zampillano dal mare, dalle pianure e dai monti, meravigliando sempre più gli archeologi impegnati a ricostruire l'infinita storia della Trinacria. Sorprendenti tracce di popolazioni passate, riemergono da ognuno dei tre lati dell'Isola, continuando ad arricchire l'imponente mosaico dal quale si intravedono le storie delle tante civiltà che in Sicilia hanno vissuto e che la Sicilia hanno fatto vivere.
Tra le più recenti scoperte, menzioniamo quella fatta a San Fratello, in provincia di Messina, e quelle che si continuano a fare nella zona dell'antica Lilybeo, a Marsala (TP).

Nella provincia messinese, i ruderi venuti alla luce la scorsa settimana, nella campagna di scavi in corso sul ''Monte Vecchio'' a San Fratello, apparterebbero a una delle tre città greche di Apollonia in Sicilia, risalenti nella loro struttura più antica al III secolo avanti Cristo. Lo riferiscono autorevoli fonti della Soprintendenza ai Beni culturali di Messina, che dal 2002 segue gli scavi nel sito archeologico.
Da anni, molti storici avevano la consapevolezza che nella zona denominata ''Monte Vecchio'', poco distante dall'abitato di San Fratello, esistesse un'antica città sepolta, il loro dilemma era se si trattasse di Apollonia o di Aluntium, altra importantissima città dello stesso periodo storico. zona archeologica di monte San Fratello. Foto di Giuseppe Maggiore
Lo studio accurato dei reperti archeologici ritrovati sul posto e alcune posizioni degli edifici hanno fatto sì che si che si propendesse con un notevole margine di certezza per la greca Apollonia.
Attualmente a San Fratello, sono state ritrovate, oltre alle costruzioni, anfore in buono stato di conservazione, anfore allungate che servivano per il trasporto del vino, decine di monete e colonne di arredo.
Il direttore dei servizi archeologici, Costanza Lentini, riferisce che quello che è stato riportato in superficie è solo una piccola parte del 'tesoro' ancora sepolto e che è ormai certo che la struttura urbana è di grandi dimensioni.
Il direttore dei lavori è l'archeologa Carmela Bonanno. Tutti i reperti archeologici trasportabili ritrovati sul Monte Vecchio, saranno esposti in bacheche e vetrine allestite all'interno del Municipio di San Fratello e si potranno ammirare a partire dal prossimo 9 maggio, data in cui verrà inaugurata la mostra.

Venere di MarsalaNel trapanese, i resti dell'antica Lilybeo, sembra vogliano ritornare in superficie da soli per poter raccontare in prima persona la loro storia. Infatti, è stato sufficiente ripulire il fossato dell'ex chiesa di San Girolamo da erbacce, arbusti e rifiuti vari per far venire alla luce significativi resti della città romano-imperiale e medioevale.
Un libro aperto su un lungo periodo della storia dell'antica Lilybeo, dal quale gli archeologi potranno trarre utili indicazioni. Soprattutto per quanto riguarda il periodo relativo agli albori dei Medioevo.
Proprio per l'assenza di sufficienti testimonianze, infatti, nei secoli che seguirono all'invasione dei Vandali di Genserico si registrano diversi ''periodi vuoti'' nella storia della città. Fino a far ipotizzare, ad alcuni, lo spopolamento dell'ex florido capoluogo amministrativo e giudiziario dell'Impero Romano. Finalmente in quei resti, ma anche nelle diverse stratigrafie, gli esperti potrebbero trovare molti dei tasselli finora mancanti al mosaico. Ciò grazie ai lavori recentemente avviati dal Comune per la sistemazione dell'area sulla quale, fino all'11 maggio 1943, c'era una delle più importanti chiese della città, quella dedicata a San Girolamo. A buttarla giù, creando il fossato, furono le bombe lanciate dagli aerei anglo-americani.
Gli antichi resti, presto saranno restituiti alla visione dei marsalesi e dei turisti, che potranno essere ammirati attraverso una copertura in vetro e acciaio che sarà posta al livello delle strade circostanti.

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(Le foto di San ratello sono state estrapolate dal sito www.sottolapietra.com

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28 aprile 2005
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