Un mondo di orchi
Un bambino, una bambina, potranno mai amare la vita dopo aver subìto una violenza sessuale?
Un bambino, una bambina, potranno mai guarire dallo sgomento dopo aver subìto una violenza sessuale? I loro occhi come vedranno il mondo che li circonda? E' facile immaginarsi che lo vedranno come attraverso uno specchio incrinato, ma in realtà... chi lo sa?
Un bambino, una bambina, potranno mai liberare le loro narici dall'odore del terrore, se è stata inflitta loro una violenza dal proprio papà, da un parente, da un loro conoscente? Potranno mai riuscire ad imparare il perdono, se sono cresciuti vedendo la loro mamma che socchiudeva subito la porta quando trovava in camera il papà che li stava nuovamente toccando in quella odiosa maniera?
Un bambino, una bambina, potranno mai dire che tutto sommato la vita è bella, se quella loro è cominciata con una amore senza amore, con un piacere senza piacere?
Tutti i giorni, un bambino, una bambina, da nord a sud, perdono ''l'essenza santa'' della vita. Tutti i giorni, un bambino, una bambina, scoprono e si convincono che la vita è una cloaca disgustosa.
Tutti i giorni, un bambino, una bambina...
A Brindisi due uomini di 40 anni sono stati arrestati perché abusavano di una bambina di soli 5 anni. Sono stati arrestati dopo due anni di indagini, partite dopo che la piccola è riuscita a confidare il proprio orrore ai suoi familiari. I due sono accusati di di violenza sessuale aggravata, continuata ed in concorso e sarebbero responsabili di ulteriori abusi su altri bambini...
A Vicenza sono stati arrestati 5 uomini per aver violentato e fatto prostituire un ragazzino di 13 anni. Il piccolo veniva violentato dal giugno scorso, da quando era finita la scuola. La vittima, trasferitasi a Vicenza con mamma e papà da qualche mese, veniva affidato dai genitori, quando il lavoro li costringeva a stare fuori casa, a Filippo Milo, invalido, pensionato di 44 anni, che era diventato l'amico di famiglia, la persona di cui fidarsi.
Milo l'ha violentato per primo e poi l'ha ''ceduto'' a un travestito che si è preoccupato di cercare clienti facendo pubblicare annunci sui giornali. Compravano il silenzio del ragazzino con le minacce e una ricarica del telefonino, una pizza o un biglietto per il cinema. Due volte alla settimana, l'appuntamento era nella ''stanza dei bambini''. La chiamava così Simeone Criscuolo, il travestito: l'aveva ricavata nella sua abitazione a Vicenza e vicino al letto, aveva messo videocassette e giornali pornografici. Appeso all'appendiabiti, i carabinieri hanno trovato la vestaglia rosa che Gianni era costretto ad indossare quando incontrava i suoi clienti.
Gli ''orchi'' sono finiti in galera, quando il ragazzino ha trovato il coraggio di raccontare tutto...
A Palermo, un uomo di 29 anni è stato arrestato con l'accusa di avere abusato sessualmente della nipote, oggi sedicenne. Una storia che sarebbe iniziata nel gennaio 2001 quando i genitori della ragazzina si separano e la mamma, con i due figli, tra cui la presunta vittima delle violenze, andò a vivere nella casa dei nonni, dove risiedeva anche un fratello della madre.
Lo zio l'avrebbe picchiata pur di non farla uscire con il fidanzatino, di cui era geloso. Sarebbero iniziate le violenze sessuali e le minacce verbali, tra cui quella di essere chiusa a chiave in camera o gettata giù dalla finestra.
Gli abusi sarebbero proseguiti fino all'inizio di quest'anno, quando la ragazza, incoraggiata dal suo fidanzato, è riuscita finalmente a raccontare tutto. Il Tribunale per i minorenni ha fatto ascoltare la ragazzina da un'equipe composta da magistrati, medici, psicologi e poliziotti. La vittima è ora ospitata in una casa famiglia...
A Messina i carabinieri di Messina hanno arrestato un uomo di 61 anni con l'accusa di violenza sessuale su una bambina. Secondo la ricostruzione dei militari dell'Arma gli abusi da parte dell'uomo si sarebbero verificati nel 2004 quando la bambina, figlia di un amico dell'uomo arrestato, aveva solo tre anni.
La nonna della bimba ha scoperto la storia vedendo che la bambina si toccava le parti intime in maniera strana e alla domanda perché facesse così la bimba ha risposto che era il modo in cui la toccava ''l'amico di papà'' che è stato poi indagato. La madre della bambina ha prima parlato con il 61enne che ha negato, poi lo ha denunciato ai carabinieri.
Il magistrato ha disposto una consulenza sulla bambina e la relazione dello psicanalista ha confermato il racconto della vittima. Secondo la perizia la bambina sarebbe ''in possesso di capacità cognitive ed emotive sufficienti a ricordare ed esporre i fatti vissuti''...
Tutti i giorni, un bambino, una bambina, da nord a sud, perdono ''l'essenza santa'' della vita. Tutti i giorni, un bambino, una bambina, scoprono e si convincono che la vita è una cloaca disgustosa...
Ad Avola (SR), invece, è successo qualcosa di totalmente differente... Qui è nata ''Family Meter Hope'', uno spazio ''virtuale e reale'' il cui scopo è quello di aiutare e ridare speranza ai genitori e ai bambini vittime di abusi sessuali e della pedofilia. L'idea è venuta alle famiglie dell'Associazione Meter di don Fortunato Di Noto.
''Family Meter Hope'' è nato da un bisogno espresso da coloro che in questi anni hanno contattato il Centro di ascolto e di prima accoglienza Meter. Il fine è quello di restituire loro la fiducia nella possibilità di incontrare altre famiglie che hanno vissuto una simile esperienza e di trovare il sostegno e l'ascolto di cui hanno bisogno.
''Le famiglie e i bambini vittime di abusi sessuali e di pedofilia non sono più sole - ha detto don Di Noto - e 'Family Meter Hope' è il contenitore del dolore, il luogo della rinascita, una piccola finestra di speranza per le famiglie che desiderano comunicare e aiutarsi vicendevolmente con l'apporto dell'Associazione Meter''. ''È uno spazio - ha aggiunto - per i figli che vogliono raccontare le loro storie drammatiche, un luogo di resurrezione, intesa come rottura con i legami di morte che l'abuso produce. Siamo consapevoli che raccontare una storia di sofferenza è estremamente difficile ma siamo certi che il confronto e il conforto di chi ha vissuto lo stesso dolore è consolatorio. Raccontarsi è l'inizio per riemergere dalla sofferenza e dal dolore, per tornare a vivere senza colpa e senza vergogna''.
Ad Avola, tutti i giorni, un bambino, una bambina, finalmente potranno ritornare ad amare e ad essere amati... veramente. [F.M.]