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Un ora in più di luce per tutti. Ritorna l'ora legale: nella notte tra sabato e domenica orologi avanti di un ora

24 marzo 2007

Lancette dell'orologio avanti di un ora! Stanotte, tra sabato 24 e domenica 25 marzo, esattamente alle 02:00, ritorna in vigore l'ora legale per un periodo che terminerà nella notte tra il 27 e il 28 ottobre, quando passerà di nuovo all'ora solare.
Un'ora di luce in più al giorno che significa tante cose. ''L'ora legale - dice Andrea Miccoli esperto dell'Unione Astrofili Italiani - è un modo per sfruttare al meglio la luce solare. Infatti, in questo periodo il sole arriva a sorgere anche alle quattro e mezzo del mattino, cinque e mezzo ora legale, e alle sette è già alto. Un'altra caratteristica è che d'estate il crepuscolo, e cioè il lasso di tempo durante il quale tramonta il sole e arriva la notte, è più lungo, dura mediamente due ore contro l'ora e mezza del periodo invernale''.

Un'ora di luce in più da utilizzare per risparmiare. E' stato infatti stimato che nel 2007 l'ora legale permetterà di risparmiare fino 650 milioni di kilowattora, cioè 5 milioni in più dello scorso anno. Figlia della crisi energetica degli anni sessanta, l'ora legale risponde oggi agli orientamenti dettati dal surriscaldamento terrestre, al punto che dal 2005 gli Stati Uniti lo applicano con due settimane di anticipo rispetto all'Europa. Tuttavia il mondo scientifico non è compatto sulla efficacia reale di questa misura. Al punto che il professor Michael Downing, dell'Università di Tuft, Massachussetts, nel libro ''La follia annuale dell'ora legale'' arriva a sostenere che non è possibile provarne scientificamente i benefici e che, come provano alcuni studi, la maggiore possibilità di godere delle ore di luce spinge ad aumentare attività (per esempio guidare) e consumi.

Secondo l'istituto Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, ''lo scorso anno, durante il periodo di ora legale l'Italia ha complessivamente risparmiato 645 milioni di kWh. Nel 2007 si prevede quindi un aumento di circa 5 milioni di kilowattora in termini di energia elettrica non consumata''. In termini di costi, considerando che un kilowattora costa in media al cliente finale 12,6 centesimi di euro, la stima del risparmio economico relativo all'adozione dell'ora legale è di circa 82 milioni di euro.
I mesi che registrano i maggiori risparmi nei consumi di energia elettrica (circa il 50% del totale) sono aprile e ottobre, rispettivamente con circa 170 e 200 milioni di kilowattora risparmiati, osservano da Terna. ''Ciò è dovuto al fatto che questi due mesi hanno giornate più 'corte' in termini di luce naturale, rispetto ai mesi dell'intero periodo''. Con lo spostamento delle lancette un'ora avanti, si ritarda l'utilizzo della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno funzionamento.
Però è anche vero che nei mesi in cui le giornate raggiungono il loro culmine di ''lunghezza'', ossia luglio e agosto, essendo i mesi più caldi sono quelli in cui l'utilizzo dei condizionatori forse vanifica il risparmio ottenuto col minor utilizzo di luce artificile.
Insomma, un discorso ancora tutto aperto.

L'ora legale negli altri paesi - Ormai armonizzata a livello europeo entra quindi in vigore anche negli altri Paesi d'Europa ed già in vigore da due settimane negli Usa), nonostante le polemiche di alcuni stati membri quali la Francia (che nel 1997 aveva deciso di non aderirvi in quanto non piaceva agli agricoltori), l'ora legale è stata adottata per la prima volta in Italia nel 1916, dal 3 giugno al 30 settembre. Negli anni successivi l'inizio fu anticipato a marzo. La norma rimase in vigore fino al 1920 e poi venne abbandonata. Dopo 20 anni, però, si decise di farvi di nuovo ricorso: Mussolini decretò che era necessaria e la riammise. L'ora legale così tornò in auge nel 1940, in pieno periodo bellico, e vi rimase fino al 1948, anno in cui venne nuovamente abolita. Anzi proprio nel 1948 lo spostamento delle lancette fu il più anticipato della storia, fin dal 29 febbraio. L'adozione definitiva risale al 1966, durante gli anni della crisi energetica. Per i primi tredici anni il periodo andava dalla fine di maggio alla fine di settembre. Poi è stato progressivamente ampliato fino al '96 quando si stabilì la durata dall'ultima domenica di marzo all'ultima di ottobre.

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24 marzo 2007
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