Un'orda di rane assedia Pergusa (EN)
L'acqua riempie il lago dell'Ancipa e tornano, a migliaia, i piccoli anfibi
Come nella maledizione di Mosè agli egiziani, Pergusa (EN), famosa per il suo lago e per l’autodromo è stata colpita dalla piaga delle rane. Le sue strade riasfaltate da uno spesso tappeto di rane.
Migliaia di minuscoli anfibi disseminati lungo il percorso dell'Autodromo di Pergusa e delle ville circostanti. Le rane hanno invaso le strade e si sono spinte fino alla statale per Piazza Armerina.
Il fenomeno, non nuovo a Pergusa, potrebbe essere causato da uno squilibrio idrobiologico.
«Dove c'è acqua c'è vita - lo dice, oltre al filosofo Talete, anche il vice presidente della Provincia, Salvatore Termine -. La nuova immissione di acqua all'interno del bacino lacustre e il particolare clima caldo umido degli scorsi giorni avrebbe provocato la schiusa delle uova».
Negli scorsi mesi, infatti, grazie ad un progetto portato avanti dalla Provincia e di cui Termine è stato strenuo sostenitore, l'acqua della diga Ancipa, attraverso una condotta viene portata a Pergusa. Il livello del lago è così cresciuto considerevolmente e sono tornati anche gli uccelli, scomparsi ormai da anni. Nessun intervento, perciò, sarebbe previsto per arrestare il fenomeno che, alcuni esperti, considerano naturale.
Già alla fine degli anni Sessanta e successivamente con una cadenza quasi decennale a Pergusa si è verificato ciclicamente il proliferare di questi anfibi che scompaiono con l'aumento della temperatura.
Le rane si concentrano nella zone umide mentre, anche lungo il percorso dell'autodromo, dove batte il sole ce ne sono di meno. Il repentino rialzo della temperatura di questi ultimi giorni con piogge abbondanti ha creato una situazione climatico-ambientale ideale per la copiosa proliferazione delle rane.