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Un permesso straordinario

Concesso al pentito Gaspare Spatuzza un permesso premio straordinario per motivi religiosi

11 aprile 2012

Un permesso straordinario per valorizzare la conversione religiosa e il percorso di redenzione individuale del collaboratore di giustizia Gaspare Spatuzza è stato accordato dal tribunale di sorveglianza di Roma. Spatuzza sarà portato, nei prossimi giorni, dagli uomini del Servizio centrale di protezione, in una località segreta in cui potrà incontrare un sacerdote con cui è entrato in contatto in questi anni.

Abbandonato dai familiari, che non ne hanno condiviso la scelta collaborativa, Spatuzza potrà fruire del primo permesso da quando ha iniziato a parlare con i magistrati, e cioè dall'aprile 2008: ha deciso così di trascorrerlo con i frati a cui si sente particolarmente vicino. L'uscita dal carcere durerà al massimo 48 ore, ma potrebbe essere limitata a poche ore, considerati i notevoli rischi che l'operazione comporterà.
L'ex uomo di fiducia dei boss di Brancaccio, Giuseppe e Filippo Graviano, con il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso e poi con gli inquirenti di Caltanissetta e Firenze ha riscritto, fra le altre cose, la storia delle stragi di Capaci e via D'Amelio del 1992 e gli attentati di Roma, Firenze e Milano del 1993. Chiamando in causa, fra gli altri, l'ex premier Silvio Berlusconi e il senatore del Pdl Marcello Dell'Utri. Alla base di tutto, secondo le sue spiegazioni, c'è un percorso di redenzione che ha portato l'ergastolano Spatuzza ad entrare in contatto con don Massimiliano De Simone e con frate Pietro Capoccia, i cappellani delle carceri in cui è stato recluso, L'Aquila e Ascoli Piceno.
Nel capoluogo marchigiano si era iscritto all'Istituto superiore di Scienze religiose e aveva superato una serie di esami. Aveva anche intrapreso un carteggio col vescovo dell'Aquila, Giuseppe Molinari. Ora il luogo (un convento di frati o una struttura 'neutra', esterna) e l'identità della persona con cui si dovrà incontrare Spatuzza sono tenuti sotto una coltre di fitto riserbo, per motivi di sicurezza. [Informazioni tratte da ANSA, AGI, Adnkronos/Ign]

L'esordio da pentito di Gaspare Spatuzza:
- "Fui io a procurare l'autobomba per Via D'Amelio" (Guidasicilia.it, 16/10/08)
- "Il boss mi chiese di farla abortire" (Guidasicilia.it, 09/01/09)

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11 aprile 2012
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