Un piano di riforme per i Consorzi di bonifica siciliani
L'obiettivo è di avviare un iter di regolarizzazione dei consorzi di bonifica siciliani.
Castiglione ha dato disposizione agli uffici di accelerare le procedure per la definizione del regolamento elettorale per l'elezione dei consigli di amministrazione.
Attualmente, dopo la legge di modifica del 95, i consorzi sono uno per ogni provincia, più Gela e Caltagirone, e si occupano delle opere di sistemazione e conservazione del suolo e della gestione delle acque per usi irrigui e agrotecnici.
Nei piani dell'assessore c'è la ridefinizione delle competenze nel settore acque: l'Esa dovrebbe occuparsi di tutti gli invasi, mentre ai consorzi spetterebbe la gestione delle reti irrigue.
Castiglione ha anche avviato un monitoraggio sullo stato dei consorzi.
Agli undici amministratori sono stati chiesti dati sull'attività svolta nell'ultimo biennio, sulle opere in corso di esecuzione, sull'importo dei ruoli emessi, su quelli riscossi e sull'indicazione delle relative tariffe.
Tra le notizie che gli amministratori sono stati invitati a fornire, anche quelle relative alle dighe gestite, al personale di sorveglianza e ai dipendenti di ruolo a tempo indeterminato e con contratto a termine.