Un ponte d'odio. Ecco perché, secondo Berlusconi, l'attuale governo non realizzerà il Ponte sullo Stretto
Abituato a ''scendere in campo'', Silvio Berlusconi che ha promesso battaglie al governo Prodi fin dalla prima ora, durante una manifestazione contro la finaziaria, tenuta dai suoi forzisti ad Arconate, in provincia di Milano, ha spiegato per quale motivo il Ponte sullo Stretto non verrà realizzato dall'attuale maggioranza di governo: ''Il centrosinistra ha detto no al ponte sullo Stretto di Messina perché non vuole che il merito vada al governo precedente''. ''La Sicilia - ha sostenuto Berlusconi - non si sentirà terra italiana al 100% se un siciliano non potrà arrivare in auto direttamente sul continente''.
Galvanizzato e pieno della sua solita verve, il Cavaliere ha detto ai ''suoi'' partecipanti che dopo cinque anni di lavoro e 32 riunioni, si è arrivati ''a firmare l'appalto con finanziamenti pronti per un consorzio di imprese italiane'' ma poi con una sola riunione del Consiglio dei ministri ''loro hanno detto che non si farà anche se dovranno pagare delle penali''.
''Loro subiscono il diktat delle estreme'', ha aggiunto Berlusconi dando sfogo al suo maccartismo. ''Hanno invidia, un odio incomprimibile verso di noi - ha infine concluso il Cavalier d'Arcore - e non vogliono che un'opera epocale possa essere portata a nostro onore''.