Un premio al boss Giovanni Brusca
Il tribunale di sorveglianza di Roma ha concesso dei permessi premio al boss di San Giuseppe Jato
GIUSTIZIA - valore etico-sociale in base al quale si riconoscono e si rispettano i diritti altrui come si vuole che siano riconosciuti e rispettati i propri: trattare, giudicare con giustizia; operare, amministrare secondo giustizia
LEGGE - norma secondo cui si regola la condotta degli uomini: legge positiva, scritta, quella emanata dagli organi che esercitano il potere legislativo; legge naturale, l'insieme dei principi di giustizia che si ritiene siano connaturati alla natura umana; legge morale, criterio della coscienza dell'uomo, secondo cui egli distingue il bene dal male; legge divina, l'insieme delle regole che una fede religiosa ritiene dettate all'uomo da Dio; legge umana, il complesso delle norme che regolano la vita della società; legge mosaica, il decalogo | senza legge, (fig.) si dice di chi vive senza rispettare le leggi e le regole sociali | non conoscere, non aver legge, (fig.) non volersi assoggettare ad alcuna imposizione | Legge, (relig.) denominazione corrente per Torà o Pentateuco
La LEGGE è uguale per tutti.
La GIUSTIZIA è un valore fondamentale.
Fa male il cuore stavolta accettarlo ma è così. E' stata applicata la LEGGE, sono stati applicati i principi della GIUSTIZIA.
Giovanni Brusca ha prima ammazzato, poi è stato preso e arrestato. E' finito in carcere, si è pentito e ha mantenuto una buona condotta per otto anni.
Adesso la giustizia lo ha premiato: può uscire dal carcere al massimo ogni due mesi e starsene con la sua famiglia, con sua moglie e suo figlio, che adesso ha all'incirca l'età del piccolo Giuseppe Di Matteo, il figlio del pentito Mario Santo, che ha strangolato e sciolto nell'acido per vendetta nei confronti del padre.
A Giovanni Brusca, il boss mafioso mandante di un centinaio di omicidi e che ha premuto il tasto del congegno che ha fatto saltare in area il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta, il tribunale di sorveglianza di Roma ha dato questo premio: giorni di libertà, nei quali potrà viversi la propria famiglia.
Il provvedimento risale alla primavera scorsa, ma se ne è avuta notizia solo oggi.
"Anche lui è entrato nel circuito dei benefici carcerari", ha spiegato il suo legale, l'avvocato Luigi Li Gotti. Nelle prossime settimane i giudici del tribunale di sorveglianza dovranno decidere anche sull'istanza di scarcerazione del pentito. L'udienza era stata fissata per il mese scorso ma è stata poi rinviata per mancanza dei pareri delle procure che hanno seguito la collaborazione dell'ex boss. I pm di Palermo, Caltanissetta e Firenze dovranno esprimersi sugli effetti del pentimento di Brusca. Sulla scarcerazione, a cui dovrebbero seguire gli arresti domiciliari, si pronuncerà anche la Direzione Nazionale Antimafia.
"Non so a cosa può servire dire sempre le solite cose su queste scarcerazioni. Sono benefici previsti dalla legge e i magistrati la applicano". Questa è l'affermazione di Alfredo Morvillo, procuratore aggiunto a Palermo e fratello di Francesca, la moglie di Giovanni Falcone.
"Ho l'impressione che queste reazioni - aggiunge Morvillo - non interessano più a nessuno. Forse potrebbero essere utili per un dibattito serio sull'argomento, perché una cosa è parlare dell'atteggiamento emotivo di fronte a queste notizie, altra cosa è invece un approccio razionale e ragionato che non può che sottolineare che si tratta dell'applicazione della legge".
La LEGGE è uguale per tutti.
La GIUSTIZIA è un valore fondamentale.
Fa male il cuore stavolta accettarlo ma è così. E' stata applicata la LEGGE, sono stati applicati i principi della GIUSTIZIA.
F.M.