Un Presidente ''giardiniere''. Berlusconi a Palermo per esaudire i suoi ''desideri botanici''
Piccola visita di Berlusconi all'Orto Botanico di Palermo e in una pasticceria
Venerdì scorso Silvio Berlusconi è stato in visita a Palermo. Una toccata e fuga, qualche ora per una visita privata (forse al sindaco di Palermo Diego Cammarata, ospite di Berlusconi qualche settimana fa a Porto Rotondo).
A Palermo Berlusconi, accompagnato al capogruppo dei senatori di Forza Italia, Renato Schifani e da un corteo di dieci auto, è andato all'Orto Botanico dove ad attenderlo c'erano Marcello Dell'Utri, Diego Cammarata e il presidente della Provincia Francesco Musotto.
Il viaggio del presidente del Consiglio a Palermo è nato da una sua grande passione per la botanica, il giardinaggio, i cactus, gli alberi di alto fusto tropicali. Tutto ciò lo si apprende da ambienti di Forza Italia secondo cui Silvio Berlusconi da tempo aveva espresso il desiderio di visitare l'orto botanico di Palermo, un meraviglioso giardino di 10 ettari con centinaia di specie di piante.
L'orto botanico venne fondato nel 1795 dalla regia università di Palermo. Sono state piantate essenze portate da tutto il mondo e l'orto è il paradiso del "verde sub tropicale". Dall'orto sono partiti per tutta Europa alberi di mandarino, nespoli, Cycas. Berlusconi si è fermato parecchi minuti davanti l'enorme Ficus magnolioides che occupa un'area di mille metri quadrati, tra chioma, fusto e varie radici aeree o che corrono lungo la superficie del terreno.
Con il suo pollice verde estasiato di fronte al grande numero di piante che l'orto botanico conserva, il premier ha anche osservato con interesse le piante grasse tra cui il cosiddetto "cuscino della suocera" una cactacea che raggiunge il metro di diametro.
E proprio il capoluogo siciliano ospiterà la prima tappa del progetto "Città fiorita". Lo ha comunicato lo staff del premier, durante la visita alla città. Il progetto, ancora in fase embrionale, punta a valorizzare e a rilanciare i centri storici di alcune città italiane. Durante la visita nell'Orto Botanico, Berlusconi ha discusso con il sindaco di Palermo Diego Cammarata del progetto di allargare lo spazio del Giardino Comunale, utilizzando alcuni terreni attualmente gestiti dall'Azienda del gas.
Finito il suo escursus botanico il presidente del Consiglio si è poi spostato nell'ex deposito locomotive a Sant'Erasmo, che quest'estate ha ospitato la rassegna di cultura, cinema e musica, Kals'art, poi si è recato nel noviziato dei Crociferi, un palazzo storico restaurato di recente nella città vecchia. Poi, prima di andare in aeroporto per tornare a Roma, si è fermato in una nota pasticceria cittadina, il bar "Costa", ed ha acquistato 12 cannoli siciliani, una crostata con gelo di anguria di 2 kg ed un kg e mezzo di frutta martorana, fatta con la pasta di mandorle.
Il proprietario del bar, Antonino Costa, non ha voluto che il premier pagasse i dolci. "Presidente in Sicilia si usa così - gli ha detto il pasticciere - gli ospiti non pagano".
Berlusconi aveva espresso il desiderio di recarsi in questa pasticceria perché sapeva che i dolci sono molto buoni. "Qui - dice Costa - si rifornisce anche il presidente della Repubblica Ciampi. Ogni fine anno il presidente ordina 70 - 80 cannoli di ricotta".