Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Un presidente scomunicato

Il prete confessore di Crocetta sconvolto dalle parole troppo "moderne" del governatore

16 marzo 2013

Don Luigi Petralia, parroco di Gela e confessore personale del presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, ha sconfessato lo stesso governatore in merito alle dichiarazioni etico-religiose rilasciate mercoledì scorso a La 7, nella trasmissione "Le Invasioni Barbariche", condotta da Daria Bignardi.

Lo ha fatto con una lettera aperta nella quale si è detto "assolutamente in disaccordo con tutte le sue affermazioni sulla Chiesa" che per essere vicina all'uomo, secondo Crocetta, "dovrebbe avere un papa donna, i preti sposati e non 'massacrati' come lui dice nella loro espressione sessuale fisica, e celebrare persino i matrimoni tra omosessuali".
"Le sue uscite fuori luogo, caro presidente Crocetta - ha scritto il parroco di Santa Lucia -, mi sono sinceramente nuove, ripeto, completamente nuove. Mi dispiace, ma sono affermazioni da showman piuttosto che da politico o da cristiano-politico".
"Sono temi molto seri e già risolti all'interno della Chiesa cattolica, la quale - prosegue la lettera di don Petralia - non attende soluzioni dall'onorevole Crocetta, non essendo egli né biblista, né teologo, né per altro titolo competente in queste questioni".
Intervistato dai cronisti, il sacerdote ha aggiunto che "con queste affermazioni, il governatore Crocetta si è posto fuori dalla Chiesa cattolica. Potrà essere perdonato in confessione e rientrarvi solo se dimostrerà non solo a parole ma nei fatti di essersi sinceramente pentito di quello che ha detto".

"È irrituale e persino offensivo che un parroco entri in questo modo nella libertà di pensiero di una persona. Mi sembra una specie di bolla contro Lutero", ha replicato il presidente della Regione. Crocetta ha detto avere ricevuto "complimenti" da esponenti della Chiesa proprio su quanto detto in trasmissione. "Perché dire che il Papa può anche essere una donna o che i preti devono sposarsi dovrebbe essere contro la Chiesa?", s'interroga Crocetta. Il governatore non esclude che don Luigi possa avere subito pressioni dall'alto. "Qualcuno in effetti lo pensa", ha affermato. "Don Luigi è un amico, comunque non l'ho sentito dopo la nota irrituale che ha fatto". Lo chiamerà al telefono per un chiarimento? "Neanche per idea", ha risposto.

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

16 marzo 2013
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia