Un proiettile per Rosario Crocetta
Intercettata una busta contenente un proiettile dai sistemi di controllo a Palazzo d'Orleans. "Ecco cosa succede quando si estremizzano i toni"
Una busta indirizzata al presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, contenente un proiettile da fucile di grosso calibro è stata intercettata dagli uomini della polizia che lavorano a Palazzo d'Orleans e che controllano la corrispondenza del governatore.
"Sono preoccupato - ha detto Crocetta - anche se non è il primo episodio di questo tipo che mi accade. Credo che sia il frutto di un clima di assedio politico nel quale sono costretto a vivere. Quando alcuni esponenti politici si spingono oltre nell'utilizzo di un linguaggio violento, qualcuno può anche pensare di passare ai fatti". "Intensificheremo l'azione antimafia in modo ancora più forte. Questo è il risultato anche di chi con toni verbali estremizza. Quando si parla di colpi di Stato alla siciliana uno degli esempio è questo".
Crocetta ha fa riferimento ad alcune dichiarazioni del coordinatore regionale di Forza Italia Vincenzo Gibiino, che si era così espresso: "Il governo Crocetta fa cadere le braccia, non so proprio cosa sia necessario fare. Lo prendiamo a schiaffi? Ci vorrebbe un colpo di Stato regionale, uno di quelli che hanno fatto con noi a livello nazionale".
"Intensificherò la mia azione antimafia - ha aggiunto Crocetta - un po’ di altre denunce ce l'ho ancora nel cassetto da presentare. Io ho sempre avuto questa logica sin dal momento in cui sono diventato sindaco. Il giorno in cui sono diventato primo cittadino mi hanno minacciato e l'indomani, siccome a farmi quelle minacce era chi gestiva i lavori di somma urgenza, all'indomani ho abolito i lavori di somma urgenza. Prenderemo - ha annunciato Crocetta - altre misure ancora più pesanti e altre denunce che attendono, che bisognerà fare, con uno sforzo e con un impegno antimafia senza precedenti".
"Cosa cambierà? Mi sono candidato alla presidenza alla Regione per decidere di buttare fuori la mafia e il malaffare. Questo mio programma sarà portato avanti fino in fondo, anche correndo i rischi più estremi". "Da presidente della Regione - ha aggiunto Crocetta a margine di un incontro nel popoloso rione Librino di Catania - ho ricevuto una serie di minacce che non ho neanche reso pubbliche. Del resto ho toccato e denunciato tante cose, abbiamo denunciato il malaffare delle Asp, nella sanità, nelle assicurazioni, nei beni culturali, nei lavori pubblici. C'è una serie infinita. Nel mio caso dire che non te l'aspetti è proprio guardare la rubrica telefonica...".
Pioggia di solidarietà al governatore da parte del mondo politico e sindacale. Anche il senatore Beppe Lumia ha puntato il dito contro il linguaggio della politica e se la prende con Vincenzo Gibiino: "Gli attacchi che il presidente ha ricevuto - ha detto l'esponente del Pd - lo espongono ancora di più e la politica deve stare attenta al linguaggio che usa. Dichiarare di voler prendere a schiaffi il presidente della Regione o invocare colpi di stato regionali è pericoloso ed imbarbarisce in modo inaccettabile la legittima dialettica democratica".
Gibiino ha replicato, invitando a non strumentalizzare: "Esprimo sincera solidarietà al presidente Crocetta. Forza Italia condanna la violenza e tutto ciò che possa ledere la libertà personale e sociale di ogni individuo e della collettività. Mi dispiace che alcune mie dichiarazioni siano state politicamente strumentalizzate per nascondere la non efficace azione del governo Crocetta. Mi preme ribadire che il movimento che ho l'onore di rappresentare porterà avanti una dura e intransigente opposizione politica a tale esecutivo".