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Un sistema che non funziona

Il Cpa di Lampedusa si è svuotato: 169 migranti sono stati trasferiti in altre strutture, ma il sistema deve essere corretto

27 dicembre 2013

"Accoglienza" per "i migranti" in cerca di dignità , e che "tragedie come quelle di quest'anno, con i numerosi morti a Lampedusa, non accadano mai più!". E’ ciò che ha invocato nella sua predica di Natale, Papa Francesco.
Migranti che in questi giorni, a Lampedusa, hanno avuto l’attiva compagnia di Khalid Chaouki, il parlamentare del Pd che ha trascorso quattro giorni barricato nel centro d'accoglienza di Lampedusa, e che ha lasciato l'isola il giorno di Natale.
Prima di lasciare l’Isola, Chaouki aveva inviato a La Stampa di Torino una testimonianza. "Oggi ho voluto pranzare con gli operatori di questo centro", ha scritto il deputato Pd, "Paola, Marilena, Antonio, Carlotta, Sergio Ahmed, Francesca e Giuseppe, ragazzi e ragazzi. Sono medici, infermieri, psicologi, cuochi e traduttori... Ero affranto quando li ho incontrati, feriti dall’effetto devastante di quel famigerato video lanciato nel mondo dal Tg2. Non vogliono credere che quei minuti in cui il mondo ha visto immagini scioccanti possano cancellare con un tratto rapido di penna anni di duro lavoro e sacrifici notte e giorno. Non ci stanno a passare per i boia di Lampedusa. Loro si definiscono l’ultimo anello di una catena che ha sempre funzionato male... E occorre accertare le responsabilità di quella brutta vicenda, serve indagare tutta la catena di comando: di sicuro la struttura non è adatta per ospitare decine di persone, figuriamoci garantire l’assistenza sanitaria necessaria".

"Lascerò il centro nelle prossime ore - aveva poi annunciato -. Mi sono assicurato che i migranti comprendessero e accettassero la decisione presa e in una sorta di staffetta lascio l'equipe della Croce Rossa ad occuparsi di loro". "L'equipe che è arrivata oggi - ha spiegato - sarà con i 17 superstiti fino al loro trasferimento: riceveranno aiuto e assistenza qualificati. Loro hanno accettato questo compromesso".
I 17 profughi, tra siriani ed eritrei, gli ultimi a restare al Cpa dopo i trasferimenti cominciati il 24 dicembre, sono testimoni di giustizia e devono essere sentiti nel corso di due incidenti probatori chiesti dalla procura di Agrigento che indaga sul reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e dalla Dda di Palermo che ha aperto un'inchiesta sulla tratta di esseri umani. "Dopo la sollecitazione del ministro Cancellieri - ha ribadito il parlamentare - abbiamo ottenuto l'assicurazione che l'udienza si terrà prima possibile. Non è ancora chiaro se verrà il gip a Lampedusa o se andranno i migranti al tribunale di Agrigento. Dopo la celebrazione dell'incidente probatorio, verranno trasferiti".

E abbiamo accennato ai trasferimenti della vigilia di Natale: lo sgombero è cominciato di prima mattina e in serata è quasi tutto terminato: 169 migranti sono stati trasferiti in altre strutture distribuite tra Milano, Palermo, Roma e Crotone.
Le operazioni di trasferimento dei migranti ad altre strutture sul territorio "sono la conferma dell'impegno del governo e della capacità operativa nell'affrontare questa situazione. I recenti episodi che hanno provocato l'indignazione di tutti non devono mai mettere in ombra la straordinaria capacità del nostro sistema di garantire protezione e rispetto della dignità della persona umana". Lo ha sottolineato il viceministro all'Interno con delega alla pubblica sicurezza, Filippo Bubbico, precisando che "proprio le ultime vicende hanno però evidenziato l'esigenza di procedere a correzioni di sistema".
Che il sistema debba essere come minimo corretto, lo sa bene anche il ministro dell'Interno Angelino Alfano che ha già inviato gli ispettori del Viminale nelle diverse strutture sparse sul territorio e ha annunciato che è al lavoro una task force che ha l'obiettivo di rivedere tutti gli appalti dei Cie.

Dopo quanto testimoniato dal video schok girato a Lampedusa, sono state tante le proteste dei migranti, alcune anche eclatanti, di diversi centri in Italia. Sulle protesta il ministro Alfano si è espresso ribadendo che "la permanenza media nei Cie nel 2013 è di 38 giorni" e dunque le eccezioni "non sono la fotografia di tutta la realtà". "Le proteste di chi si cuce la bocca colpiscono - ha aggiunto riferendosi alla protesta dei migranti del centro di Ponte Galeria a Roma - ma si deve sapere che tra loro ci sono ex detenuti per spaccio, per rapina, lesioni e tentato furto".

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27 dicembre 2013
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