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Un sistematico pedinamento elettronico

Francesco Rutelli sul caso del consulente di De Magistris nelle indagini 'Why Not' e 'Poseidone'

11 marzo 2009

"Si tratta di una vicenda di enorme rilievo per le istituzioni democratiche". Francesco Rutelli, presidente del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza), l'ha definito così, nell'Aula del Senato, la vicenda dell'archivio sui tabulati di traffico telefonico di Gioacchino Genchi, consulente dell'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris nelle indagini "Why Not" e "Poseidone".
Rutelli ha affermato che "non è vero che i tabulati di traffico telefonico siano meno delicati e rilevanti delle intercettazioni telefoniche. Al contrario è estremamente penetrante la capacità di disporre dell'intero gruppo di tutti i contatti telefonici di una persona in un arco di 24 mesi e di combinare queste informazioni con la localizzazione nello stesso periodo di tempo". Secondo Rutelli "si tratta di un vero e proprio pedinamento elettronico sistematico".

"La tecnica di indagine sviluppata dal consulente cui il pm di Catanzaro ha delegato lo svolgimento degli accertamenti ha portato ad acquisire un numero impressionante di dati, una cifra oscillante tra i 14 e i 18 milioni di righe di traffico telefonico", ha spiegato Rutelli. "La vicenda non può assolutamente essere definita di ordinaria amministrazione". L'ex direttore del Sismi per esempio, il generale Nicolò Pollari, è stato "tracciato per 21 mesi".
"Nessun membro del Copasir fa parte dei 13 parlamentari 'seguiti', attraverso la raccolta di tabulati telefonici, dall'ex consulente del pm Luigi De Magistris Goacchino Genchi" ha aggiunto Rutelli dicendo di "aspettarsi le scuse del senatore Li Gotti" che durante il suo discorso in aula ha fatto riferimento alla possibilità che alcuni dei parlamentari del Copasir, e lo stesso Rutelli, fossero stati "seguiti" dall'attività investigativa di Genchi.

Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha dunque annunciato che "Il governo ha predisposto un intervento normativo all'articolo 270 del codice di procedura penale con modifiche idonee a dare più garanzie di sicurezza" agli operatori dei servizi segreti. "Viene affidata solo al procuratore della Repubblica la richiesta di disporre intercettazioni o acquisire dati dei tabulati telefonici" di persone appartenenti ai servizi segreti. Inoltre "sarà cura dello stesso procuratore l'immediata secretazione di tale documentazione che sarà trasmessa al presidente del Consiglio dei ministri". Se il premier "non si pronuncia entro 30 giorni" questo materiale sarà "acquisito al fascicolo processuale".

Il magistrato Luigi De Magistris, intervistato da Klaus Davi per il programma web Klauscondicio, parlando del caso Genchi ha detto: "La questione Genchi, a mio avviso, è sostanzialmente una grande bufala [...] Il dottor Genchi non conosce nei dettagli le indagini, quindi - ha sottolineato De Magistris - mi assumo io l'intera responsabilità sotto il profilo delle investigazioni, delle intuizioni e degli obiettivi che mi ero prefissato. Adesso si scopre il Grande Fratello. Il dottor Genchi è un consulente, un vicequestore della polizia di Stato che lavora per le magistrature, per i pubblici ministeri, per i giudici, le Corte D'assise e i tribunali potremmo dire sin dagli inizi degli anni '90".
Ancora su Genchi, a proposito dell'esistenza o meno di un suo archivio, De Magistris ha dichiarato a Klaus Davi: "Genchi? Nell'ambito del mio mandato, non ho verificato nulla di anomalo. Se poi c'è dell'altro, io non posso certo saperlo. E' una domanda che va posta a lui per correttezza e non a me".

In merito poi alla relazione che tenuta in Parlamento sulla vicenda da Rutelli, De Magistris ha commentato: "Non ho assolutamente paura di Rutelli, ho agito nel pieno rispetto della legalità. Io posso commentare il mio lavoro, non il lavoro di Rutelli. Ho agito nel pieno rispetto delle norme solo al fine di accertare determinati fatti. Prendo atto che non si vuole far emergere la verità". "Credo che il Copasir non possa fare accertamenti sull'operato dell'autorità giudiziaria. Se questo accadesse - ha aggiunto De Magistris - saremmo fuori dalle regole dello Stato di Diritto". Quanto alla possibilità che venga istituita una commissione d'inchiesta sulla vicenda "sono sempre a disposizione delle Istituzioni, come sono andato al Copasir andrò pure alla Commissione d'inchiesta, se ci sarà. Mi auguro solo - ha commentato infine De Magistris - che facciano andare avanti i magistrati e le procure che stanno lavorando".

[Informazioni tratte da Corriere.it, Adnkronos/Ing]

- Archivio Genchi: grande mistificazione (Guidasicilia.it, 27/01/09)

- Sul ''dirompente'' archivio di Gioacchino Genchi (Guidasicilia.it, 13/02/09)

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11 marzo 2009
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