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Un tavolo tecnico sui costi del clima tra Italia e Ue

Unione europea e Italia verificheranno insieme le stime dei costi e dei benefici del pacchetto clima-energia

21 ottobre 2008

Segnali di distensione nello scontro tra Roma e Bruxelles sul "pacchetto clima-energia". Ieri, nella prima giornata del Consiglio dei ministri dell'Ambiente europei in Lussemburgo, è stata riproposta la contrapposizione interna alla Ue: da una parte Stati come Francia e Germania che puntano alla rapida approvazione del pacchetto e dall'altra l'Italia, alleata dei paesi dell'Est, che vuole invece sostanziali modifiche.
Al termine il commissario all'Ambiente, Stavros Dimas, ha accettato la proposta di stabilire un "tavolo tecnico" per verificare insieme a esperti del governo italiano le stime dei costi e dei benefici del pacchetto su clima ed energia. La proposta del "tavolo" era stata annunciata dal ministro Stefania Prestigiacomo ieri mattina al suo arrivo al Consiglio Ue.

Ieri pomeriggio Dimas ha usato toni ultimativi: "Tutti i leader hanno ribadito la loro determinazione per arrivare a un accordo sul pacchetto clima entro l'anno. Non vedo quindi come sia sorta la questione di un suo eventuale rinvio". "Credo che il tempo rimasto sia sufficiente per arrivare a un accordo", ha aggiunto.
Una replica, indiretta, al ministro italiano all'Ambiente Stefania Prestigiacomo che aveva preannunciato la richiesta di "una clausola di revisione" sulle misure di lotta ai gas serra in Europa. Clausola che non è stata affatto richiesta, come confermato ieri sera dallo stesso ministro Prestigiacomo: "Io non ho mai fatto richiesta formale di una clausola di revisione al 2009".
Ma il ministro ha rilanciato: "Se c'è una soluzione entro dicembre si troverà un accordo, altrimenti si andrà al rinvio. Quello che per noi è certo è che sono necessarie sostanziali modifiche al piano".
Dimas, da parte sua, che già nei giorni scorsi aveva criticato i dubbi avanzati dall'Italia, ha ribadito la necessità di approvare il testo. "Il piano dimostrerà la leadership europea nel contrasto ai cambiamenti climatici e ci renderà più forti all'interno dei negoziati internazionali".

La riunione di ieri del Consiglio ambiente dell'Ue "ha confermato che sono almeno dieci i paesi che hanno l'esigenza di modificare il pacchetto clima alla luce dell'analisi costi-benefici" ha detto il ministro Prestigiacomo. "Le perplessità - ha aggiunto il ministro dell'Ambiente - sono molte. Speriamo di arrivare a un accordo entro dicembre ma le distanze sono notevoli". Oggi, ha aggiunto, non abbiamo presentato una specifica richiesta di applicazione di una clausola di revisione. "Vediamo prima se le richieste di modifiche troveranno spazio".
"La nuova Maastricht per l'ambiente - ha osservato ancora Prestigiacomo - si può accettare solo se c'è accordo su tutto. Una volta passato il principio dell'unanimità sarebbe suicida non accettare almeno in parte le richieste di modifica" che sono state avanzate da molti paesi. Per il ministro sarà comunque cruciale verificare se altri paesi come gli Usa e potenze industriali emergenti accetteranno di assumere impegni forti per la lotta ai cambiamenti climatici. Altrimenti, secondo il ministro, il grande sforzo richiesto all'Europa potrebbe rivelarsi insostenibile e inaccettabile.

L'Italia è capofila dell'opposizione alla linea europea, che con l'obiettivo 20-20-20 punta sull'incremento dell'efficienza energetica e delle fonti rinnovabili. A fianco delle richieste di Roma di più tempo per approfondire il problema dei costi per la riduzione dell'anidride carbonica, ci sono Polonia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Estonia, Lettonia e Lituania. Lo scontro con Bruxelles è sulle cifre: l'Italia stima un costo per l'economia di 25 miliardi di euro l'anno per ridurre le emissioni di CO2, per Bruxelles invece il costo è tra 9 e 12 miliardi.

L'attacco di Sarkozy - "Abbandonare il pacchetto di misure per ridurre le emissioni inquinanti sarebbe drammatico e irresponsabile" tuona da Strasburgo il presidente francese Nicolas Sarkozy che è anche presidente di turno dell'Unione europea Il lasciar cadere la politica europea sui cambiamenti climatici sarebbe anche, per Sarkozy, "irresponsabile" nell'ottica del ruolo esemplare che l'Europa deve avere nei confronti del resto del mondo.
L'attacco arriva il giorno dopo il confronto tra l'Italia e l'Ue sulla riduzione dei gas serra.
L'Ue non deve abbandonare "né i tre obiettivi del 20% né il calendario" per arrivare a dicembre a una decisione sul pacchetto clima ribadisce ancora Sarkozy. "Capisco le preoccupazione di alcuni nostri partner" ha detto il presidente francese, osservando che "ci sono alcune economie che puntano al 95% sul carbone e non li possiamo mettere in ginocchio. Bisognerà trovare delle linee di flessibilità nel rispetto degli obiettivi e del calendario".
Poi però Sarkozy ha attenuato i toni: "Creeremo le condizioni per un compromesso e troveremo mezzi e vie per garantire flessibilità" per arrivare a una riduzione del 20% delle emissioni di CO2, di risparmio energetico e utilizzo di energie rinnovabili.
Sarkozy poi però ha spiegato che il pacchetto legislativo dell'Ue su clima ed energia sarà approvato in codecisione, e quindi a maggioranza qualificata in Consiglio Ue e con un compromesso con l'Europarlamento. Sarkozy ha così risposto al capigruppo euroliberale, Graham Watson, e di quello dei Verdi, Daniel Cohn-Bendit, che lo avevano accusato di aver accettato il "colpo di mano" voluto da Italia e Polonia, che vorrebbero rimettere la decisione finale, con un voto all'unanimità, al vertice Ue dei capi di Stato e di governo di metà dicembre.

Il tavolo tecnico sul clima tra Italia e Commissione europea partirà la prossima settimana. E' quanto ha annunciato Barbara Helfferich, portavoce del commissario europeo all'Ambiente Stavros Dimas a Bruxelles. "Vi saranno effettivamente discussioni tecniche tra le autorità italiane e la Commissione europea, che partiranno la prossima settimana". Sulle modalità e sull'andamento dei lavori la portavoce è stata laconica. "Non potremo sapere come andranno fino a che non avranno cominciato".

[Informazioni tratte da Repubblica.it, Corriere.it]

- Il costo del "pacchetto clima-energia" (Guidasicilia.it, 20/10/08)

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21 ottobre 2008
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