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Un Teatro per la Libertà. A Palermo, Villa Pantelleria diventa laboratorio teatrale per i detenuti

Dove c'era la mafia reciteranno i detenuti

28 luglio 2005

Dove c'era la mafia reciteranno i detenuti. Un'enorme area a verde sequestrata a Cosa nostra diventa luogo di riscatto sociale. L'area è quella di Villa Pantelleria, una delle più belle residenze estive settecentesche della nobiltà palermitana nella piana dei Colli, che negli anni Novanta corse il rischio di essere spazzata via per fare spazio a tre giganteschi palazzi: questa era l'idea del costruttore Caravello, poi condannato in via definitiva per associazione mafiosa.
Oggi, scampato il pericolo, per Villa Pantelleria c'è una nuova vita, certamente più consona ai tempi, nel segno della legalità e della fruizione pubblica.

Il teatro che abbatte le barriere. Ieri mattina l'assessore al Patrimonio e ai Beni confiscati fuori dal centro storico, Pippo Enea, ha consegnato le chiavi della villa al direttore artistico dell'associazione ''Il teatro per la libertà'', Lollo Franco, che ne farà sede estiva delle sue attività con i detenuti e gli ex detenuti del carcere di Pagliarelli. Un'attività che l'associazione - con la sua Compagnia Pagliarelli - svolge ormai da otto anni, compiendo un prezioso lavoro educativo e culturale per il reinserimento sociale di chi ha scontato la pena.
La concessione, che riguarda buona parte del parco, è a titolo gratuito per la durata di sei anni.

Gli interventi. Da un anno e mezzo, Villa Pantelleria, bene confiscato alla mafia, è stata assegnata al Comune di Palermo, che ha adottato gli interventi necessari alla sicurezza, l'ha tolta dal degrado in cui versava, ha posto i sigilli alla casena e ha bonificato l'area da ogni tipo di materiale di risulta e sfabbricidi. E l'ha aperta alla città, affidandola ad un'associazione per i suoi obiettivi rieducativi e perché la gestisca come spazio aperto alla fruizione di tutta la cittadinanza.
Villa Pantelleria diventerà da subito laboratorio teatrale permanente all'esterno di Pagliarelli per una ventina di ex detenuti e per gli attuali detenuti che possono usufruire del beneficio di essere "affidati", operando, così, all'esterno. Si tratta, in tutto, di una quarantina di soggetti, ai quali si affiancano una quindicina fra insegnanti-attori, scenografi, lavoratori della cartapesta e della ceramica. La villa sarà anche sede degli spettacoli della Compagnia Pagliarelli, con attori professionisti e attori detenuti o ex detenuti; a questo scopo, davanti al prospetto della casena, verrà montata una tribuna per gli spettatori. In programma, inoltre, un collegamento con l'Ufficio Grandi Eventi per portare in questo nuovo spazio, alla periferia della città, spettacoli dell'Estate palermitana.
L'assessore Enea ha anche annunciato che sarà istituita una Commissione di vigilanza sull'utilizzo dei beni confiscati, formata da tre funzionari comunali, incaricati di acquisire relazioni trimestrali e di verificare il puntuale utilizzo dei beni affidati.

Cancelli aperti. La villa, dai primi di settembre, dal mattino fino al tramonto, terrà i suoi cancelli aperti per consentire a bambini e anziani, residenti e non, di respirare in un'oasi verde libera dal cemento di viale Strasburgo e di usufruire delle attività di gioco, animazione e intrattenimento portate avanti dall'associazione. La zona data in concessione riguarda lo spazio antistante e retrostante la casena, parte di quel che resta del grande parco della villa: un'area di circa 20 mila mq, con alcuni alberi, palme e vegetazione. Alle cure del servizio Manutenzione Verde e Arredo urbano è stato affidato, invece, un grande agrumeto all'interno ed altri spazi verdi. Fra breve, l'Amministrazione stipulerà un contratto di servizio con la Gesip per la guardianìa e la custodia, funzioni che temporaneamente verranno assunte dall'associazione. Saranno sistemate anche panchine e altre piante.

Il restauro della casena. Riguardo alla casena, invece, ci vorrà ancora del tempo ed importanti finanziamenti per il suo definitivo recupero. L'Amministrazione è arrivata appena in tempo per evitarne la completa devastazione, salvando, fra l'altro, le ceramiche del pavimento, che stavano per essere asportate, e le tegole del tetto, in procinto di essere divelte. Il restauro dell'immobile è stato inserito nel Piano triennale delle Opere pubbliche, con un progetto predisposto dal settore Centro storico del Comune, che prevede un finanziamento di circa 10 milioni di euro. È destinato a diventare sede della Biblioteca della legalità della Città di Palermo, della Fondazione Costa e dell'Associazione Impastato.

Appuntamento col primo spettacolo. Fra le prime iniziative de "Il teatro per la libertà", il 9, 10, 11 e 12 settembre la Compagnia Pagliarelli metterà in scena lo spettacolo ''Il giullare alla corte del Settecento palermitano'' di Antonio Maria Di Fresco e Lollo Franco, per la regia di quest'ultimo.

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28 luglio 2005
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