Un Web sempre più pericoloso. ''Minori nella Rete'', il Rapporto sulla pedopornografia online di Save the Children
Stop-It presenta "Minori nella Rete", il rapporto sulla pedo-pornografia in Internet
File sharing, spam, mms: aumentano per i minori le occasioni di esposizione ad immagini pedo-pornografiche e di adescamento. [Fonte: Help Consumatori]
Sono state 3106 le segnalazioni di materiale pedo-pornografico inviate a Stop-It fra il 2004 e il 2005: il 66% di esse riguarda siti Internet, il 20% spamming ed email non richieste, il 10% peer to peer, cioè lo scambio di materiale pedo-pornografico, il 2% chat, l'1% newsgroup.
Sono questi alcuni dei dati contenuti in "Minori nella Rete", III Rapporto di Stop-It sulla Pedo-pornografia on line presentato la scorsa settimana a Roma.
Stop-It è dal 2002 il progetto di Save the Children Italia di lotta allo sfruttamento sessuale a danno dei minori su Internet e tramite Internet. In particolare, attraverso una stretta collaborazione con le Forze dell'Ordine il progetto ha la finalità principale di contrastare la diffusione della pedo-pornografia su Internet. Attraverso una hotline, Stop-It offre la possibilità agli utenti di Internet di segnalare la presenza di materiale pedo-pornografico in rete nonché episodi di utilizzo della rete alla fine di diffondere e distribuire materiale pedo-pornografico. Stop-It invia le segnalazioni ricevute alla Polizia così come prescritto dalle Linee Guida per le attività delle ONG in materia di monitoraggio di siti pedo-pornografici prodotto dal Comitato di Garanzia Internet e Minori.
Dal lancio della hotline, avvenuto nel novembre 2002, Stop-It ha ricevuto 7770 segnalazioni, pari ad una media di 222 segnalazioni al mese con una crescita, nell'ultimo anno di attività, del 10%. Per quanto riguarda le tendenze del fenomeno, il III Rapporto descrive un consistente aumento del file sharing pari all'85,4% in più nel 2005 rispetto all'anno precedente. ''Ciò induce a riflettere - spiega Cristiana De Paoli, coordinatrice del progetto Stop-It, Save the Children Italia - sulla necessità di una maggiore sensibilizzazione degli utenti dei servizi di file sharing''.
Il Rapporto contiene anche uno zoom monografico dedicato, quest'anno, al minore esposto alla pedo-pornografia su internet. ''Abbiamo voluto - spiega Elisabetta Papuzza, dipartimento programmi - area minori e nuove tecnologie, Save the Children Italia - concentrarci sulla prevenzione. Per questo abbiamo predisposto un vedemecum per genitori ed educatori affinché abbiano strumenti utili per orientare i minori nel loro sviluppo psico-sessuale''. Tra i suggerimenti atti ad educare e prevenire: trasmettere i tabù sessuali soprattutto grazie alla protezione dell'intimità della coppia genitoriale, senza per questo rendere tutta la sessualità un tabù; permettere al minore di esplorare le proprie sensazioni, di esprimere curiosità in materia sessuale e di porre domande; consentire le effusioni tra coetanei a patto che entrambi siano consenzienti e non ci sia differenza di età; supportare il minore nell'utilizzo di Internet.
La presentazione del Rapporto è stata anche l'occasione per fare il punto sui nuovi strumenti normativi per contrastare il fenomeno. La legge n.38 del 6 febbraio 2006, ''Disposizioni in materia di lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pedopornografia anche a mezzo Internet'':
- l'inasprimento dei regimi sanzionatori;
- il reato di ''pornografia virtuale'' definita come ''immagini virtuali realizzate utilizzando immagini di minori degli anni diciotto, non associate in tutto in parte a situazioni reali, la cui qualità di rappresentazione fa apparire come vere situazioni non reali'';
- l'istituzione del Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia sulla rete Internet con il compito di raccogliere tutte le segnalazioni, provenienti anche dagli organi di polizia stranieri e da soggetti pubblici e privati impegnati nella lotta alla pornografia minorile, riguardanti siti che diffondono materiale concernente l'utilizzo sessuale dei minori avvalendosi della rete Internet e di altre reti di comunicazione, nonché i gestori e gli eventuali beneficiari dei relativi pagamenti;
- l'istituzione dell'Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile con il compito di acquisire e monitorare i dati e le informazioni relativi alle attività, svolte da tutte le pubbliche amministrazioni, per la prevenzione e la repressione della pedofilia.
A conclusione della presentazione, Domenico Vulpiani, direttore del servizio della Polizia Postale e delle Comunicazioni, ha illustrato i ''risultati lusinghieri'' dell'attività 1998-2005. Le persone arrestate sono state 146 mentre 3113 le persone denunciate in stato di libertà. Il corpo di polizia ha monitorato 209566 siti web e ne ha attestati in Italia ben 152.