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Una barca di guai...

Il caso dell'assenteista Gesip, ''mozzo'' del sindaco Cammarata, ha scatenato un putiferio

23 settembre 2009

L'altro giorno, prima puntata di Striscia la Notizia, prime toste batoste, una delle quali ha beccato il sindaco di Palermo, Diego Cammarata. Sì perché Antonio Ricci ha preso nella sua squadra una siciliana proprio niente male, con una voglia di andare a fondo nelle questioni con una leggerezza, una faccia tosta e una caparbietà veramente, veramente lodevole (BRAVA STEFANIA PETYX!).
La storia la saprete tutti: Stefania Petyx e il suo fido bassotto hanno scoperto che alla Gesip (società di servizi del Comune di Palermo) esiste un vero e proprio recordman degli assenteisti, un "dipendente" che mensilmente viene pagato coi soldi dei contribuenti e che nessuno ha mai visto sul posto di lavoro. Cercando e ricercando, chiedendo e informadosi, Stefania e il bassotto arrivano a scoprire dove si "nasconde" il dipendente fantasma della Gesip: l'uomo (certo Franco Alioto, alias "u bellacchiu", di Porticello) si occupa di una barca ormeggiata in uno dei tanti porticcioli palermitani, e con grande meraviglia di Stefania (e del bassotto) sapete di chi è la barca? Nientepopodimenochè del sindaco Cammarata! Non solo! U bellacchiu si occuperebbe anche di noleggiare la barca incassando, come documenta il servizio, le somme in nero... Il resto, bene o male, lo sapete. (guarda il servizio di Striscia)

Ora, la storia è diventata un vero e proprio caso politico, e francamente, come qualcuno suole dire dalle nostre parti, "se fossi nei panni del sindaco camminerei per strada con una maschera in faccia" per la vergogna. Comunque, prima di arrivare al "fatto finito, chiuso", un po' tutti si aspettavano una reazione ed una risposta forte da Diego Cammarata. La Petyx stessa è stata subito pronta a consegnare in mano il microfono di Striscia affinché potesse spiegare tutto e fugare ogni legittimo, cattivo pensiero. Invece no. Cammarata non ha voluto utilizzare quel microfono, e l'unica risposta che ha fornito l'ha fornita con un Ansa che, francamente, c'entra poco con tutta la storia: "La barca oggetto del servizio di Striscia La Notizia è di proprietà dei miei figli che l'hanno acquistata con atto del 10 febbraio 2004. Come è ovvio ne ho piena disponibilità. Purtroppo questo avviene solo raramente. Questa estate ne ho usufruito solo per un paio di fine settimana [...] Dall'estate scorsa la barca è in vendita, perchè neanche i miei figli hanno il tempo di usarla e quest'estate la barca è rimasta praticamente ferma. Conosco il signor Franco Alioto da molto tempo e si è occupato occasionalmente, e fino a ieri, di verificare che la barca sia in ordine. Lo faceva in piena autonomia e fuori dall'orario di lavoro, come è naturale che avvenga. Al riguardo ho già disposto che la Gesip proceda ad una indagine interna sulla presenza nel posto di lavoro di Alioto [...] Sull'episodio riportato nel servizio di Striscia, posso affermare che questa estate il signor Alioto chiese di noleggiare la barca. Tale autorizzazione gli fu negata e gli fu intimato anche di restituire l'acconto che impropriamente aveva ritenuto di farsi lasciare, come lo stesso ha subito fatto. Mi auguro che gli intervistatori confermino tutto questo. Ho comunque dato incarico ai miei legali di tutelare i miei diritti davanti le sedi competenti".
Insomma, tutta una serie di risposte che, a noi ci sembra, poco hanno a che vedere, con il chiaro servizio realizzato da Stefania Petyx (e dal bassotto).

Intanto, la Procura della Repubblica di Palermo ha aperto un'inchiesta per accertare le irregolarità che sarebbero state compiute dal sindaco e dalla Gesip. C'è da dire che la Procura già da tempo ha avviato indagini su presunti abusi d'ufficio che riguardano la società di servizi; adesso il procuratore aggiunto, Leonardo Agueci, ha disposto una delega di indagine su questa vicenda. Fra i primi provvedimenti delegati alla polizia giudiziaria, c’è l’acquisizione di copia del servizio televisivo.
Anche alla Gesip, ora, hanno deciso di vederci chiaro... Ora. "Ho avviato un'indagine interna e ho convocato Franco Alioto per sentire anche la sua versione dei fatti. Di certo immediatamente lo trasferirò, in via cautelativa, dal settore verde ai servizi cimiteriali della Gesip". Questo è quanto ha detto il direttore generale dell'azienda Giacomo Palazzolo. "Alioto è stato assunto nel novembre del 2003 - ha detto ancora - e ha ricevuto due promozioni, nel 2004 e nel 2006: avanzamenti di quadro. In azienda è nota la sua esperienza di marinaio: ora bisogna verificare se effettivamente lavorasse su barche durante l'orario di lavoro". Per Palazzolo "dai fogli delle presenze risulta che lui è stato al suo posto di lavoro ogni giorno dalle 7 alle 15.30. A questo punto invito tutti i dipendenti a riferirmi se hanno invece altre notizie".
Alla Gesip lavorano circa 1900 dipendenti. La società comunale si occupa della manutenzione e della pulizia di villette, dei servizi cimiteriali e del canile municipale.

Dicevamo che il "Cammaratagate" è diventato un caso politico. "Il servizio andato in onda su "Striscia la notizia" ha devastato l'immagine della città agli occhi di tutta Italia". Questo il primo attacco del capogruppo del Pd al Comune, Davide Faraone, che subito ha sollecitato le dimissioni di Cammarata.
"La città di Palermo non merita di essere trattata così dal suo sindaco. C'è una questione morale che deve interpellare tutta la politica, per cui le dimissioni di Cammarata sono un atto necessario". Questa la dichiarazione del senatore del PD Giuseppe Lumia. "La politica – aggiunge Lumia – deve avere un alto profilo, un sindaco che governi bene e che abbia un comportamento esemplare. Fa bene il gruppo del Partito democratico al consiglio comunale a presentare la mozione di sfiducia".
E proprio questa mattina il centrosinistra ha presentato pubblicamente la mozione di sfiducia al sindaco. Una presentazione durante la quale si è sfiorata la rissa, infatti, nel corso della conferenza stampa - a Piazza Pretoria di fronte al Municipio di Palermo -, alla presenza di un centinaio di persone tra cui alcuni senza casa, il capogruppo del Pdl Giulio Tantillo ha inveito contro i rappresentanti del centrosinistra accusandoli di avere fatto saltare la seduta del consiglio comunale per una "buffonata". Immediata la replica dei manifestanti che hanno risposto: "Siete voi i buffoni, andate a casa". La polizia municipale è subito intervenuta per sedare gli animi e consentire al capogruppo del Pdl di rientrare a Palazzo delle Aquile.

Da Guidasicilia per ora e tutto... a Voi Striscia, a te Stefania (e al bassotto)

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23 settembre 2009
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