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Una casa (abusiva) dove trovar l'ispirazione... Sequestrata dalla Finanza la villa di Claudio Baglioni a Lampedusa

10 aprile 2006

Le isole minori siciliane, come tutte le piccole isole del mondo, emanano un fascino che per alcune persone diventa irresistibile. Non di rado la prima visita in questi piccoli gioielli è stata decisiva per far sì che il turista, o viaggiatore, di turno decidesse di punto in bianco di lasciare la vita precedente e costruirsi il futuro nel piccolo paradiso trovato. E non di rado le persone che hanno deciso di prendere domicilio alle Egadi piuttosto che alle Eolie, alle Pelagie piuttosto che a Lampedusa, sono persone che, più che lasciare la ''strada vecchia per quella nuova'', hanno tenuto entrambe le ''strade''.
Sì, perché spesso si tratta di persone (preferibilmente artisti e cantanti facoltosi) che, fondamentalmente, possono permettersi di acquistare un angolo di queste isole, e in queste stabilirsi ogni qualvolta l'ispirazione glielo chieda.

Così è stato per Claudio Baglioni, che a Lampedusa organizza un Festival 'umanitario', ''O Scià'' dedicato al dramma dell'immigrazione, che di Lampedusa è diventato cittadino onorario e che nella ''Perla Nera del Mediterraneo'' ha deciso di mettere su casa.
Insomma, esattamente uno dei casi sopracitati, perché il cantautore ha sempre considerato Lampedusa come una sorta di avamposto esotico dell'Italia, e ha sempre ammesso di aver provato una passione virulenta quando nel 1998 vide l'isola per la prima volta.
Solo che Baglioni ha deciso di mettere su il suo piccolo angolo abitativo in un posto, tra i più suggestivi dell'Isola, che la Guardia di Finanza ha deputato non idoneo (sicuramente non per trovare l'ispirazione) per costruire.
Infatti le fiamme gialle nei giorni scorsi hanno deciso di sequestrare la villa del cantante, un edificio ancora in costruzione a picco su una scogliera dell'incantevole mare di Lampedusa.
Motivo dei sigilli e del conseguente fermo dei lavori? In alcune parti la villa, costruita dove prima c'era una vecchia costruzione, è abusiva e non rispetta il piano regolatore.
I finanzieri hanno posto i sigilli alla villa in contrada Calacreta, tranquilla località ad un passo dal mare ed a qualche chilometro di distanza dal centro, perché dopo varie verifiche, mettendo a confronto la licenza edilizia per la ricostruzione dell'antico caseggiato con i lavori, hanno constatato che non sarebbero stati rispettati i limiti imposti. ''Sono stati abbattuti e poi ricostruiti dei muretti di recinzione che non potevano essere eliminati - racconta un investigatore - ed anche all'interno della villa sono stati eseguiti dei lavori che non potevano essere realizzati''.

La villa, che doveva essere pronta per quest'estate, è stata acquistata lo scorso anno dalla società ''Calacreta Ponte Croce sull'Arno'' di Firenze che, affermano i finanzieri ''è di fatto appartenente al cantante''. Ma, a dirla tutta, non è Baglioni l'unico abusivo di Lampedusa.
Da mesi la Guardia di Finanza ha avviato un'attività di controllo e di monitoraggio delle costruzioni che negli ultimi tempi sono sorte nell'isola, spesso da un giorno all'altro. Con l'impiego degli elicotteri le fiamme gialle hanno radiografato tutta l'isola confrontando le aerofotogrammetrie con quelle degli anni precedenti.
Sono venute fuori molte sorprese, ed altrettante denunce per abusivismo edilizio. Nella ''retata'' della scorsa settimana è finita anche la villa di Baglioni.
E non solo: l'amministrazione di centrodestra, guidata dal sindaco Bruno Siracusa, è stata denunciata nelle settimane scorse dai Ds dell'isola per avere progettato una lottizzazione su aree che sul piano regolatore redatto ma non ancora varato sono definite inedificabili. ''Guarda caso - afferma l'ex sindaco di sinistra, Totò Martello - quelle aree appartengono allo stesso sindaco e ad alcuni consiglieri della sua maggioranza''.
Un'altra indagine della Guardia di Finanza è relativa ad alcuni finanziamenti che il comune ha ricevuto per realizzare la camera mortuaria del cimitero di Lampedusa e che, secondo il rapporto delle fiamme gialle presentato in procura, sarebbero stati in parte stornati per coprire la spese del grande spettacolo ''O' scià'' allestito l'estate scorsa a Lampedusa ed organizzato proprio da Claudio Baglioni - che non è coinvolto in questa vicenda - dove si esibirono i big della canzone italiana.

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10 aprile 2006
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