Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Una cena con i piatti della tradizione Siciliana a Parigi. Si chiude così la ''Settimana della Lingua Italiana nel Mondo''

26 ottobre 2006

Un concerto, una cena tradizionale siciliana e un convegno. Con queste tre iniziative, la Fondazione Banco di Sicilia partecipa a Parigi alla ''Settimana della Lingua Italiana nel Mondo'', promossa dalla Direzione generale per la promozione e cooperazione culturale del Ministero degli Affari Esteri in collaborazione con l'Accademia della Crusca e dedicata quest'anno al tema ''Il cibo e le feste nella lingua e nella cultura italiana''.
L'iniziativa della Fondazione Banco di Sicilia chiuderà le celebrazioni della Settimana nella capitale francese, proprio il 27 ottobre, alla presenza del direttore dell'Istituto Italiano di Cultura, Giorgio Ferrara.

In programma, nei locali dell'Istituto Italiano di Cultura, un convegno su ''L'immagine letteraria della Sicilia'', al quale prenderanno parte lo scrittore Silvano Nigro, il professor Giovanni Puglisi, presidente della Fondazione Banco di Sicilia, e il sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo, Antonio Cognata.
Sempre presso l'Istituto, è in programma un concerto del Teatro Massimo di Palermo su musiche di Johannes Brahms e Béla Bartòk, con i maestri Salvo Greco al violino e Pasquale Lo Cascio al pianoforte.
Le manifestazioni parigine culmineranno, sempre il 27, in una cena tradizionale a base di prodotti tipici e vini siciliani, realizzata da Peppe Giuffrè e dallo storico di tradizioni popolari Gaetano Basile e durante la quale il pubblico francese potrà gustare specialità poco conosciute della gastronomia dell'Isola. La cena verrà ''introdotta'' dallo stesso Gaetano Basile, che illustrerà aneddoti sulla cucina palermitana e siciliana, svelando particolari inediti riguardanti l'origine di alcuni piatti tipici.

Durante la cena, verranno poi serviti piatti fuori dall'ordinario, che raccontano come ogni pietanza della cucina siciliana sia una pagina di storia: si comincerà con un cocktail originale di agrumi e vino bianco inzolia; quindi, crostini al salato di tonnara e caponata, servita su crostoncini ai pistacchi di Bronte (i crostoncini ricordano l'origine stessa della caponata, che nasce come un'insalata che condiva la galletta di bordo); si passerà poi ad un timballo di maccheroni in crosta ''del Gattopardo''; per rendere omaggio alle Isole Eolie, verrà servita una ruota di pesce spada ai profumi eoliani, con capperi ed erbette tipiche delle isole; seguirà uno stufato di verdurine al pomodoro ciliegino di Pachino; e si continuerà con un ''piatto magro'', a base di carne farcita con verdurette, inventato dagli chef francesi del Seicento, ma ''tradotto'' poco tempo dopo dai cuochi siciliani come piatto ''falso magro'', perché riempito di formaggi e salumi tipici siciliani; il tutto condito con patatine al Nero d'Avola. Ma non potrà mancare il dolce a chiudere la succulenta cena: saranno perciò servite in tavola due cassate, quella tradizionale al forno, vecchia di 2mila anni, e quella cosiddetta ''alla siciliana'' che fu inventata nel 1887 a Palermo dal cavaliere Gulì.

 

 

 

 

 

 

 

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

26 ottobre 2006
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia