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Una città che cade a pezzi

A Palermo, nel solo centro storico, sono ben 1300 le case pericolanti, 228 di queste a rischio crollo

14 febbraio 2014

Sono 1300 le case pericolanti nel centro storico di Palermo, 228 a rischio crolli. La Vucciria non è affatto una enclave, ma solo uno dei quartieri a rischio. Il crollo di una casa nella piazzetta della Vucciria e il suo transennamento per salvaguardare l’incolumità delle persone, ne ha fatto il centro della metastasi.
Se il centro storico di Palermo muore, le periferie della città non stanno meglio. Un numero sterminato di villette e casupole sulla piana lungo la litoranea verso Punta Raisi sono abusive e quindi prive dei servizi e delle manutenzione di cui avrebbero bisogno. Sono il risultato di una lottizzazione selvaggia. Speculazione fondiaria tollerata per molti anni dall’amministrazione comunale negli anni Ottanta.

Ancora prima, la città è stata deturpata dalla speculazione edilizia, negli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta, il trentennio in cui furono distrutte le ville e gli edifici liberty di via Libertà.
I bombardamenti dell’ultima guerra, negli anni Quaranta, hanno lasciato, infine, segni indelebili nella città vecchia. Sono ancora in piedi, semidiroccate, casupole, stradine e piazze. Un museo a cielo aperto degli orrori della guerra. Ma l’incuria degli amministratori ha fatto di peggio, rubando alla città la sua grande bellezza, il liberty, e lasciando che il centro storico, la Vucciria e non solo, cadesse a pezzi.

"Bisogna mettere in sicurezza le case alla Vucciria prima che crollino e le scuole di Palermo prima che cadano sulla testa dei bambini - ha dichiarato il segretario della Fillea Cgil di Palermo Mario Ridulfo, dopo il crollo di pezzi di intonaco dalla scuola Bragaglia avvenuto ieri - ci sono fondi da utilizzare, sia comunali che nazionali. Non possiamo vivere in una città in cui c’è la minaccia continua di un patrimonio pubblico che cade a pezzi. Occorre un piano di messa in sicurezza di tutti gli immobili pericolanti e bisogna aprire i cantieri utilizzando tutti i finanziamenti apposta stanziati".

Intanto, dopo il crollo alla Vucciria la procura di Palermo ha messo sotto indagine ben 1.264 persone - tra privati, funzionari del Comune, dello Iacp e rappresentanti della Curia - titolari di 106 immobili a rischio crollo, tutti sequestrati nel centro storico tra il 2012 e il 2013.
L'indagine è condotta dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dal pm Daniele Paci e riguarda "l'omissione di lavori in edifici che minacciano rovina". "Il nostro obiettivo - spiega Agueci - è far rimuovere le situazioni di pericolo e avviare le ristrutturazioni".

[Informazioni tratte da SiciliaInformazioni.com, ANSA, Lasiciliaweb.it]

- Palermo cade a pezzi sotto gli occhi di tutti (Guidasicilia.it, 06/02/14)

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14 febbraio 2014
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