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Una commissione d’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia

L'Idv chiede un apposito organismo parlamentare per fare luce sulle presunte pressioni dei vertici istituzionali per "addomesticare" l'inchiesta

20 giugno 2012

Che sia un'apposita commissione d'inchiesta parlamentare a fare luce sulla presunta trattativa mafia-Stato del 1993, all'indomani delle stragi mafiose.
E' questa la richiesta dell'Italia dei valori sulla scia delle rivelazioni degli ultimi giorni sul presunto coinvolgimento di "esponenti di governo, esponenti che lavorano alle dipendenze della Presidenza della Repubblica e della magistratura" nel tentativo di influenzare le indagini della magistratura su questa vicenda oscura (LEGGI).
In un'interrogazione al ministro della Giustizia Paola Severino, il leader dell'Idv Antonio Di Pietro afferma che è necessario appurare se gli interventi effettuati nei mesi scorsi "da sedi esterne alla giustizia" presso il procuratore generale della Cassazione per le indagini sulla cosiddetta trattativa tra Stato e mafia, abbiano "sortito degli effetti".

Per "prime le più alte istituzioni dovrebbero tutelare e rispettare l'indipendenza della magistratura, e non fare pressioni su di essa, che deve poter agire senza speranza e senza timore", sottolinea Di Pietro riferendosi alla pubblicazione sui media delle intercettazioni tra l'ex presidente del Senato, Nicola Mancino, e alcuni alti esponenti della magistratura e delle istituzioni.
"La magistratura - scrive ancora il leader Idv - attraverso diverse procure della Repubblica, pur tra molte difficoltà, sta meritoriamente indagando se ci fu una trattativa tra Stato e mafia e quali ne furono i contorni, tema in merito al quale è vitale per la nostra democrazia conoscere gli eventuali responsabili; altrettanto essenziale per la nostra democrazia è sapere se c'è chi vuole mantenere, soprattutto all'interno delle istituzioni, quella pagina di storia ancora oscura, sia omettendo di dare le informazioni, sia frapponendo ostacoli alle indagini; recentemente la stampa ha dato notizia di interventi, effettuati da persone indagate, presso le più alte sedi istituzionali, volte a chiedere interventi sulle indagini in corso presso la Procura generale della Corte di Cassazione".

La proposta di Di Pietro viene bocciata come "una follia" dal capogruppo del Pd in Commissione Antimafia Laura Garavini: "Una commissione d'inchiesta parlamentare sulla presunta trattativa Stato-mafia per noi si tratterebbe di una inutile moltiplicazione di organismi che non garantisce la chiarezza e la verità su quanto è accaduto negli anni delle stragi di mafia. Inoltre, la proposta pretende di azzerare il lavoro di indagine che stiamo compiendo da tempo in Commissione Antimafia: delegittimare l'impegno di questi mesi è del tutto irresponsabile".

[Informazioni tratte da ANSA, Repubblica.it]

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20 giugno 2012
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