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Una domenica di fuoco

Decine gli incendi che hanno interessato ieri l'intera Sicilia. Fermati due piromani

14 luglio 2008

Mentre nelle Regioni del Nord il maltempo sta mettendo a durissima prova la popolazione, con inondazioni, nubifragi e frane, in Sicilia, al contrario, la gente continua a dover fare i conti con temperature africane e con l'indegna stupidità dei piromani che senza sosta continuano ad appiccare incendi.

Quella di ieri è stata infatti una domenica di fuoco per l'Isola. A bruciare la provincia di Palermo, interessata da decine di roghi. Le situazioni più gravi tra Partinico e Corleone, nelle contrade Rao e Marraggi, dove le fiamme sono giunte a lambire alcune abitazioni. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, due elicotteri della Forestale e un Canadair della Protezione Civile. Grazie all'intervento di un'autobotte della Forestale, poi, sono state domate le fiamme che hanno raggiunto la polveriera militare di Scalilli, nel Corleonese.
In tilt il centralino dei vigili del fuoco del comando provinciale di Palermo, tempestato di segnalazioni.

Incendi hanno poi lambito alcune case a Tortorici nel Messinese. Alla direzione dei vigili del fuoco hanno affermato che "in quasi tutte le province siciliane sono stati effettuati interventi per spegnere roghi di sterpaglie". Un altro incendio di vaste proporzioni ha lambito il centro abitato di Enna bassa, per poi dirigersi verso il bosco. Le fiamme, che sono divampate in contrada Baronessa, hanno raggiunto un'autofficina e alcune macchine posteggiate nel parcheggio che sono state danneggiate: quarantaquattro ettari di terreno, di cui 12 di bosco, sono andati distrutti nell'incendio domato dopo sei ore da squadre di forestali, vigili del fuoco e protezione civile comunale.

Fiamme anche a Marsala (TP), dove sei natanti in legno e vetroresina che si trovavano nel cantiere navale di rimessaggio 'Polaris', del lungomare Vincenzo Florio, e un'auto ancora da immatricolare che si trovava in un vicino deposito dell'azienda 'Attina", sono stati distrutti in un incendio che è stato spento nel pomeriggio da quattro squadre di vigili del fuoco a Marsala.
Le fiamme sono partite da sterpaglie che si trovavano all'esterno del cantiere navale secondo quanto accertato in un primo momento dai vigili del fuoco che, comunque, hanno aperto una indagine per risalire alle reali cause del rogo e a eventuali responsabilità di chi può averlo provocato.
Sempre a Marsala, poco prima che venisse segnalato l'incendio al cantiere navale 'Polaris', i vigili del locale distaccamento sono stati chiamati a fronteggiare un altro vasto incendio di sterpaglie che si è verificato lungo lo scorrimento veloce Marsala-Trapani.
A causa dello scirocco le fiamme si sono estese velocemente a un'area militare presente in zona in cui si trovava una polveriera. Anche lì l'intervento si è protratto per alcune ore ed è stato circoscritto prima che potesse provocare danni. 

Sempre nel Trapanese, a Castelvetrano, un incedio doloso ha messo a repentaglio l'incolumità della popolazione. In un terreno in una traversa di via Omero trasformato in discarica abusiva si è registrato un rogo che ha lambito diverse case che per fortuna non è stato necessario fare evacuare. Per l'incendio i Vigili del Fuoco hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Marsala, una donna di 55 anni, residente al Nord Italia, proprietaria del terreno. La donna dovrà rispondere del reato di incendio colposo e inquinamento ambientale. Le fiamme, che con il vento di scirocco, si sono propagate molto velocemente, oltre a sterpaglie nella discarica hanno bruciato materiale in gomma, plastica, latte di vernice vuote, bombolette spray, materiale di risulta e legna. L'incendio ha impegnato per un paio di ore i vigili del fuoco che poi sono dovuti intervenire in contrada Torretta, nella zona Nord della città, per domare un altro vasto incendio che oltre a sterpaglie ha bruciato pure un paio di alberi di ulivo. 

Infine, a Caltanissetta, un ragazzo di 20 anni è stato arrestato dalla polizia per avere appiccato il fuoco in un bosco vicino la città. Il 20enne si chiama Beniamo Riggi, di San Cataldo, e sarebbe anche l'autore dei roghi scoppiati, nella stessa zona, nei giorni scorsi.
Un agente libero dal servizio ha notato un'auto allontanarsi velocemente dalla zona. Negli ultimi giorni nella stessa contrada si erano verificati parecchi incendi di sterpaglie: insospettito, il poliziotto ha annotato il numero di targa e ha avvertito i colleghi della sala operativa della questura. Nel frattempo le fiamme nel boschetto erano ormai divampate. L'utilitaria è stata poi rintracciata in viale della Regione, nei pressi della questura, e il conducente è stato fermato. Nell'abitacolo sono stati trovati due accendini. Riggi ha ammesso di aver appiccato l'incendio insieme a un giovane non ancora identificato e di essere responsabile anche dei roghi dei giorni scorsi. Il ragazzo è accusato di incendio boschivo.

[nformazioni tratte da La Siciliaweb.it]

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14 luglio 2008
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