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Una fiducia "necessaria"

Il governo, al 49° voto di fiducia, aumenta l'Iva di un punto e l'età pensionabile delle donne impiegate nel privato

07 settembre 2011

Per fare passare la manovra economica, presentata stamane al Senato, il governo ha avuto bisogno nuovamente della fiducia. E' la 49ma in tre anni. Il Consiglio dei ministri, infatti, ha dovuto blindare il voto al Senato sul maxi emendamento spiegandolo come "atto dovuto".
Da Palazzo Chigi, ieri, sono arrivate anche nuove, sostanziali modifiche al decreto. Tre le misure: aumento di un punto iva, dal 20 al 21, "con destinazione del maggior gettito a miglioramento dei saldi del bilancio pubblico"; fino al pareggio di bilancio, contributo del 3 per cento sopra i 300.000 euro (circa 34mila italiani); adeguamento delle pensioni delle donne nel settore privato a partire dal 2014. In bilico invece il carcere per i superevasori. La norma, che prevedeva la prigione per chi evadeva oltre 3 milioni di euro, sarebbe nel mirino di Silvio Berlusconi, che ne avrebbe chiesto la cancellazione, ottenendo rassicurazioni in tal senso. Il ritocco prevede che il limite entro cui si potrà chiedere la sospensione condizionale della pena dovrà corrispondere, oltre alla cifra dei 3 milioni di euro, anche al 30% del fatturato. Durante il Consiglio dei ministri, poi, il responsabile del Tesoro, Giulio Tremonti, avrebbe spiegato che possono essere ancora inseriti aggiustamenti riguardanti le sanzioni fiscali.
Previsto fin da subito, ma sarà oggetto di un altro Cdm giovedì, il ddl costituzionale per inserire nella Carta l'obbligo al pareggio di bilancio, l'abolizione delle province e il dimezzamento dei parlamentari.

Le modifiche alla manovra sono arrivate dopo l'invito del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a varare "misure più efficaci" e alla luce della difficile situazione venutasi a creare sui mercati finanziari che sta generando una pressione continua sui titoli di Stato.
Sullo sfondo resta il board di giovedì della Bce, dove la Banca centrale europea potrebbe imporre delle precondizioni all'Italia o stabilire un limite temporale al proprio sostegno ai corsi dei titoli di Stato italiani, che avviene attraverso una massiccia operazione di acquisto. Insomma, si tratta anche di una corsa contro il tempo, per evitare che la tempesta sui mercati finanziari e la disponibilità di partner europei e istituzioni continentali impongano condizioni non trattabili.
A peggiorare ulteriormente la situazione arriva dall'estero la reprimenda del governo spagnolo. L'Italia e la Grecia non stanno rispettando gli obiettivi di risanamento dei conti, creando così sfiducia nei mercati. L'accusa è arrivata dall'esecutivo di Madrid attraverso il portavoce Josè Blanco. "Stiamo attraversando una turbolenza economica che è evidente ogni giorno", ha dichiarato Blanco intervistato da "Telecinco", proseguendo: "Siamo molto preoccupati perchè alcuni Paesi sono in una brutta situazione e non stanno rispettando i loro obiettivi: la Grecia e l'Italia, che si è rimangiata in pochi giorni il suo piano di aggiustamento". Secondo il portavoce "ciò influisce sulla decisione dei mercati che devono acquistare il nostro debito e ci dirige verso una fase caratterizzata da una certa instabilità".

Ma la Commissione europea ha accolto positivamente le nuove misure annunciate dal governo. In una nota, spiega che le norme "confermano la determinazione delle autorità italiane a raggiungere gli obiettivi concordati per la riduzione del deficit e del debito e contribuiscono ad affrontare le profonde e radicate debolezze strutturali dell'economia italiana". E aggiunge: "Anche la decisione sull'età pensionabile è un segnale importante". Così come la "decisione di introdurre nella Costituzione il pareggio di bilancio e l'abolizione delle province". In ogni caso l'appello è "per una rapida adozione del pacchetto di misure di aggiustamento in uno spirito di coesione nazionale e solidarietà".

Se al governo è arrivata la "benedizione" dall'Ue, la reazione dell'opposizione invece è stata durissima. "Avevano promesso di non mettere la fiducia per consentire il dibattito e il contributo da parte di tutti. Ma ancora una volta hanno cambiato le carte in tavola. Questo è un governo che sa solo mentire. L'ennesima chiusura di ogni possibile discussione ci consegna una manovra che resta iniqua e inefficace" ha detto in una nota il segretario nazionale del Pd Pier Luigi Bersani.
"La fiducia posta dal governo al Senato - ha denunciato il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro - è un atto di vigliaccheria da parte di un esecutivo che non ha più niente da dire e da dare al paese. È un governo che intende far passare, tramite il ricatto e la compravendita di senatori, una manovra che grava pesantemente sulle spalle degli italiani".
Critica anche la Uil, solitamente non ostile alle iniziative del governo: "L'emergenza finanziaria non può giustificare l'aumento dell'Iva, soprattutto delle aliquote più basse, nè l'accelerazione dell'equiparazione dell'età per il pensionamento delle donne" sostiene Luigi Angeletti.
Anche Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, si dichiara contrario alle modifiche introdotte: "Siamo contrari sia all'aumento dell'età pensionabile per le donne, sia all'aumento dell'Iva. Se il Governo vuole fare un intervento equo e condiviso socialmente, introduca una patrimoniale, escludendo la prima casa e ripristini il contributo di solidarietà a partire da chi non ha la ritenuta alla fonte, facendo pagare chi guadagna di più e possiede di più".
Senza mezzi termini la reazione della Cgil che ieri con lo sciopero generale ha portato in piazza migliaia e migliaia di persone. "Il governo in evidente stato confusionale, sordo di fronte al paese e sempre più condizionato dagli umori dei mercati" afferma il segretario generale Susanna Camusso. "La fiducia è la dimostrazione di una maggioranza debole e incerta non in grado di confrontarsi con il paese ed il parlamento".
Plausi alle nuove misure arrivano invece da Confindustria che valuta "positivamente la decisione presa dal governo di introdurre alcune misure che vanno nella direzione di rafforzare l'efficacia della manovra". Ora Viale dell'Astronomia "auspica che il decreto venga approvato rapidamente e che subito dopo si possa aprire una nuova stagione per procedere speditamente verso l'obiettivo del risanamento strutturale della finanza pubblica e varare le indispensabili misure per la crescita".

LA MANOVRA FINANZIARIA PRESENTATA AL SENATO
Una nuova, ulteriore veste quella della manovra finanziaria presentata al voto in Senato. E' l'ultima versione uscita dal lungo vertice di maggioranza a Palazzo Grazioli.
Il contributo di solidarietà. Torna il contributo di solidarietà del 3% sui redditi oltre i 300mila euro l'anno, lo ha annunciato il ministro della Difesa Ignazio La Russa. La soglia era stata fissata in precedenza a 500mila, ma avrebbe interessato solo 11mila contribuenti su 41,5 milioni complessivi (lo 0,02%). Adesso il provvedimento varato dall'esecutivo riguarderà 34mila persone. Aumenterà quindi l'introito per lo Stato prima stimato in 35 milioni nel 2012 e 87,7 milioni dal 2013. Il contributo interessa il reddito complessivo: fondiario (esclusi i redditi da prima casa), da lavoro dipendente, di impresa, autonomo, da capitale.
Contributo di solidarietà per i parlamentari. Il contributo di solidarietà per i parlamentari che oltre all'indennità percepiscono anche un reddito da lavoro: "pagheranno il doppio dei loro colleghi che svolgono solo il 'mestiere' di deputato, e quindi il quadruplo di un dipendente pubblico soggetto al contributo".
L'Iva. L'aumento dell'aliquota al 21% colpirà giocattoli, televisori, auto e moto, abbigliamento e calzature, taglio e piega dal parrucchiere, caffè, vino e cioccolato con molte voci che riguardano la spesa per la casa. Rientrano nel computo anche i detersivi, ma persino gli stabilimenti balneari e i pacchetti vacanza con conseguenze negative - secondo Confcommercio - per i consumi. Questo incremento porta l'Italia in testa alla classifica dei vari regimi di aliquote ordinarie praticati dai maggiori Paesi europei: la Germania è al 19,6%, la Francia al 19,6%, la Spagna al 18% e la Gran Bretagna al 20%. Il governo spera in questo modo di incassare almeno 4 miliardi.
Le pensioni. L'equiparazione dell'età per la pensione di vecchiaia tra uomini e donne a 65 anni porterà a regime risparmi per quasi 4 miliardi di euro l'anno. L'anticipo della partenza del percorso dal 2016 al 2014 deciso oggi porterà l'andata a regime della misura dal 2028 al 2026 con un risparmio per quell'anno valutato in 3,9 miliardi e 334 mila donne in più al lavoro rispetto alla normativa attuale. La manovra prevedeva un incremento di un mese per accedere alla pensione nel 2016 per poi crescere negli anni successivi: con l'anticipo alla misura deciso oggi l'aumento dell'età necessaria per la pensione di vecchiaia partirà nel 2014 con la stessa velocità.
Restano in vigore i tagli agli enti pubblici, a cominciare dalle province (ma con legge costituzionale), il dimezzamento dei parlamentari e l'articolo 8 sui licenziamenti.

[Informazioni tratte da Repubblica.it, ANSA, Corriere.it]

 

 

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07 settembre 2011
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