Una manovrina da approvare subito
80-100 milioni di euro per sbloccare subito gli stipendi di oltre 30 mila dipendenti regionali
Il governo Crocetta ha deciso di varare una "manovrina" da 80-100 milioni di euro - che porterà in commissione Bilancio dell'Ars - per sbloccare subito gli stipendi di oltre 30 mila lavoratori di enti regionali: un piano B per dare ossigeno ai dipendenti di teatri, consorzi e associazioni antiracket e antimafia e pure ai forestali, in attesa che l’Assemblea regionale trovi l’accordo sulla manovra correttiva.
"Sì tratta di un provvedimento snello per pagare gli stipendi ai lavoratori - ha spiegato il presidente Rosario Crocetta ieri in conferenza stampa - Il resto lo affronteremo dopo con la manovra bis".
I tempi? Brevi, anzi brevissimi. "Questa manovrina può essere approvata in due giorni, abbiamo i fondi cash" ha aggiunto Crocetta.
Nel provvedimento sono compresi anche gli stipendi dei lavoratori dei consorzi di bonifica, ma solo quelli che hanno approvato i bilanci. "Bisogna dire la verità ai lavoratori - ha proseguito - Alcuni consorzi, in maniera inspiegabile, non approvano i bilanci di previsione".
L'assessore all'Economia, Roberto Agnello, ha spiegato che si tratta di "una manovra tecnica", frutto di colloqui avuti con il ministero del Tesoro e con gli uffici del commissario dello Stato. Il dubbio, che sarà sciolto in queste ore, è se la manovrina coprirà gli stipendi da gennaio a luglio di quest'anno o fino alla fine del 2014, direzione quest'ultima su cui spinge il governatore Crocetta. "Domani (oggi per chi legge, ndr) depositeremo il testo in commissione Bilancio - ha assicurato Agnello - intanto continuiamo a lavorare sulla manovra-bis, che è più corposa".
Tante le variabili che hanno convinto il governo a cambiare strategia ed optare per un provvedimento snello: la campagna elettorale in corso, il giudizio di parifica da parte della Corte dei conti del rendiconto del 2013 atteso per giugno e "un problema più politico legato al consenso e a tempi che potrebbero allungarsi", ha sottolineato Crocetta.
"Avevamo scelto di lavorare in silenzio - ha detto il presidente - per evitare polemiche, ma adesso è arrivato il momento di chiarire tutto". Così ha preso la parola pure l’assessore al Lavoro Giuseppe Bruno, che sugli ex-Pip ha spiegato di avere dato una "seconda possibilità" a 471 lavoratori che dopo il 2001, cioè dopo il progetto di reinserimento sociale, hanno continuato a delinquere. "Chi ha commesso reati meno gravi - ha spiegato - tornerà nel bacino assieme agli altri 2.100 ammessi". Ad essere esclusi per reati gravi sono stati in 250 ai quali si aggiungono al momento coloro che hanno superato il tetto al reddito importo da una legge dell’Ars. I Pip ripescati, nel caso in cui dovessero essere stati interdetti dai pubblici uffici, lavoreranno in giardini, ospedali e si occuperanno di verde pubblico e pulizie.
Crocetta ha voluto chiarire anche i passi avanti compiuti nella formazione professionale. L’assessore Nelli Scilabra ha ribadito che "il piano giovani è pronto e i bandi sui tirocini saranno pubblicati a brevissimo", ma molto probabilmente ciò avverrà dopo le elezioni per via della norma blocca-assunzioni approvata dall’Ars. Infine, sui 1800 ex dipendenti degli sportelli multifunzionali, il presidente Crocetta e l’assessore Bruno hanno dato rassicurazioni sul futuro occupazionale che li vedrà impegnati nel progetto Garanzia giovani presso il Ciapi e i centri per l’impiego, ma in questo caso per tornare a percepire uno stipendio si attende il via libera del ministero.
Nella manovrina da 80-100 mln ci sarà anche una norma che permetterà a 41 comuni di spalmare in dieci anni il debito nei confronti della Regione siciliana che ha anticipato le somme alle amministrazioni locali per pagare la gestione dei rifiuti. Proprio il contenzioso con i 41 comuni, ha spiegato il governatore Rosario Crocetta, ha rallentato le erogazioni dei fondi ai comuni. "L'Anci Sicilia ha rallentato la trattativa - ha affermato Crocetta - Noi allora oggi abbiamo deciso di erogare lo stesso l'ultima rata 2013 dei trasferimenti e dare un acconto sul 2014, prevedendo nella manovrina la norma salva-comuni".