Una natura altra...
Alla Pinacoteca Civica di Marsala (TP) una mostra sulla natura, materia, paesaggio nell'arte italiana 1950-1962
''Una natura altra. Natura, materia, paesaggio nell'arte italiana 1950-1962''
Mostra a cura di Sergio Troisi
Fino al 30 ottobre 2006
Convento del Carmine Piazza Del Carmine - Marsala (TP)
Si potrà visitare fino al 30 ottobre la mostra organizzata dall'Ente Mostra di Pittura Contemporanea ''Città di Marsala'', intitolata ''Una natura altra. Natura, materia, paesaggio nell'arte italiana 1950-1962'', e realizzata in occasione del decennale del Convento del Carmine.
L'esposizione, curata da Sergio Troisi, prosegue nel solco di una tradizione espositiva di alto valore scientifico che la Pinacoteca Civica di Marsala ha promosso negli ultimi anni, ospitando esposizioni di notevole interesse storico: l'ultima, nel 2005, dedicata al tema degli ''Interni italiani'' nella pittura italiana del Novecento.
La mostra di quest'anno si propone di ripercorrere, attraverso una serie di opere di alcuni fra i maggiori artisti italiani del secolo scorso, la stagione dell'informale italiano fra il 1950 e il 1962.
Da tempo la revisione storica e critica a proposito della complessa stagione informale ha messo in rilievo come, nella situazione italiana, l'interazione dialettica con le esperienze internazionali si accompagnava alla lunga sedimentazione di una specifica memoria di civiltà culturale; e di come, in questo quadro, il riferimento al dato di natura (tra l'altro esplicitato in modo ricorrente nei titoli delle opere) costituisse in una nuova istanza di relazione un apporto peculiare ed essenziale alla cultura artistica non soltanto europea del tempo.
La mostra intende ripercorrere questo aspetto trasversale alle ricerche astratte e informali, dalla evoluzione già nei primi anni Cinquanta, di alcuni esponenti del Gruppo degli Otto di cui si fece promotore Lionello Venturi al nucleo degli ultimi naturalisti la cui poetica fu appassionatamente indagata da Francesco Arcangeli, da alcune direzioni dello Spazialismo e del Movimento nucleare alla variegata costellazione di affluenti che, nel corso di quel decennio, declinarono le nuove istanze di natura, materia e paesaggio.
Nella mostra sono esposte circa 70 opere di straordinario valore - scultoree e pittoriche - provenienti da collezioni pubbliche e private: tra le tante opere si potranno visionare tele di Morlotti, Birolli, Afro, Moreni, Bendini, Bergolli e Tancredi. E ancora opere di Alberto Burri, di Lucio Fontana, Mandelli, Santomaso, Franchina, Leoncillo, Consagra, Vacchi, Milani e Arnaldo Pomodoro, in un percorso che pone a dialogo la visione lirica e interiorizzata del paesaggio con la appercezione tendenzialmente priva di mediazioni della realtà naturale, l'evidenza della materia con le nuove strutture dello spazio.
Nel 1952 il critico francese Michel Tapié pubblicava il saggio Un art autre, in cui delineava i caratteri della nuova poetica dell'arte informale.
Il termine ''autre'', ''altro'', avrebbe incontrato nel corso del decennio una grande fortuna anche in Italia, indicando le esperienze artistiche la cui ricerca si indirizzava verso un orizzonte in cui confluivano diverse esigenze del panorama internazionale del dopoguerra: dalla critica implicita nei confronti del dominio della tecnica al rifiuto verso il primato della razionalità, dal valore primario dell'esperienza soggettiva del mondo alla nozione di una rinnovata autenticità della realtà naturale nei suoi molteplici aspetti. In Italia, in particolare, questo aspetto dell'informale sarebbe diventato uno dei nuclei centrali delle diverse posizioni della critica del tempo, raccogliendo un ventaglio di posizioni estremamente diversificate ma che oggi, a distanza di mezzo secolo, possono essere lette anche come legate da un filo rosso che le attraversa.
Alla fine del secondo conflitto mondiale, la crisi del rapporto fra arte e società esplode, generando un malessere esistenziale diffuso, che si manifesta nella classe intellettuale con la consapevolezza della perdita di centralità dell'uomo nella civiltà meccanizzata e con la sfiducia nei confronti del progresso che aveva condotto alla guerra.
Le espressioni figurative di questi anni rispecchiano il clima di disagio internazionale e la ricerca di un rapporto nuovo fra l’artista, i suoi mezzi di espressione, il segno che ne scaturisce. Sono gli anni della riflessione e della formulazione di nuove modalità artistiche: dal Gruppo degli Otto allo Spazialismo, dal Movimento nucleare all'''Ultimo naturalismo''.
La mostra intende analizzare quella straordinaria stagione che, pur con esiti eterogenei, si riconosce come informale, assumendo quale punto di osservazione privilegiato la nuova concezione della realtà naturale attraverso settanta opere provenienti da collezioni pubbliche e private. Si propone inoltre di far emergere un percorso che pone a dialogo la visione lirica e interiorizzata del paesaggio con la percezione tendenzialmente priva di mediazioni della realtà naturale: dallo slancio vitalistico e visionario che anima le opere di Lucio Fontana e di altri esponenti dello Spazialismo quali Dova e Peverelli all'astrazione lirica di Afro, Corpora, Spazzapan o Birolli; dal gruppo di artisti che Francesco Arcangeli convogliò sotto l'etichetta di ''Ultimo naturalismo'' (Morlotti, Moreni, Mandelli, Leoncillo ma anche Bergolli, Vacchi, Bendini, Ruggeri e Romiti) sino ad esperienze in apparenza collaterali ma in realtà nutrite di un confronto dialettico con quel clima: da Mirko a Cagli, da Arnaldo Pomodoro a Franchina, da Consagra a Burri.
INFO
Convento del Carmine - Piazza Carmine, Marsala (TP)
Tel. 0923 711631
Orari mostra: 10.00/13.00; 18.00/20.00 (Chiuso lunedì)
Ingresso gratuito
Catalogo Sellerio, Palermo (prezzo mostra: € 10,00)
web: www.pinacotecamarsala.it
email: info@pinacotecamarsala.it
- Elenco delle Opere presenti in mostra
[Nella foto in alto a destra: Aldo Bergolli, ''La foresta illuminata'', 1957]