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Una Notte di San Lorenzo formato ''piccolo schermo''. Quello che oggi sognano gli Italiani

Per gli Italiani la notte dei desideri diventa pocket

10 agosto 2005

La notte del 10 agosto, ogni anno, gli occhi degli italiani si rivolgono speranzosi al cielo, per cogliere al volo una stella cadente.
Se scientificamente la caduta delle stelle è da imputarsi al passaggio, all'interno dell'orbita visiva terrestre, degli asteroidi della costellazione Perseo (detti appunto Perseidi), culturalmente la pioggia di stelle è stata elaborata in modo più poetico.
Questa notte è infatti, da tempi immemori, dedicata al martirio di San Lorenzo, dal III secolo sepolto nell'omonima basilica a Roma, e le stelle cadenti sono le lacrime versate dal santo durante il suo supplizio, che vagano eternamente nei cieli, e scendono sulla terra solo il giorno in cui Lorenzo morì, creando un'atmosfera magica e carica di speranza.
Nella Notte di San Lorenzo, infatti, si crede si possano avverare i desideri di tutti coloro che si soffermino a ricordare il dolore del santo e ad ogni stella cadente si pronuncia la filastrocca ''Stella, mia bella stella, desidero che…'', e si aspetta l'evento desiderato durante l'anno.

Ma quali sono i sogni che gli italiani, vedendo cadere un stella, vorrebbero che si realizzassero?
Un tempo si sognava il grande amore, di viaggiare nello spazio, di vincere l'Oscar, oggi invece, un po' perché di stelle cadenti se ne vedono sempre meno (a causa dell'inquinamento luminoso) un po' perché i desideri sono troppi e sempre più irrealizzabili, pare che gli italiani non sappiano più sognare. E a lanciare un vero e proprio allarme sono gli psicologi, per i quali ''un appiattimento nella capacità di sognare è sintomo di grave crisi e depressione''. Gli studiosi lanciano l'allarme documenti alla mano, e la riprova di quanto sostengono sta nella ricerca commissionata da Meta Comunicazione e realizzata in collaborazione con un pool di 40 psicologi, attraverso 120 interviste a italiani e italiane (uomini 45% - donne 55%) tra i 17 e i 45 anni.
Risultato: la crisi, ma anche certi modelli televisivi, hanno spento la voglia di credere e di fare grandi sogni. Sembra quasi che, tra crisi e insicurezza, gli italiani abbiano smesso di credere, tanto che nemmeno una delle notti più magiche dell'anno come quella di San Lorenzo sembra in grado di farli tornare a sognare.

Ma come sono cambiati i desideri degli Italiani? Fondamentalmente i sogni da realizzare sono  dieventati da un verso sempre più legati alla concretezza, dall'altro ci sono invece i sogni che nascono dalla Tv. 

Per gli uomini: auto e casa nuova. Al primo posto per gli uomini italiani sembra esserci la casa (71%): non si tratta però del desiderio di comprare un castello, ma solo di non dover più pagare il mutuo. Inoltre non si spera più nella grande eredità inattesa (il famoso Zio d'America) o nella creazione di una grande azienda: adesso il sogno legato al diventare ricchi è appeso al Superenalotto (il 55% infatti punta a ''fare 6''). Ma anche questi ''sogni'' sembrano a molti eccessivi, tanto che ben il 64% si accontenterebbe di una macchina nuova o di trovare un lavoro meglio retribuito (59%). E il grande amore? Nella lista dei desideri degli uomini è solo al sesto posto (47%), superato dalla voglia di notorietà (51%). Tra i desideri che gli italiani esprimeranno guardando le stelle cadenti c'é poi anche solo quello più prosaico di trovare bel tempo durante le ferie (35%) o, in relazione all'attuale clima di tensione, di non trovarsi coinvolti in un atto di terrorismo (29%).

Per le donne: diventare velina e/o sposare un calciatore. Anche per le donne, sottolinea ancora la ricerca, il primo desiderio è quello della casa (68%), seguito dalla voglia di diventare famose (61%) quale soluzione di molti problemi quotidiani. Anche in questo caso il sogno è però in formato ''mini'': non si parla di ricevere l'Oscar, ma di diventare velina o soubrette, o, ancora meglio, di vincere in un reality qualsiasi, dal Grande Fratello all'Isola dei farlocchi. E il principe azzurro? Il sogno di trovare il grande amore c'é ancora (54%), ma anche in questo caso le donne italiane (e non solo le 20enni) non si accontentano più del grande amore tipo 'poveri ma belli' e vogliono 'garanzie', magari sposando un calciatore o un divo del piccolo schermo. Un lavoro è il desiderio che verrà espresso dal 43%, anche se, come per gli uomini, non manca chi vorrebbe vincere milioni di euro al Superenalotto (46%).

Insomma, come sottolinea Saro Trovato, presidente di Meta Comunicazione, ''il grande sogno si è trasformato, è diventato pragmatico. Diventare un grande esploratore, viaggiare nello spazio o trovare il principe azzurro non sembrano nemmeno più appartenere alla categoria dei desideri e sono stati sostituiti da cose molto più concrete: dall'auto nuova al colpo di fulmine con il giocatore di calcio''.
Secondo uno psicologo su tre, si tratta soprattutto di un meccanismo di auto-difesa, in quanto evitare di fare grandi sogni difficilmente realizzabili significa evitare grandi delusioni. Il fenomeno, dice inoltre il 47% degli psicologi che hanno partecipato allo studio, dipende anche dall'attuale situazione economica e dalle conseguenti ''difficoltà oggettive'' con le quali ci si deve scontrare ogni giorno e che sempre di più non fanno dormire sonni tranquilli e pieni di sogni.

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10 agosto 2005
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