Una nuova forte ondata migratoria attraversa il Canale di Sicilia
Il ministro dell'Interno Angelino Alfano: "Abbiamo davanti sei mesi difficilissimi"
Una nuova forte ondata migratoria ha reso ancora una volta incandescente la situazione nel Canale di Sicilia. Nelle ultime ore sono circa 1.500 gli immigrati, provenienti dal Nord Africa, soccorsi dai mezzi navali della Marina militare,della Capitaneria di porto, della Guardia di finanza ed il supporto di una nave mercantile.
Le navi della Marina Militare San Giorgio, Espero e Sirio, con le motovedette della Capitaneria di Porto, una motovedetta della Guardia di Finanza ed il supporto di una nave mercantile, ieri sera e per tutta la notte hanno prestato soccorso ai migranti in arrivo dalle coste africane. La nave anfibia San Giorgio è intervenuta in assistenza a 4 natanti sovraffollati con il supporto delle Motovedette CP 305 e CP 282 imbarcando oltre mille persone, tra cui donne e bambini, senza salvagenti personali. Il pattugliatore Sirio, nella notte, ha portato a termine il salvataggio di 113 migranti, tutti uomini, con l'assistenza della nave mercantile City of Silon. La fregata Espero invece ieri sera ha dichiarato la situazione di emergenza in base alle condizioni di galleggiabilità di un natante con a bordo 261 persone, concludendo le operazioni di salvataggio nelle prime ore di questa mattina. La Nave San Giorgio sta dirigendo verso il porto di Augusta per lo sbarco dei migranti come disposto dal Ministero dell'Interno. Ieri sera nei porti di Pozzallo e Augusta le navi Maestrale, Euro e Foscari hanno completato lo sbarco di 1049 migranti soccorsi tra lunedì e martedì.
"Non c'è uno stop agli sbarchi e l'emergenza è sempre più grave: due navi mercantili stano soccorrendo due barconi con 300 e 361 persone e sembra che che ci sia almeno un cadavere a bordo", ha detto il ministro dell'interno, Angelino Alfano, al Gr1. "Sono stati soccorsi 4.000 migranti nelle ultime 48 ore e il totale è di oltre 15.000 dall'inizio dell'anno".
Alfano, ha ribadito che dalla Libia sono pronti a partire tra 300 e 600 mila migranti "ed è una stima per difetto e lo ha confermato anche il commissario Cecilia Malmstrom". L'Italia, ha detto ancora il ministro, "è sotto una pressione migratoria fortissima che arriva dalla Libia". E aggiunge: "Abbiamo davanti sei mesi difficilissimi" sul fronte dei flussi migratori verso l'Italia via mare, "perché il bel tempo dura fino a ottobre nel Mediterraneo". In Libia, ha ricordato, "ci sono centinaia di migliaia di stranieri che aspettano di prendere il largo: è indispensabile che la comunità internazionale attrezzi campi profughi e un sistema bilaterale di controllo su coste e partenze".
La tanto annunciata nuova ondata di sbarchi è arrivata trovando impreparati tutti. E così mentre nel Canale di Sicilia i mezzi della marina insieme ad alcuni mercantili civili coinvolti nelle operazioni di soccorso traggono in salvo migliaia di migranti, le prefetture di mezza Sicilia sono in fibrillazione per capire come far fronte all'emergenza della prima accoglienza. Perchè, chiuso il centro di Lampedusa, sulla terraferma non esiste alcun centro dove ai migranti, soprattutto in numero così ingente, possa essere garantita l'assistenza necessaria, medica, di cibo, vestiario, identificazione e sistemazione.
Sono almeno quattromila i migranti che tra stasera e domani verranno sbarcati nei porti di Augusta, Pozzallo, Porto Empedocle e Messina dove non c'è alcuna struttura. In queste ore i prefetti interessati stanno sondando anche la disponibilità della protezione civile per mettere a disposizione tende o strutture da campo, mentre anche le associazioni di volontari lanciano l'allarme.
Ed è già emergenza a Pozzallo (RG), dove attualmente nel centro di prima accoglienza sono ospitati 380 migranti, dopo che ieri sera un centinaio sono stati trasferiti ad Agrigento. Per far fronte all'arrivo di un nuovo sbarco di 250 migranti, dopo i due di ieri quando sono giunte complessivamente 497 persone, nel piazzale vicino al centro sono state allestite sei tende da campo per contenere gli extracomunitari recuperati in mare nell'ambito dell'operazione "Mare nostrum".