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Una nuova pentita parla della morte dell'avvocato Fragalà

Si chiama Monica Vitale ed ha avuto un ruolo di primo piano nel clan palermitano di Porta Nuova

09 novembre 2011

C'è una nuova collaboratrice di giustizia a Palermo. Si tratta della compagna di un mafioso che gestiva il racket delle estorsioni per il clan di Porta Nuova, finito in cella, a luglio scorso, nell'operazione dei carabinieri denominata Hybris.
La donna, che da settimane, è stata trasferita in una località riservata, ha svelato agli investigatori il nuovo organigramma della 'famiglia' mafiosa e ha fatto i nomi di estortori e affiliati al clan.
Monica Vitale, questo il nome della compagna dell'esattore del racket, Gaspare Parisi, aveva un ruolo di primo piano nella riscossione del pizzo tanto da presentarsi da commercianti e gestori di locali della zona a prendere il denaro. Parisi è stato fermato dai carabinieri a luglio del 2010 insieme ad altre 38 persone: picciotti e capimafia dei clan di Borgo Vecchio e Pagliarelli.
Il ruolo della donna nella cosca non sarebbe piaciuto a molti uomini d'onore. La Vitale ha raccontato che Gaetano Lo Presti, mafioso morto suicida dopo l'arresto nel 2008, avrebbe cercato di convincerla a "uscire da Cosa nostra", ambiente - avrebbe detto - "non consono alle donne".

La nuova collaboratrice di giustizia ha inoltre parlato del brutale assassinio dell'avvocato palermitano Enzo Fragalà, ucciso a sprangate davanti al suo studio, a febbraio del 2010 (LEGGI).
Monica Vitale ha raccontato agli investigatori che il penalista avrebbe pagato con la vita l'avere avuto un comportamento poco rispettoso con la moglie di un boss detenuto, cliente del legale. La donna avrebbe riferito le circostanze al marito che le avrebbe indicato a chi rivolgersi per punire l'avvocato. Vitale ha raccontato fatti appresi da terze persone. Al momento le dichiarazioni sono ancora tutte da verificare.

[Informazioni tratte da Ansa, Lasiciliaweb.it, Adnkronos/Ign]

- La famiglia Fragalà: "Temiamo la macchina del fango" di Romina Marceca (Repubblica/Palermo.it)

 

 

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09 novembre 2011
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