Una nuova stangata per i palermitani
Il sindaco Cammarata sull'aumento dell'Irpef: ''Spero che i palermitani capiscano la nercessità di questo aumento''
E in arrivo per i palermitani una nuova stangata! L'amministrazione guidata dal primo cittadino Diego Cammarata ha previsto il raddoppio dell’aliquota Irpef che passerà dallo 0,4 allo 0,8 per mille. "I palermitani - ha detto Cammarata - spero capiscano la necessità di questo aumento, che non inciderà molto sul contribuente. In base al decreto firmato dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, proprio per la città di Palermo, entro il 30 settembre il Comune deve approvare l’aumento. La delibera di giunta non deve passare dal Consiglio comunale per essere operativa. Il Consiglio, che già lo scorso luglio aveva bocciato il tentativo della giunta di aumentare la Tarsu (tassa sui rifiuti) aveva anche rinviato il provvedimento dell’Irpef agli uffici comunali, bocciando in pratica la delibera. Oltre all’opposizione e a pezzi della maggioranza in Consiglio comunale la proposta era stata bocciata da sindacati e associazioni di categoria, Confindustria in testa.
"L'Irpef sarà aumentata, abbiamo la necessità di risorse per gestire l'emergenza rifiuti", ha spiegato ieri Diego Cammarata a margine del congresso di Anci Sicilia. "I palermitani - ha aggiunto - spero capiscano la necessità di questo aumento, che non inciderà molto sul contribuente. Chi ha un reddito di 130 mila euro pagherà poco più di 100 euro l'anno di aumento".
Cammarata ha colto l'occasione anche per dire quel che pensa sulla nascita dei gruppi del Pdl Sicilia, che ha definito "idea inaccettabile". "Credo che sia un tentativo di fare un partito all'interno di un partito - ha detto Cammarata -, gruppi autonomi travestiti da Pdl non possono essere consentiti. Chi vuol fare un nuovo partito lo faccia e buona fortuna".
Infine, rispondendo ai giornalisti che gli hanno chiesto se abbia pensato di dimettersi per le polemiche sulla vicenda dell'operaio della Gesip trovato a lavorare sulla barca dei figli, il sindaco è stato lapidario: "Neanche per sogno ho pensato a dimettermi". Sulle ripercussioni mediatiche e sui commenti critici fatti anche dal sottosegretario Gianfranco Micciché, un tempo suo alleato di partito, Cammarata ha detto: "Mi ha fatto molta tristezza, non avrei mai pensato che si potesse arrivare a tanto".
"Il sindaco ha una bella faccia tosta a proporre l’aumento delle tasse a pochi giorni dalla figuraccia che ha fatto con la storia dello skipper e davanti all’intera città che ne chiede le dimissioni. Non permetteremo l’aumento dell’Irpef senza ulteriori azioni di protesta", ha detto il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Davide Faraone. anno bocciato il provvedimento anche Rita Borsellino e le consigliere del gruppo "Un’altra storia" Antonella Monastra e Nadia Spallitta: "Sorvolando sulla reale necessità del provvedimento, ci chiediamo come il sindaco Cammarata possa chiedere ai palermitani un ulteriore esborso dell’Irpef per coprire il buco milionario del bilancio dell’Amia. Tanto più che questo buco è stato creato durante la sua amministrazione e ha provocato un danno erariale contro cui lo stesso sindaco ha preferito non rivalersi in sede legale, per ragioni a noi ignote. Anche per questo, Cammarata dovrebbe dimettersi".
Critici pure Cgil, Cisl e Uil Palermo, Confcommercio, Confesercenti, Confindustria, Cna, Confartigianato, Adiconsum, Adoc, Federconsumatori, Legacoop e Confcooperative che hanno diramato una nota comune: "L'aumento Irpef - dicono - è un ulteriore balzello insostenibile per la città. Ci troviamo di fronte a una situazione di cattiva gestione e spesso di malcostume nelle aziende partecipate del Comune che impone prima di qualunque aumento ai cittadini una riorganizzazione profonda di quelle aziende. Per questa ragione chiediamo al sindaco di non aumentare l'Irpef e di convocare immediatamente le parti sociali con cui aprire una discussione sui problemi delle società partecipate e dei servizi alla città".
[Informazioni tratte da Repubblica/Palermo.it, Ansa.it]