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Una ''pacco'' pieno di ddl al Parlamento. Approvato dal Consiglio dei ministri il ''pacchetto sicurezza''

31 ottobre 2007

Dopo lo stop della scorsa settimana (che sarebbe dovuto servire per licenziare un testo ''più completo''), ieri il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al ''pacchetto sicurezza''. Cinque ddl che intervengono con nuove misure per la sicurezza urbana, per la certezza della pena, per l'istituzione della banca dati del Dna e per il contrasto alla criminalità organizzata. Un quinto ddl reintroduce di fatto il reato di falso in bilancio.
Il ''pacchetto'' è sì passato, ma i distinguo non sono mancati: ancora una volta il ministro della Solidarietà Sociale Paolo Ferrero si ''è astenuto (la aveva fatto pure la volta scorsa, ndr) sul testo che prevede la certezza della pena e su quello relativo alla sicurezza urbana'', mentre i ministri Mussi e Pecoraro Scanio si sono astenuti (di nuovo anche loro) sul testo relativo alla sicurezza urbana, ovvero sul potere ai sindaci.

''Il clima era buono - ha detto il ministro dell'Università Fabio Mussi lasciando Palazzo Chigi - ci sono stati dei miglioramenti e gran parte delle norme sono migliorative. Mi sono astenuto su quella parte perché le trovo un po' delle norme-manifesto con indurimenti di cui dubito la reale efficacia''.
''Non è aumentando le pene che si risolvono i problemi'': così ha motivato la sua astensione Ferrero, che ha individuato tre punti di dissenso: ''Sull'ordine pubblico le cose devono essere divise, i sindaci devono occuparsi di amministrare, e le forze dell'ordine della sicurezza''. Poi, ''é sbagliato sbattere in galera chi vende borse griffate contraffatte, non è un'emergenza sociale''. Terzo, ''escludere sempre le pene alternative per una serie di reati. Penso che il carcere per le piccole detenzioni, specie per i più giovani non sia un elemento che aiuta a recuperare chi commette dei reati''.

Per il Guardasigilli, Clemente Mastella, si è trattato comunque di ''astensioni benevole''.

Quindi, via libera a cinque disegni di legge, due emendamenti alla Finanziaria ''più l'appoggio a un terzo emendamento alla Finanziaria'', ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enrico Letta, nella conferenza stampa convocata dopo la riunione a Palazzo Chigi.
Il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, presentando il pacchetto (definito da lui stesso ''Amato-Mastella''), ha spiegato che ''i disegni di legge sulla sicurezza vanno in Parlamento come tali e contengono norme che dovrebbero incontrare consenso in Parlamento e sollecita approvazione. Proprio per questo li mandiamo come ddl e non come atti del Governo. Ove queste misure non venissero approvate in tempi ragionevoli, il Governo dovrà riconsiderare la sua scelta''.
Dal canto suo, Clemente Mastella ha chiesto all'opposizione ''un forte contributo. La sicurezza riguarda i cittadini, e per questo spero che dalle parole facciano seguire i fatti''.

Dall'opposizione il capogruppo di An al senato, Altero Matteoli, ha commentato che ''Prodi ha messo in scena una farsa, approvando cinque disegni di legge che probabilmente non vedranno mai la luce, un nuovo inganno ai cittadini''. Per il capogruppo di Forza Italia al Senato, Renato Schifani, l'astensione di Ferrero, Mussi e Pecoraro ''dimostra la fragilità di un esecutivo costretto a spacchettare le misure per tentare il bluff di un consenso che nella maggioranza non c'è, e non potrà esserci neppure al Senato''.

Le principali misure del pacchetto sicurezza
Reato impiegare minori in accattonaggio - Si introduce una nuova fattispecie di reato: l'impiego di minori nell'accattonaggio, punita con la reclusione fino a 3 anni. Delineate anche due nuove pene accessorie: la perdita della potestà del genitore nel caso in cui i reati di riduzione o mantenimento in schiavitù, tratta, siano commessi rispettivamente dal genitore o dal tutore.

Più poteri ai sindaci - Il provvedimento estende anche ai pericoli per la sicurezza urbana la facoltà del sindaco di adottare provvedimenti urgenti, oggi prevista solo per gravi pericoli all'incolumità pubblica. Si rafforza inoltre la collaborazione tra sindaco e prefetto. Il primo comunica l'adozione di provvedimenti che riguardano la sicurezza al prefetto, che può intervenire con tutti gli strumenti necessari.

Potere espulsione ai prefetti - Si attribuisce al Prefetto il potere di allontanamento, dal territorio nazionale, di cittadini comunitari per motivi di pubblica sicurezza. L'allontanamento resta di esclusiva competenza del ministro solo per chi risiede in Italia da oltre dieci anni o per i minorenni, e per i motivi di ordine pubblico o di sicurezza dello Stato. La violazione del divieto di reingresso viene trasformata da contravvenzione in delitto e punita con la reclusione fino a tre anni.

Tifosi violenti - Si prevede che chiunque, nei luoghi in cui si svolgono le partite venga trovato in possesso di razzi, bengala, petardi e bastoni è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 1.000 a 5.000 euro.

Ubriachi alla guida - Chiunque al volante sotto l'effetto di alcol o droghe provoca un omicidio colposo è punito con la reclusione da tre a 10 anni (oggi ci sono pene da uno a cinque anni). Nel caso di condanna per omicidio colposo o lesioni colpose a più persone, poi, "è sempre disposta la confisca del veicolo salvo che appartenga a persona estranea al reato".

Tre anni per chi adesca minori su Internet - La reclusione da uno a tre anni è prevista per chi, "allo scopo di sedurre, abusare o sfruttare sessualmente un minore di anni 16", intrattiene con lui, anche attraverso la Rete internet o altri mezzi di comunicazione, una relazione "tale da carpire la fiducia del minore". E pene fino a tre anni sono previste per chi si avvale di un minore di 14 anni per mendicare oppure permette che il minore mendichi.

No sospensione pena per reati gravi - Per i reati che provocano allarme sociale (omicidio, rapina, estorsione, incendio boschivo, violenza sessuale, ecc.) viene esclusa la possibilità di sospensione dell'esecuzione della pena, al fine di consentire al condannato la presentazione di una istanza di misura alternativa alla detenzione.

Misure cautelari - Per tutti i reati per i quali è oggi previsto l'arresto in flagranza, si prevede la possibilità di applicare misure cautelari se c'e un pericolo concreto e attuale della loro commissione, anche se si procede per altro titolo di reato. Per le fattispecie più gravi (fra questi omicidio, rapina, violenza sessuale aggravata, furto in appartamento, incendio boschivo, traffico di ingenti quantità di rifiuti), si prevede l'applicazione della sola misura di custodia in carcere, salvo che emerga l'insussistenza di esigenze cautelari.

Stretta contro la contraffazione - Previsto l'inasprimento delle pene per la contraffazione, con specifica aggravante per chi falsifica ingenti quantità di merci e a tutela del made in Italy. Questo va come emendamento al Ddl Bersani.

Aggressione a beni mafiosi - Si introduce la possibilità di aggredire il patrimonio mafioso anche in caso di morte del soggetto a cui il bene è stato confiscato. Viene inoltre introdotta una reale tutela per gli imprenditori e le imprese sotto il ricatto della mafia che hanno il coraggio di denunciare l'interferenza della criminalità organizzata.

Nasce banca dati del Dna - Un disegno di legge apposito istituisce poi presso il Dipartimento della Pubblica sicurezza un archivio in cui confluiranno i profili del Dna, che saranno conservati "per 40 anni dall'ultima circostanza che ne ha determinato l'inserimento".

Violenza familiare su extracomunitarie - Estendendo il principio già previsto nell'articolo 18 del Testo unico sull'immigrazione, si prevede che le donne straniere che denunciano violenze familiari possano ricevere un permesso di soggiorno per motivi di protezione umanitaria.

Prescrizione - Viene riscritta la legge cosiddetta ex Cirielli. Il tempo della prescrizione viene calcolato con un riferimento esclusivo alla pena massima prevista dal codice, aumentata della metà. I delitti si prescrivono in un tempo comunque non inferiore a sei anni. Quanto ai delitti di maggiore gravità, è previsto un termine massimo per cui essi si prescrivono dopo 30 anni. I responsabili di delitti puniti con l'ergastolo non beneficiano in alcun modo della prescrizione.

Maltrattamenti in famiglia - Prevista una maggior tutela alle vittime di maltrattamenti, inasprendo le pene, includendo fra le persone offese anche i conviventi, con un'aggravante specifica per chi commette reato a danno di un minore di 14 anni.

Falso in bilancio - La misura innalza le pene che nella scorsa legislatura sono state alleggerite. In particolare, la pena per chi falsifica i bilanci sale fino a quattro anni (prima erano due) e vengono cancellati i commi che escludono la punibilità se le falsità o le omissioni non alterano in modo sensibile il quadro societario. In caso di società quotate in Borsa, la reclusione passa da un massimo di tre a sei anni.

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31 ottobre 2007
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