Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Una pensione da favola

Dopo il mezzo milione l'anno concesso a Felice Crosta, la giunta regionale dice stop alle 'pensioni d'oro' dei dirigenti regionali

29 marzo 2010

Tutto è cominciato con la pensione da favola che l'avvocato Felice Crosta, prima vicecommissario per l’emergenza rifiuti, poi al vertice dell’Agenzia dei rifiuti della Regione siciliana, era riuscito a portarsi a casa dopo un paio di anni di lotta: mezzo milione di euro l'anno. 500 mila euro ogni 365 giorni. 41.600 euro al mese. 1.369 euro al giorno...
Sì, Felice Crosta ha dovuto lottare per un diritto che alla fine gli è stato riconosciuto dalla Corte dei Conti. Quei soldi gli spettavano perché così ha stabilito una legge della Regione siciliana, approvata nella stagione d'oro del governatore Cuffaro.
La cifra assegnata a Crosta è la più alta mai erogata dai generosi vertici della Sicilia. Inoltre al mezzo milione di euro all’anno di pensione si aggiungono gli arretrati e l’indennità di fine rapporto per una cifra totale di un milione e mezzo di euro.
"Mi rendo conto che questa cifra possa destare curiosità, interesse, magari qualche invidia – aveva detto Crosta – ma è bene ricordare che non si tratta di un regalo. Sono entrato alla Regione nel 1961, mi sono laureato e ho vinto tre concorsi mentre ero in servizio".

Insomma, possiamo storcere il naso quanto vogliamo, rimanere a bocca aperta per un'intera giornata, ma la legge dice che è giusto così. Ed è per questo che la giunta regionale ha preso atto e condiviso l'appello presentato il 16 febbraio scorso dal dipartimento regionale della Funzione pubblica e del personale contro la sentenza della Corte dei Conti di Palermo, che ha disposto la riliquidazione della pensione all'avvocato Felice Crosta, ex dirigente generale della Regione. La giunta ha dato mandato all'assessore per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici, di attivare gli uffici di difesa per una migliore tutela degli interessi dell'amministrazione regionale nel procedimento in questione.
L'assessore Chinnici è stato inoltre incaricato di promuovere ogni iniziativa per stabilire un tetto massimo al trattamento pensionistico complessivamente erogabile da parte dell'amministrazione, a qualunque titolo spettante.
La giunta ha deliberato di avviare una verifica, a carattere generale, su tutti i dipartimenti regionali circa l'osservanza delle norme previste nella legge n. 25 del 2008, che vietano alle amministrazioni regionali, istituti, aziende, agenzie, consorzi, che usufruiscono di finanziamenti della regione, di procedere ad assunzioni di nuovo personale, sia a tempo determinato che indeterminato, preso atto che si sono segnalati casi di violazione e di sanzionare i responsabili.

Intanto, l'amministrazione si è dovuta adeguare aprendo la cassa per sborsare il mezzo milione. Cifra lorda, sia chiaro. Ma destinata a fare impallidire persino capi di Stato, governatori di Bankitalia e giudici della Corte costituzionale.

[Informazioni tratte da Ansa, La Siciliaweb.it, il Giornale.it]

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

29 marzo 2010
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia