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Una rapina finita male?

Indagini della polizia di Palermo sull'omicidio del Vigile urbano Mirco Vicari, che ha sorpreso dei banditi mentre rubavano nella sua abitazione

26 giugno 2013

Un vigile urbano di 38 anni, Mirco Vicari, è stato ucciso a Palermo durante una rapina. Avrebbe sorpreso dei banditi mentre rubavano nella sua abitazione in via Scillato, nel quartiere Borgo Nuovo. La vittima, secondo le prime ricostruzioni è tornata a casa e ha trovato la porta aperta e i ladri nell'appartamento. Ci sarebbe stata una colluttazione durante la quale il vigile è stato ucciso. I rapinatori sono riusciti a fuggire.
La compagna di Vicari ha sentito in diretta al telefono lo sparo. L'uomo stava rientrando nella sua abitazione dopo avere fatto la spesa e stava per iniziare il suo turno di servizio. Era al telefono con la la donna quando ha visto la porta di casa aperta e ha avvertito che sarebbe entrato impugnando la pistola. La compagna, anche lei vigile urbano, ha sentito l'agente gridare "Polizia!", prima di udire lo sparo; poi più nulla.
Vicari era separato e aveva due figli di 9 e 11 anni. Svolgeva attività di controllo nei mercatini rionali.
Non è ancora chiaro se l'assassino abbia usato l'arma di ordinanza di Vicari o avesse un'arma propria. La casa del vigile era a soqquadro: circostanza che fa pensare alla rapina finita male.

Ma gli investigatori non escludono altre piste. Vicari era noto per il rigore con il quale svolgeva le mansioni di controllo nei mercati rionali: qualcuno, che aveva motivi di risentimento, potrebbe averlo atteso a casa e potrebbe averlo ucciso poi simulando una rapina.
I malviventi sarebbero fuggiti senza portare via la refurtiva, poi ritrovata dalla polizia accanto alla porta d'ingresso. La polizia ha trovato il televisore del vigile e, in un sacchetto, una macchina fotografica e altri oggetti di valore. La circostanza farebbe comunque propendere gli inquirenti per la rapina finita male.
Quello che però colpisce, sottolineano gli inquirenti, è che nell'abitazione di Vicari, all'apparenza non c'era alcunché di interessante. Perché mai dei ladri, si chiedono gli investigatori coordinati dal pm Sergio Demontis e dal procuratore aggiunto Maurizio Scala, si sarebbero dovuti interessare giusto a quell'appartamento modesto ubicato in una zona popolare? La possibilità alternativa potrebbe essere quella dell'agguato, ma allo stato - sottolinea chi indaga - non è supportata da alcun elemento. Una pista che potrebbe essere ricondotta anche all'attività scrupolosa di Vicari nel controllo dei mercati rionali e degli ambulanti: ex Lsu stabilizzato nel 2010, prestava servizio ventuno ore settimanali con uno stipendio di 800 euro al mese.
I vicini, interrogati dalla polizia, avrebbero sostenuto di non avere visto i banditi fuggire e di essersi accorti di quanto era accaduto solo dopo l'arrivo degli investigatori.

"Sono addolorato. Un fatto così grave dimostra che non c'è rispetto per la vita. E' incredibile morire in questo modo", ha detto il comandante della polizia municipale di Palermo, Vincenzo Messina. "Sapevo che era ferito - ha aggiunto -. Mi sono precipitato in via Scillato e ho avuto la terribile notizia che era morto. E non sappiamo ancora perché".
Sull'episodio è intervenuto anche il sindaco Leoluca Orlando: "Sono rimasto profondamente addolorato dalla notizia dell'uccisione del vigile Vicari. A nome mio, dell'intera giunta e di tutti i dipendenti comunali esprimo la vicinanza e l'affetto nei confronti della famiglia di Mirco".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, Lasiciliaweb.it, Repubblica/Palermo.it]

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26 giugno 2013
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