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Una Regione a 7 stelle

Grande folla a Palermo per il "Revolution day": "Stiamo facendo la rivoluzione, la gente non l'ha ancora capito"

12 novembre 2012

Rosario Crocetta è stato proclamato sabato mattina dalla Corte d'Appello di Palermo presidente della Regione Siciliana.
"La scelta del rigore sarà il primo punto dell'attività della Giunta. Spero anche dell'Assemblea regionale siciliana - ha esordito il neo presidente alla sua prima uscita ufficiale a Palazzo d'Orleans - Ma parlerei più della riorganizzazione della spesa, la questione non è solo quella di risparmiare. Dobbiamo parlare di percorsi di giustizia sociale".
"Ridurremo i costi del personale. Nel primo biennio ci sarà una notevole riduzione della spesa e daremo un futuro vero ai precari" ha assicurato. "Daremo subito dei segnali nell'immediato - ha annunciato Crocetta - partendo dalle auto blu di assessori e dirigenti. D'ora in poi verrà utilizzata la formula del car sharing per la condivisione delle auto quando servono. In questo modo riusciremo a risparmiare anche il 20 per cento del costo prima della fine dell'anno". Insomma, "la nostra sarà una regione a sette stelle, altro che cinque".

Il governatore ha confermato l'intenzione di revocare le consulenze che erano state decise dal suo predecessore, Raffaele Lombardo, e ha aggiunto che intende ridurre al minimo i dirigenti esterni. "Saranno ammessi - ha spiegato - solo in casi particolari".
"Non vogliamo fare tribunali sommari e ghigliottine, ma vogliamo fare l'interesse pubblico", ha detto il presidente della Regione annunciando la riduzione da 11 a 8 dei componenti del suo ufficio di gabinetto, da 8 a 6 quelli della segreteria tecnica e da 6 a 4 quelli della segreteria particolare. Il governatore ha annunciato anche un taglio alle missioni e agli straordinari dei dipendenti regionali tra il 20 e il 30%, ma ha assicurato tuttavia che su questo tema si confronterà con le organizzazioni sindacali.
"Per ora io non influirò sui costi della Regione perché riceverò lo stipendio dal Parlamento europeo da dove mi dimetterò tra un mese".
Tra le altre cose, "chiederemo il certificato antimafia a tutte le aziende che lavorano con la Regione per avere un quadro di trasparenza e legalità", ha annunciato ancora Crocetta. "In una intervista rilasciata a una televisione canadese ho invitato i turisti a venire in Sicilia promettendo che la mafia in questa regione non esisterà più".
Crocetta ha poi manifestato l'intenzione di "nominare don Fortunato di Noto, che guida la Fondazione Meter, a capo di un Osservatorio per la tutela dei bambini. Avrei voluto nominarlo assessore ma poi magari Santa Madre Chiesa lo avrebbe cacciato da sacerdote perché esistono forse regole di incompatibilità. Creeremo anche un assessorato ai diritti civili. In ogni caso non continuate - ha detto rivolto ai giornalisti - a suggerirmi nomi per la giunta di persone che magari non conosco".

I piani di Crocetta prevedono anche 500 milioni dalla Regione siciliana da destinare subito ai comuni siciliani per ripianare i debiti con gli Ato e superare l'emergenza rifiuti. "I Comuni - ha spiegato - rimborseranno l'importo in 20 anni".
Le tredici società partecipate della Regione, in liquidazione da anni, chiuderanno subito. Un provvedimento che consentirà di risparmiare un miliardo di euro. Tutte le loro competenze saranno immediatamente trasferite ai dipartimenti dell'amministrazione regionale. "E' un provvedimento amministrativo, che si può fare subito. Non occorre una legge", ha affermato Crocetta.
"Il patto di stabilità, che va concordato col governo, non inciderà sulla spesa sociale e sarà previsto, per la prima volta, all'interno del bilancio regionale", ha aggiunto il presidente della Regione siciliana. "Voglio avviare una procedura con lo Stato per evitare il massacro sociale. L'operazione di rientro può essere fatta in due o tre anni ma non in un unico esercizio perché questo ucciderebbe l'economia".

Rosario Crocetta ha risposto con ironia ad alcune domande più frivole. "Grazie a Dio sono nato in un Paese conservatore che mi ha impedito di sposarmi, chissà in caso contrario quanti matrimoni e divorzi avrei fatto", ha detto riferendosi alle polemiche sul matrimonio tra gay e alla sua dichiarata omosessualità. "A Palazzo d'Orleans, dove dormirò, perché per il resto della giornata starò in giro, porterò un crocifisso che mi è stato donato a Lampedusa ed è stato realizzato con il legno dei barconi dei migranti approdati nell'isola. Vorrei pure avere un pappagallo che ripeta 'basta manciugghia, basta manciugghia', ovvero basta corruzione".
Crocetta ha ricevuto da Lombardo un prezioso orologio che era stato donato dal sultano dell'Oman all'ex governatore e che il nuovo presidente ha già spiegato che venderà per donare i proventi al Centro di padre Puglisi e alla scuola Falcone di Palermo. "Intanto - ha detto rivolgendosi ai cronisti - lo consegno al cerimoniale per evitare di perderlo. All'ex governatore, da parte mia, donerò un libro di Salvatore Farina, Dolcezze di Sicilia, su tradizione e cultura dell'arte pasticciera dell'Isola".

LA NUOVA GIUNTA - "La mia giunta è quasi pronta ma non posso rivelare ancora i nomi degli assessori", ha detto Crocetta prima dell’insediamento a Palazzo d’Orleans. "Gli assessori certi - ha ribadito - sono Lucia Borsellino e Franco Battiato. Bersani e Casini sono d'accordo con me. Non posso rivelare altri nomi ma posso indicare i criteri. La nuova giunta dovrà avere un alto profilo, dovrà essere composta da persone di prestigio, una giunta di intellettuali che non è né di tecnici, né di politici".
"E' chiaro che i partiti che hanno sostenuto la mia elezione saranno presenti in giunta - ha aggiunto Crocetta -, però dobbiamo continuare a farlo con nomi di alto spessore. Ci sarà anche un assessorato con delega alla legalità, anche se questa dovrà essere una pratica di tutta l'amministrazione. Per completare la giunta attendo ciò che avverrà all'Ars perché potrebbe avere delle influenze sul mio esecutivo".
Sollecitato dai cronisti, Crocetta ha confermato l'impegno assunto dai precedenti governi regionali a realizzare a Gela un museo del mare per il quale esiste già un progetto esecutivo. Quindi ha reso noto di avere scelto Enza Cilia, ex soprintendente ai beni culturali di Ragusa ed ex direttrice del museo di Gela, come suo capo di gabinetto.

E ieri erano circa 20 mila le persone a piazza Politeama a Palermo per la manifestazione organizzata per festeggiare l'elezione a presidente della Regione di Rosario Crocetta. Nel "Revolution Day" (Crocetta ha voluto utilizzare lo stesso slogan che lo ha accompagnato in campagna elettorale) si sono esibiti i cantanti Mario Incudine, i No Hay Problema, gli Swingowers ed i Figli dell'Officina e poi i comici Stefano Piazza ed Enrico Guarneri "Litterio", Carlo Kaneba e Salvo La Rosa. A chiudere la festa Franco Battiato, prossimo assessore regionale al Turismo, che ha cominciato la sua esibizione con 'Inneres Auge'.
"Per avere il lavoro bisogna  eliminare i privilegi, gli sprechi di una classe dirigente che  ha distrutto la Sicilia. Stiamo facendo la rivoluzione, forse la gente non l'ha ancora capito. Ieri, in una riunione con alcuni dei prossimi assessori, abbiamo visto come eliminare un miliardo e mezzo di sprechi", ha detto Rosario Crocetta, salito sul palco allestito in piazza Politeama. "Nemmeno al nord capiscono quello che stiamo facendo - ha aggiunto - continuano a insultarci. Non siamo mafiosi, siamo gente per bene. Vogliamo rendere migliore questa terra".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, Lasiciliaweb.it, Repubblica/Palermo.it]

 

 

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12 novembre 2012
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