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Una "road map" per la pesca siciliana

Il presidente del Distretto della Pesca, Giovanni Tumbiolo: "Bisogna dare seguito e utilizzare al meglio l'ultimo accordo tra Italia e Libia"

31 gennaio 2012

A seguito della riunione del Consiglio di Amministrazione e dell'affollata Assemblea dei Soci del Distretto della Pesca, con all'ordine del giorno "le procedure e le modalità di attuazione dell'intesa tecnico-scientifica-economica con il Governo Libico", e dopo un animato dibattito fra gli associati e le varie componenti del Distretto, è prevalsa la linea di intervento proposta dal Presidente Giovanni Tumbiolo.
La proposta di Tumbiolo si riassume nelle sue dichiarazioni: "E' vero che il Distretto, il suo staff, le sue imprese ed enti associati si sono spesi in questi anni per la definizione di questo importante accordo, ma è pur vero - ha sottolineato Tumbiolo - che la portata dell'iniziativa è tale da pretendere una partecipazione ampia ed una condivisione con le istituzioni sociali, sindacali e le categorie produttive". "La Libia per la sua ricchezza di risorse ed opportunità - ha aggiunto il Presidente del Distretto della Pesca - fa gola a molti Paesi, vedi Francia, Gran Bretagna, Spagna, Malta, Turchia etc., che vantano oggi (forse più dell’Italia) un credito oggettivo. Il mare libico, la pesca, l'acquacoltura, i porti e tutte le attività connesse - ha spiegato ancora - sono una grande opportunità per ogni nazione. Aver definito una base di cooperazione impone a tutti l'uso di buon senso, di un atteggiamento positivo al fine di avviare una reale cooperazione scientifica e produttiva. Per queste ragioni - ha affermato Tumbiolo - credo che l'azione del Distretto debba lasciare il passo all'Osservatorio Mediterraneo della Pesca, coordinato dall'ing. Giuseppe Pernice, per consentire al Distretto, alla Sicilia, all'Italia di presentarsi al cospetto dei nostri interlocutori con il massimo delle competenze disponibili a livello scientifico, tecnico, giuridico, economico-finanziario e politico. Infatti la presenza nell'Osservatorio di personalità di altissimo valore è la migliore garanzia di imparzialità ed apertura".
Tumbiolo ha proposto altresì il "coinvolgimento diretto delle organizzazioni professionali, sindacali, datoriali,ed i loro competenti organismi tecnico-scientifici nel Mediterraneo, al fine di ottenere da parte della Sicilia e dell'Italia il miglior risultato possibile".
Il Presidente del Distretto ha così delineato la "road map" dell’accordo che avrà come filo conduttore: l'applicazione della sostenibilità dei sistemi produttivi, il rigoroso rispetto dell’equilibrio ambientale e delle risorse marine viventi, la valorizzazione dei fattori sociali ed umani secondo i principi ed il modello della "Blue Economy" e la creazione in Libia di un "cluster marittimo". "Tutto ciò - ha concluso Tumbiolo - è già scritto negli accordi". [SiciliaInformazioni.com]

- Il grande, nuovo accordo fra Italia e Libia (Guidasicilia.it, 23/01/12)

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31 gennaio 2012
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