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Una sala di Palazzo Madama, sede del Senato, è stata intitolata all'ispettore di polizia Filippo Raciti

09 maggio 2007

Ieri il presidente del Senato Franco Marini e il ministro dell'Interno Giuliano Amato hanno presenziato alla cerimonia di scopertura della targa che intitola una sala di Palazzo Madama alla memoria dell'ispettore capo di polizia Filippo Raciti, ucciso a Catania il 2 febbraio negli scontri durante la partita di calcio Catania-Palermo.
Il presidente Marini ha motivato la ''unanime decisione'' del Senato in nome della ''solidarietà forte alle forze dell'ordine e di rispetto per un servitore dello Stato fedele e orgoglioso''.
Alla breve cerimonia di intitolazione erano presenti la vedova dell'ispettore signora Maria e i figli Fabiana e Alessio, il ministro per lo Sport Giovanna Melandri, il capo della polizia Giovanni De Gennaro, il comandante dell'Arma dei Carabinieri Gianfrancesco Siazzu, il comandante generale della Guardia di Finanza Roberto Speciale, il capo dipartimento dell'amministrazione penitenziaria Ettore Ferrara, il vice capo della Polizia e coordinatore dell'osservatorio contro le violenze nelle manifestazioni sportive, Antonio Manganelli, il presidente del Coni Giovanni Petrucci e il presidente della Figc Giancarlo Abete.

Marini, rivolgendosi alla vedova dell'ispettore di polizia, ha sottolineato come ''in politica ci sono posizioni diverse, come è giusto in democrazia, ma al Senato si è realizzato una assoluta unità nel prendere la decisione di dedicare una sala a suo marito perché c'è l'unanime riconoscimento del ruolo delle forze dell'ordine. E' un sentimento - ha aggiunto il presidente del Senato - comune a tutto il Paese e tocca le corde profonde di tutti i cittadini''. ''Vogliamo muoverci - ha concluso Marini ricordando le frasi della vedova ai funerali - perché non ci siano altre famiglie che debbano provare lo stesso dolore''.
Sulla targa in ottone scoperta dal presidente del Senato e dal ministro degli Interni è scritto: ''Il Senato della Repubblica con l'ispettore Filippo Raciti morto nell'adempimento del proprio dovere ricorda tutti gli operatori delle forze dell'ordine caduti per garantire la sicurezza della vita democratica''.
Alla cerimonia erano presenti anche i capigruppo di maggioranza e opposizione di Palazzo Madama, il presidente della Commissione affari costituzionali, Enzo Bianco, che è stato sindaco di Catania, i vice presidenti Gavino Angius e Mario Baccini e la vedova di Nicola Calipari, Rosa Maria Villecco.

''Il ricordo del sacrificio di mio marito, che è stato un grande educatore, deve insegnare a tutti il rispetto per gli altri''. Così Marisa Raciti, moglie dell'ispettore, ha ricordato il sacrificio ''eroico di un servitore dello Stato''. ''E' importante ricordare la memoria di mio marito perché non ci devono essere altri Filippo Raciti - ha ribadito la donna - La vita è libertà e nessuno ce la deve negare''.
''E' preoccupante che ha 'lapidare' mio marito (perché gli è stato tirato addosso di tutto) siano stati dei giovanissimi - ha aggiunto Marisa Raciti, che ha partecipato alla cerimonia con i figli Fabiana e Alessio - ed è anche per questo che quello di oggi è un grande messaggio per non dimenticare''.

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09 maggio 2007
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