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Una scuola "carta free"

Archivi digitali e registri elettronici in tutti gli istituti. In Sicilia sarà consegnato un tablet a ogni insegnante

13 settembre 2012

Scuole carta "free". Comincia con questo impegno e con un pensiero a Melissa Bassi, la sedicenne morta lo scorso maggio nell'attentato all'istituto Falcone-Morvillo di Brindisi, il nuovo anno scolastico. Il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, in una affollata conferenza stampa, ha augurato ieri in "bocca al lupo" a studenti e insegnanti che in questi giorni stanno tornando in classe ("avremo sempre un pensiero per Melissa e per le sue compagne che non meritavano quello che è successo") e, collegandosi in video-conferenza, ha dimostrato, esempi concreti a portata di mouse, che in diversi istituti sparsi nella penisola il futuro è già presente.
Le parole d'ordine sono "digitalizzare", "dematerializzare".

Negli ultimi anni sono stati spesi per l'innovazione tecnologica 250 milioni (tra risorse nazionali e comunitarie). E ora si cerca di allungare il passo, in coerenza con quanto stabilito dal decreto sulla revisione della spesa che prevede, tra l'altro, da quest'anno iscrizioni online e registri in formato elettronici. L'obiettivo è liberare aule e segreterie scolastiche da faldoni, fotocopie e documenti cartacei. Una "pulizia" che consente di risparmiare 30 milioni di euro. "Alcune sperimentazioni di successo da quest'anno diventano un bene comune. In questo momento di grande difficoltà economica ogni euro investito deve ritornare a una comunità ampia" ha spiegato il ministro aggiungendo che si deve puntare a una scuola "sempre più europea, capace di formare cittadini di domani per i quali il mercato del lavoro non potrà più essere solo quello nazionale".

Da quest'anno tutte le classi delle Medie e delle Superiori potranno contare su un computer da utilizzare nelle lezioni: dove non è ancora arrivato - ha assicurato il ministro - sarà consegnato nelle prossime settimane. L'operazione conta su un finanziamento complessivo di 24 milioni di euro. Ma non è questo il solo intervento per digitalizzare la scuola.
Nelle quattro regioni della convergenza - Puglia, Campania, Sicilia e Calabria - sarà assegnato un tablet a ogni insegnante (quasi 32 milioni di euro il finanziamento complessivo). E a chi fa notare che sì va bene la tecnologia, ma in tante scuole manca l'essenziale, a cominciare dalla carta igienica nei bagni, il ministro ha assicurato che sono state aumentate, nel limite del possibile, anche le risorse per la gestione ordinaria delle scuole e cioè per la pulizia di classi e gabinetti, per pagare la tassa sui rifiuti o per acquistare materiale didattico 'basic'. Si è passati dai 200 milioni dello scorso anno ai 240 milioni di quest'anno, con un aumento del 33%. "Il traguardo - ha concluso Profumo - è creare un sistema formativo più equo e più capace di prestare attenzione alla parte più debole del Paese".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it]

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13 settembre 2012
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