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Una spesa da 500 mila euro

Raffaele Lombardo e i "regali" elargiti con i "fondi riservati"

25 settembre 2012

Nell'ultimo anno, le spese riservate del presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, sono aumentate del 150%.
Il governatore, in base ai dati del rendiconto 2011, ha attinto da questo specifico capitolo di spesa in totale 500 mila euro, 300 mila euro in più rispetto a quanto era stato appostato col bilancio di previsione (200 mila euro). Per i fondi riservati non è prevista la rendicontazione secondo le ordinarie procedure contabili in quanto si tratta di spese iscritte in capitoli di bilancio di finanza pubblica, tuttavia queste risorse possono essere utilizzate soltanto per finalità istituzionali.
Secondo i dati incrociati dall'Ansa sulla base degli ultimi rendiconti, due anni fa la spesa sui fondi riservati era stata di 240 mila euro, mentre nel 2009 risulta pari a 300 mila euro. Per il 2012 sono stati stanziati in bilancio 200 mila euro.
Dall'analisi delle spese della Presidenza della Regione inserite nel rendiconto approvato dall'Assemblea regionale siciliana durante le ultime sedute parlamentari prima dello scioglimento in vista del voto di fine ottobre, emergono incrementi di spesa rispetto alle previsioni di bilancio o addirittura in alcuni casi voci ex novo non contemplate nel documento varato dal parlamento. E' il caso dell'ufficio della Regione siciliana a Bruxelles, per il quale è stata fatta una spesa di 42.750 euro non prevista, mentre per l'anno in corso la voce compare nel bilancio con un appostamento di 37 mila euro.

Tra le voci ex novo ci sono anche spese per convegni e ricerche pari a 51.533 euro e per "l'informazione di consumatori e utenti", 667.984 euro. Per esperti e consulenti, la Presidenza ha speso 234 mila euro, 50 mila in più rispetto alle previsioni, mentre per il 2012 sono stati appostati in bilancio 116 mila euro, budget entro il quale dovrebbe essere contenuto l'esborso a rendiconto futuro.
Per libri e pubblicazioni riguardanti la Regione siciliana sono stati spesi 200 mila euro in più rispetto ai 500 mila stanziati in bilancio, 90 mila euro in più per le utenze (563 mila a fronte dei 473 mila previsti), 12 mila in più per le spese postali (da 16 a 28 mila euro), 14.850 in più per studi, indagini e incarichi speciali (in totale 74.850 euro).
In aumento anche la spesa per le missioni della scorta del presidente: 360 mila euro a fronte dei 300 mila stanziati mentre per il 2012 il budget previsto è di 222 mila euro. E' cresciuta anche la spesa per il noleggio e il leasing di auto: 206 mila euro, a fronte dei 110 mila previsti nel documento contabile. Nel bilancio 2012, in questo capitolo, sono stati appostati 78 mila euro. Per gran parte di queste voci di spesa la variazione è avvenuta per via amministrativa.

Sono oltre 200 le spese effettuate con i "fondi riservati" dal governatore della Sicilia dal 2008 al 2012. Si tratta di singole spese che vanno da un minimo di 500 euro a oltre 70 mila euro, risorse elargite a singoli cittadini ma anche a decine di associazioni cattoliche, centri di recupero di indigenti ed enti dello Stato, come la Prefettura di Catania (40 mila euro). Numerose le spese "ad personam", tra cui fondi erogati a sacerdoti, familiari di vittime della mafia e imprenditori vessati dal racket delle estorsioni. Diecimila euro sono stati assegnati l'anno scorso al Comitato "Salviamo Giampilieri", la frazione di Messina devastata dall'alluvione di tre anni fa, e altrettanti all'associazione 'Recupero celebrolesi di Grammichele (Ct) e all'ente di formazione Ciofs-Fp Sicilia di Catania, sempre nel 2011. Oltre 70 mila euro sono stati assegnati quest'anno al comune di Termini Imerese, come contributo per gli operai della Fiat.

"Raffaele Lombardo dica come ha speso mezzo milione di euro di fondi riservati e dica il suo candidato Miccichè con quale faccia tosta intende adesso chiedere il voto ai  siciliani. Ce lo dicano anche Crocetta e gli altri dirigenti del Pd che hanno irresponsabilmente sostenuto il governo Lombardo". A dirlo è il candidato alla presidenza della Regione siciliana, Claudio Fava, sostenuto dal Sel, Idv e Federazione della Sinista.
"Alla follia dei 12 milioni l’anno offerti dall’Ars ai gruppi  parlamentari - aggiunge - si somma adesso la beffa di questi 500 mila  euro che il presidente Lombardo ha speso in un solo anno senza alcun  obbligo di rendicontazione".

"La polemica innescata da un candidato alla Presidenza della Regione siciliana sulla gestione dei fondi designati come "spese riservate" impone una risposta chiara. Se qualcuno immaginava di trovare feste e festini ha sbagliato indirizzo. Agli Uffici responsabili di questi procedimenti viene chiesto di fare chiarezza e di darne conto ai siciliani. Non c’è alcuna difficoltà: questa polemica è il più classico degli autogoal", lo scrive in una nota la Presidenza della Regione Siciliana.
"Il capitolo delle spese riservate della presidenza della Regione siciliana è stato utilizzato per fornire aiuti concreti a soggetti particolarmente bisognosi, a persone svantaggiate e poste ai margini della società. Decine e decine di piccoli aiuti, forse centinaia, per dare una mano a chi ha bisogno sul serio. E' vero che nel 2011 la spesa è passata da una previsione iniziale di duecentomila a cinquecentomila euro, ma questo anche a causa di una crisi sistemica che ha colpito prima di tutto e più duramente di tutti le fasce più deboli. Con queste somme sono stati aiutati uomini, donne e bambini, tantissimi bambini, che avevano bisogno di interventi e terapie, anche salvavita, dal carattere eccezionale - sottolinea la Presidenza della Regione siciliana -. Con le 'spese riservate' sono stati aiutati uomini e donne che hanno rischiato la loro vita e le loro imprese per essersi opposti alla mafia e al racket delle estorsioni, così come sono stati aiutati, sempre con piccoli contributi, anche i familiari di chi ha perso la vita per un atto di eroismo". "In ogni caso, l'intero elenco dei beneficiari è pubblico, a disposizione di chiunque lo voglia consultare. Non verrà diffuso a mezzo stampa da questa amministrazione - spiega la Presidenza della Regione - per il semplice e incontestabile motivo che la divulgazione di quei provvedimenti, nella maggior parte dei casi, riguarda vicende personali tutelate dalla legge sulla privacy".

"E' assolutamente falsa, poi, la circostanza che queste somme non siano soggette a rendicontazione - chiarisce ancora Palazzo d'Orleans -. Ogni provvedimento è regolarmente istruito sulla base di una specifica istanza ed erogato previo ordine di accreditamento regolarmente vistato e registrato dalla Ragioneria. Inoltre, nonostante la legge disponga la più ampia discrezionalità, affidando al presidente la scelta di conferire o meno un contributo straordinario di solidarietà, l'accesso ai fondi, al capitolo delle spese riservate quindi, è stato disciplinato da rigidissimi criteri di rigore e trasparenza".
"Con questi cinquecentomila euro - conclude la Presidenza - sono state affidate parecchie risorse alle Diocesi siciliane e alle associazioni di carità, perché le mense continuassero a distribuire un pasto caldo ai poveri. Con questi fondi è stato consentito ai sindacati siciliani di far sentire la voce degli operai della Fiat, pagando i costi della loro trasferta a Roma. In treno, sia chiaro".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, LiveSicilia.it, Repubblica/Palermo.it]

 

 

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25 settembre 2012
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